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Come e perché il progetto di ristrutturazione del municipio

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Riceviamo dall’assessore Mauro Colombo un intervento sulla ristrutturazione del municipio che volentieri pubblichiamo.

La Giunta Regionale con decreto n.8/11245 del 10/02/2010 ha stanziato € 43.400.000 a favore dei comuni lombardi con meno di 5.000 abitanti per la realizzazione di opere pubbliche il cui costo massimo è di € 400.000 con un cofinanziamento fino ad un massimo del 75% delle spese ritenute ammissibili dalla regione.

Gli interventi ammissibili al cofinanziamento regionale devono avere le seguenti caratteristiche:

  • i progetti devono essere presentati entro il 15 aprile 2010;
  • le opere devono essere immediatamente cantierabili;
  • i beni devono essere di proprietà comunale;
  • il finanziamento da parte del comune deve essere di almeno il 25% del costo dell’opera;
  • è richiesta la dichiarazione di conformità urbanistica.

Le domande di finanziamento presentate verranno sottoposte ad una valutazione dalla struttura regionale per verificarne l’ammissibilità e per l’attribuzione di un punteggio in base al criterio qui indicato:

  • 10 punti progetto preliminare
  • 30 punti progetto definitivo + pareri autorizzativi
  • 50 punti progetto esecutivo + pareri autorizzativi
  • 5 punti per cofinanziamento fino al 30% del costo totale dell’opera
  • 10 punti per cofinanziamento dal 30% al 35% del costo totale dell’opera
  • 15 punti per cofinanziamento dal 35% al 40% del costo totale dell’opera
  • 20 punti per cofinanziamento dal 40% al 45% del costo totale dell’opera
  • 25 punti per cofinanziamento dal 45% al 50% del costo totale dell’opera
  • 5 punti per progetti ammessi su altri bandi regionali ma non finanziati
  • 5 punti per progetti considerati in atti di programmazione negoziata
  • 5 punti per progetti contenenti aspetti ambientali ed energetici
  • 5 punti per progetti di edilizia scolastica e/o recupero immobili per laboratori medici e spazi sociali.

Il punteggio in base al quale viene formulata la graduatoria finale è costituito dalla somma dei punti attribuiti. Nel caso di più soggetti ammissibili a pari punteggio, la commissione valutatrice procederà al loro finanziamento in base alla data di ricevimento della documentazione.

L’amministrazione comunale, dopo aver attentamente valutato il bando regionale, ha stabilito che l’opera che ha più probabilità di essere finanziata è l’edificio comunale in quanto possiede i requisiti per poter beneficiare di un maggior punteggio.

L’opera di ristrutturazione dell’immobile comunale è peraltro presente nel programma elettorale di questa maggioranza e questo bando è un’opportunità per ricevere dalla Regione Lombardia € 280.000 a fondo perduto dei € 400.000 che necessitano per l’intervento in questione. L’edificio comunale, costruito a metà anni ’70, non ha alcun isolamento termico e necessita di una nuova ridistribuzione degli spazi soprattutto per quanto riguarda i servizi ai cittadini.

 Altre opere, anche quelle di sicuro interesse per la nostra comunità, mancavano di alcuni requisiti per accedere a questo finanziamento nei tempi e con le caratteristiche richieste dal bando. In particolare non era possibile approvare un progetto esecutivo/definitivo entro il 15 aprile, con tutte la autorizzazioni obbligatorie richieste dalla Regione, per i seguenti interventi.

Donazione Villa Monti: è un edificio molto complesso sul quale è necessario fare una progettazione di massima che decida le destinazioni d’uso e proceda alla realizzazione per stralci, previa autorizzazione della Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio che richiede molti mesi. Inoltre, il legato prevede cheprima  bisogna realizzare accessi e allacciamenti delle utenze (acqua, gas, ecc.) di altrettanta complessa attuazione.

Edificio via S. Alessandro: anche per questo intervento è di prossima elaborazione un progetto esecutivo/definitivo che individui una destinazione d’uso condiviso e ben definito. Inoltre, da mesi si sta aspettando il parere della Soprintendenza della Lombardia per firmare l’atto definitivo e non può essere considerata immediatamente cantierabile.

Pista ciclabile della Levata: il progetto è inserito nel Piano provinciale delle piste ciclabili che deve essere realizzato dall’Amministrazione provinciale in concomitanza all’adeguamento della strada provinciale 639, inoltre il progetto esecutivo/definitivo doveva essere corredato dei certificati di piena disponibilità delle aree interessate all’intervento. Tutti conoscono i tempi assai lunghi per espropriare o acquisire con accordi bonari i terreni.

L’amministrazione comunale ha quindi dato incarico all’architetto Riccardo Frassoni di redigere il progetto di ristrutturazione del comune che prevede, oltre all’isolamento termico, il miglioramento dell’accesso pedonale con la realizzazione di una rampa per l’abbattimento delle barriere architettoniche (non dimentichiamo che l’ascensore funziona solo quando sono aperti gli uffici comunali), l’adeguamento antisismico dell’immobile e il posizionamento di un dispositivo di energia termica solare.

Nell’incarico l’architetto dovrà anche tener conto di un eventuale ampliamento dell’edificio comunale che consiste nell’utilizzo del sottotetto, per aver la possibilità di ridistribuire gli spazi degli uffici e dei servizi in modo più fruibile ai cittadini, secondo il seguente percorso progettuale .

Il piano terreno dell’edificio che già ospita la banca, la farmacia e la posta, oltre all’ufficio tecnico e l’ufficio di polizia locale, dopo la completa ristrutturazione assumerà ancora di più il profilo di ospitare servizi e uffici di interesse pubblico per la generalità dei cittadini. Il primo piano ospiterà totalmente la struttura tecnico-amministrativa comunale, trasferendovi anche l’ufficio tecnico e l’ufficio di polizia locale. Mentre nel sopralzo verranno ospitati gli spazi istituzionali, ricavandovi la sala consiliare multifunzionale ad altri compiti civici, l’ufficio della giunta e uno spazio più adeguato per le sedi di lavoro dei gruppi consiliari.

Quest’ulteriore opera pubblica è stata pensata per adeguare la “Casa comunale” alle necessità del nostro paese che sono cambiate e si sono moltiplicate rispetto a quando l’edificio è stato edificato a metà degli anni ‘70. La nostra politica è quella di essere esclusivamente al servizio dei cittadini, di conseguenza ogni investimento viene fatto guardando al futuro in modo che i nostri figli possano usufruire di opere pubbliche e funzioni adeguati e utilizzabili ancora per lungo nel tempo.

 Mauro Colombo

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