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Caos anche nei trasporti per la riforma Gelmini di PDL e LEGA

La riforma Gelmini, votata da PDL e LEGA, oltre a contenere pesanti tagli alla scuola pubblica,  viene realizzata a scapito degli Enti Locali, chiamati a provvedere alla riorganizzazione di tutti i servizi, compresi i trasporti.

L’ultima riforma varata dal ministro Gelmini, infatti, ha modificato anche l’ “ora scolastica”, che passa dai 50 minuti degli ultimi anni ai 60 minuti. Ne consegue che i ragazzi escono più tardi dalle scuole e… non trovano più la coincidenza con treni ed autobus.

Gli Enti preposti a armonizzare i trasporti non hanno fatto nulla. Cosa ha fatto la Regione Lombardia targata Formigoni e Lega che ha un contratto di servizi per i trasporti con Trenitalia? Lo stesso per quanto riguarda il trasporto dei bus.

Il disagio per ragazzi e per le loro famiglie avviene ovunque. Ma a noi interessa quello che capita ai nostri ragazzi. Risultato: i ragazzi di Monte Marenzo che studiano a Lecco arrivano a casa dopo oltre 2 ore per fare 14 chilometri.

Il Sindaco di Monte Marenzo ha scritto una lettera, apparsa oggi su molti giornali locali, in cui chiede agli Enti responsabili di trovare con urgenza le soluzioni più adeguate.

bus1Ecco il testo della lettera inviata dal sindaco di Monte Marenzo al Presidente della Provincia, al Sindaco di Lecco, al Dirigente Scolastico della  Provincia di Lecco, al Presidente Linee Lecco, al Direttore Lecco Trasporti, a Trenitalia Lombardia, e, per conoscenza,  ai Sindaci della Valle San Martino (Calolzio, Vercurago, Erve, Carenno, Torre De Busi) che dovrebbero fare squadra comune nell’interesse dei ragazzi e delle loro famiglie. 

Quello che si temeva è purtroppo successo. I provvedimenti modificativi degli orari delle lezioni nel nuovo anno scolastico, introdotti dal dicastero della Pubblica Istruzione, sono stati adottati senza una preventiva e necessaria condivisione con i soggetti responsabili della gestione del trasporto pubblico, con il risultato di una situazione di inaccettabile sfasamento tra il termine delle lezioni e la disponibilità dei bus di linea.

In questi primi giorni di scuola numerosi ragazzi di Monte Marenzo che frequentano, tanto per fare esempi, gli Istituti Bertacchi o Parini di Lecco ed escono alle ore 13:55, perdono il bus che garantiva loro la coincidenza del mezzo in partenza dalla stazione F.S. di Calolziocorte per Monte Marenzo. La conseguenza è che alla fermata del nostro comune ci arrivano attorno alle 16:30. Due ore e mezza per raggiungere il proprio domicilio, che dista 14 chilometri, ci sembra decisamente irragionevole e penalizzante per i nostri studenti.

Lo stesso inconveniente si registra sulla tratta tra Calolziocorte e Monte Marenzo per gli studenti che frequentano l’Istituto Rota.

E’ facile immaginare che il problema si verifichi per tutti gli studenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado a Lecco e i disagi maggiori li sopportano gli studenti che abitano più lontano.

Le stesse criticità si presume si presentino anche sulle tratte dove è previsto lo scambio tra il trasporto su ferro con quello su gomma.

E’ facile dimostrare che da tempo si sapeva come andavano profilandosi le divergenze tra trasporto pubblico e i nuovi orari scolastici, come si evince dalla lettera circolare del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, datata 30.03.2010 e inviata a tutti i Dirigenti Scolastici della nostra regione, dove si richiamava l’attenzione in questi termini:

            “…Il problema della inconciliabilità degli orari dei servizi di trasporto pubblico con l’orario scolastico, ed in particolare con ore di 60 minuti, è tutt’altro che una circostanza eccezionale ed imprevedibile.

            Le eventuali difficoltà di trasporto, pertanto, devono essere oggetto di accorta e ponderata valutazione per ogni anno scolastico, dovendo dimostrarsi che sono oggettive e, appunto, insuperabili.

            Nel caso in cui le difficoltà di trasporto pubblico connotino effettivamente il contesto territoriale, è allora bene evidente come non possa più sostenersi l’estraneità alla didattica e l’eccezionalità di tale circostanza.”

Da una parte riteniamo legittimo chiedersi perché non è stato fatto nulla per rimodulare gli orari e di chi sono le responsabilità, dall’altra riteniamo, comunque, che ora sia prioritario e necessario convocare un tavolo di lavoro tra i soggetti che hanno la responsabilità formale e sostanziale di concordare i tempi degli orari scolastici e dei trasporti pubblici, per trovare con urgenza le soluzioni più adeguate.

La scrivente amministrazione dichiara sin d’ora la propria disponibilità a fornire tutti gli elementi utili per ristabilire un funzionale assetto delle coincidenze, ovviamente nei limiti dei propri compiti e relativamente agli utenti del proprio comune, affinché i nostri ragazzi possano affrontare con un ragionevole e sopportabile impegno la fatica di un anno di studio.

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