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Da Monte Marenzo a Madrid per la GMG

Cari amici di UPPER, come preannunciato da Sergio nei giorni scorsi tra i quasi due milioni di pellegrini che han preso parte alla GMG di Madrid ero presente pure io.

Mi è stato quindi chiesto di dire due parole sull’evento e quindi eccomi qui. Non voglio però dilungarmi su quanto è stato fatto giorno per giorno, dato che le notizie, tramite i giornali, i telegiornali e il web, sono già circolate (poi se invece qualcuno volesse fare una domanda in particolare su quanto avvenuto nelle giornate non deve fare altro che scriverlo e io vi risponderò). Vorrei invece provare a rispondere alla domanda cos’è la GMG?

Banalmente si può definire un incontro mondiale di giovani con il Papa in un determinato paese del mondo.

La GMG è un’esperienza bellissima, a mio parere, che ogni ragazzo vive personalmente in maniera diversa. Io, con la mia testimonianza, proverò ad esternare ciò che ho provato.

Potrei creare un parallelismo con l’agorà del 2007 in quanto, malgrado quello fosse un incontro nazionale e questo mondiale, ho provato emozioni molto simili.

Intanto, per quanto possa sembrare scontato, l’incontro con diversi ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo permette lo scambio di idee, opinioni, tradizioni facendo nascere amicizie che durano anche dopo la GMG stessa. Quanto detto può nascere in vari modi: dalla vicinanza forzata in uno dei luoghi di sosta alla partita fatta a carte con persone di diverse nazionalità, dallo scambio di oggetti con gli altri alle foto fatte con le bandiere. Il tutto comprendendosi senza alcuna fatica! E’ vero, la conoscenza dell’inglese poteva aiutare, ma riuscivamo ad intenderci anche quando ognuno parlava la propria lingua.

Questo incontro porta con se un rapporto di allegria e di gioia in grado di battere tutte le avversità. Ci siamo infatti ritrovati a cantare e ballare con i ragazzi del Nicaragua e i volontari nella palestra che ci ospitava malgrado i bagni intasati e le docce rotte, o a danzare pieni di gioia sotto la pioggia battente che ci ha colpito nella notte tra sabato e domenica nell’aeroporto di Cuatro Vientos, con anche il Papa che, dal palco, ci prendeva in giro sopportando con noi la pioggia. Questa cosa la si notava anche dal tormentone “italiano batti le mani” nato da noi italiani e che poi ci siamo sentiti cantare da persone di tutto il mondo, o dai cori improvvisati che partivano per le strade o sui mezzi pubblici in compagnia (ricorderò per sempre, a tal proposito, le cantate fatte in treno con i brasiliani che ci accompagnavano con i loro strumenti musicali).

Il tutto con la speranza di potersi così ritrovare a cantare, danzare e gioire assieme un domani, qui in Italia come in altre parti del mondo.

Si potrebbe pensare che, a causa di tutta questa gente, ci potessero essere problemi vari a livello logistico. Invece si è potuta notare una gran calma e una gran tranquillità da parte di tutti i ragazzi che erano in grado di organizzarsi autonomamente nei momenti di gran confusione, senza creare difficoltà alcuna (ad esempio nei momenti del pranzo, riuscendo a formare code ordinate e mangiando per strada per non provocare calche nei locali) e senza rispondere alle provocazioni degli indignados (ovvero di coloro che contrastavano la GMG)

Logicamente si è trattato anche di un’occasione di preghiera, sia in luoghi meno convenzionali (quali un autogrill dove celebrare la S.Messa) che “classici”, sia da soli come gruppo ma anche assieme al resto della diocesi (durante la catechesi col vescovo Beschi sul tema della testimonianza) che col mondo intero. Il tutto, come già detto, in una vera e propria Babele di lingue, ma sempre capendosi perfettamente.

E’ poi molto altro ancora, ma se dovessi dire tutto probabilmente domattina saremmo ancora qui…

 

Prima di concludere però vorrei ringraziare pubblicamente il gruppo del bus 17M di Calolzio e di Carvico, gli spagnoli e le persone che ho conosciuto, con le quali ho instaurato un ottimo rapporto di amicizia e che spero di ritrovare, a Dio piacendo, a Rio nel 2013

Per ora non mi rimane altro che salutarvi, però sono a vostra disposizione per qualsiasi domanda, curiosità o interesse che voi possiate avere

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