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Il mistero di Ca’Rote

ca'rote copiaSalendo da Calolziocorte, poche centinaia di metri prima di svoltare per Monte Marenzo la strada provinciale attraversa la località Ca’Rote. Da qualche settimana, nelle due curve indicate nella foto dalle frecce rosse, si verifica un fenomeno inquietante: numerose autovetture, improvvisamente, non ubbidiscono più al controllo di chi sta alla guida e sbandano pericolosamente.

E’ stata una vera ecatombe. Uscite di corsia con scontri frontali, carambole, impatti contro il guardrail, uscite di strada con automobili fermate dagli alberi sul ciglio dello strapiombo che guarda verso la valle dell’Adda.

Questo film è durato settimane prima che la provincia prestasse la dovuta attenzione a quanto stava accadendo e cercasse di prendere qualche provvedimento. Le persone coinvolte giurano che non hanno fatto manovre strane, o tenuto un’andatura folle. La perdita del controllo è avvenuto prevalentemente percorrendo la strada nel senso della discesa, ma a complicare la comprensione della misteriosa manifestazione ci sono le testimonianze di quanti hanno avuto lo scodinzolamento della vettura addirittura procedendo in salita.

Un vero e proprio rompicapo che, anche se sottovoce, ha dato il via alle ipotesi più fantasiose. Un inspiegabile campo magnetico che manda in tilt l’elettronica del servosterzo e servofreno, un cono innaturale di pressione atmosferica che provoca un’improvvisa labirintite nei guidatori, per non parlare di chi ha voluto evocare la vendetta delle antichissime popolazioni degli Orumbovii, i quali nelle vicinanze delle curve hanno visto profanare i loro luoghi sacri da sgraziate edificazioni.

Per fortuna in giro c’è sempre qualche figura dotata di normale raziocinio, quanto basta per una spiegazione più sensata: il recente ripristino del manto stradale è stato eseguito con materiale bituminoso non propriamente idoneo e rilascia sostanze oleose, scivolosissime. A dar credito a questa ipotesi sono gli interventi eseguiti in questi ultimissimi giorni dalla provincia. Dopo aver segnalato il pericolo di strada sdrucciolevole con cartelli e segnali luminosi, ha cosparso la pavimentazione con materiale assorbente e assicurare un po’ di grip ai pneumatici.

Saremmo grati a chi volesse comunicarci le reali cause del fenomeno, così come di ricevere commenti da quanti sono stati coinvolti negli incidenti.

3 pensieri su “Il mistero di Ca’Rote”

  1. Martedi 15 febbraio, durante un incontro in provincia con l’Assessore Simonetti per sollecitare l’intervento del ponte del PIUDINO, ho segnalato la pericolosità di quel tratto di strada Ca’Rote dove, negli ultimi tempi, sono avvenuti diversi incidenti. I tecnici hanno spiegato, dopo accertamenti sul posto, che il ripristino del manto di asfaltatura avvenuto
    recentemente per i lavori commissionati dall’ENEL, probabilmente sostanze oleose nel catrame potrebbero essere la causa. Sono allo studio approfondimenti sul caso.

  2. In un paese civile qualcuno dovrebbe assumersi (o dovrebbe avere) la responsabilità di un lavoro fatto male e sarebbe tenuto al ripristino della strada con adeguate condizioni di sicurezza, pagando di tasca propria. Se la Provincia ha sbagliato credo che, dato che sarà la provincia a dover pagare, cioé noi, sia lecito verificare se tutte le procedure per assegnare l’appalto e formulare il contratto siano state osservate, se no ci sarà come minimo un assessore all’urbanistica o comunque il responsabile di questo lavoro fatto male che deve andare via. Se le procedure sono state rispettate è necessario che la Provincia, oltre a riparare il malfatto, introduca nuove discipline di controllo e verifica dei lavori eseguiti perché questo non si ripeta più. La sicurezza e la salute dei cittadini devono venire al primo posto sempre.

  3. Campo magnetico, cono innaturale di pressione atmosferica, labirintite, vendetta degli Orumbovii…?
    E perchè non l’invasione degli ultracorpi o il conto alla rovescia per il 20-12-2012 ?
    Il mistero vero è quello che certi amministratori provinciali, regionali, nazionali, prima ci fanno spendere i soldi per fare eseguire male i lavori, poi ce li fanno spendere per cercare di ripristinare i lavori fatti male…
    Intanto c’è chi cii guadagna.
    Bene. Ma quando arrivano gli alieni a fermarli col loro raggio paralizzante? 🙁

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