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Le ricette di agosto che piacciono ai mercati

E’ stato un inizio di estate molto burrascoso ed ogni momento che il sole ed il tempo bello mi hanno concesso l’ho passato a lavorare nei campi,  con la testa pensosa e china su insalata, fagiolini e quant’altro la tempesta mi aveva  risparmiato.

Così tutt’ad un tratto, alzando la testa,  mi sono accorta che in Italia nel frattempo  qualcosa era cambiato: c’erano state le elezioni, senza di me!  Gente nuova al governo, mi hanno detto, ora governano i mercati.

Ma è una bella notizia, anch’io tratto di mercati, vado sempre a vendere al mercato. Sono miei colleghi, allora. No, non è così, mi dicono. Questi mercati sono fatti di persone molto diverse e trattano merci molto diverse. Però qualcosa in comune con loro ce l’ho: anche loro, come me, si occupano di ricette. Ne conoscono tante.

E’ una buona notizia: così ho iniziato a cercare e a leggere tutte le loro ricette ……….

Ma non mi sono piaciute! Innanzitutto tendono tutte ad uno stesso risultato: “Magri per sempre”, e  sono ripetitive: infatti l’ingrediente onnipresente in esse è sempre il rospo.

Purtroppo ora governano loro e al posto della mia ricetta mensile, che ci piaccia o no, ora dobbiamo assaggiare la loro.

Restiamo comunque umani e solidali e cerchiamo di ingoiare  in compagnia.

Marilena

 

3 pensieri su “Le ricette di agosto che piacciono ai mercati”

  1. C’è un’altra soluzione!!!!
    Possiamo andare al ristorante del senato!!!
    Trovate un rapporto qualità prezzo migliore di questo se siete capaci.
    Dunque, al ristorante del Senato si può mangiare uno spaghetto alle alici a 1,60 euro, un carpaccio di filetto a 2,76 euro, un pescespada alla griglia a 3,55 euro e Bevanda standard a 0,67 euro che, crediamo, non sia la semplice acqua del rubinetto…
    Sono d’accordo con chi dice: “una cosa mi fa passare la voglia di fare battute spiritose, e vi assicuro, non è sapere della tavola apparecchiata come in un tre stelle Michelin, dei camerieri che servono in livrea o del bravissimo chef . No, ciò che mi istiga all’ingiuria è la differenza tra quanto pagano i senatori e quanto costa il ristorante, differenza che manco a dirlo è a carico del contribuente.”
    I dettagli dei prezzi li potete vedere nel link qui sotto.
    Un’ultima cosa. Al ristorante ci vanno tutti, dai senatori PD, a quelli della maggioranza.
    Ma quelli della LEGA, che dicono che Roma magna e sembrano essere all’opposizione ma sono al governo da anni, e ci faranno pagare tasse e ticket con l’ennesima manovra cosa dicono?
    Aspettiamo risposte.

    http://www.dissapore.com/primo-piano/ristorante-del-senato-trovate-un-rapporto-qualita-prezzo-migliore-di-questo-se-siete-capaci/

  2. questi sono i problemi della gente normale, che tira la cinghia in continuazione,ed ogni giorno gli stravolgono la vita spostando avanti l’età della pensione ,i prezzi che aumentano il lavoro che non c’è i giovani che non trovano lavoro i nostri risparmi a rischio ecc. ecc. e quanti rospi da ingoiare.

  3. E’ vero Marilena, le ricette dei mercati e del Governo, sono sempre le stesse: tagli alla sanità, riforma delle pensioni, tasse e ticket a lavoratori e pensionati…
    Insomma sarebbe come mangiare la stessa sbobba per anni, alla fine non ti va proprio giù.
    Io non sono per ingoiare in compagnia. I rospi non mi sono mai piaciuti. E non è vero che le ricette debbano essere sempre le stesse.
    Un esempio?
    Intanto i tagli alla politica (abolire Provincie, tagliare privilegi e auto blu). Da subito, proprio come hanno fatto per i ticket. E non è vero che questi costi sono marginali. Se li si moltiplica per tutti gli anni del passato la cifra diventa consistente.
    Un altro esempio?
    L’evasione fiscale che è il vero grande problema dell’Italia.
    E ancora.
    Perché il pensionato e il lavoratore dipendente, i redditi da lavoro e di produzione (anche per le imprese), sono tassati al 30, 40% e i grandi capitali in banca solo il 12%?
    Come vedi qualche variante al menù potrebbe essere fatto.
    E si potrebbero cambiare i gestori dell’osteria…

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