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Vita da pendolari puntata numero 5

treniTorniamo ad occuparci oggi di un tema molto caro alla redazione di Upper, quello dei pendolari.

Nella scorsa puntata (http://www.unpaeseperstarbene.it/2010/vita-da-pendolari-puntata-numero-4/)  esprimemmo profonda preoccupazione per i tagli che di lì a poco si sarebbero abbattuti sul trasporto locale.

Diciamo subito che le cose, da questo punto di vista, sono andate un po’ meglio del previsto (se così si può definire un taglio che è un po’ meno taglio!).

Una lunga trattativa tra regione Lombardia e Governo ha portato a ridurre l’entità delle minori risorse a 82 milioni di euro, principalmente compensate da un adeguamento delle tariffe del 10% entrato in vigore da febbraio.

In prospettiva c’è però un’ulteriore aumento del 10% previsto per il mese di maggio (basato sul rispetto di non meglio precisati parametri di qualità) che si andrà a sommare agli aumenti di routine previsti dai vari contratti di servizio.

Insomma, l’impressione è che in regione Lombardia abbiano optato per una politica di tante piccole stangatine temporalmente distribuite piuttosto che per la tanto temuta maxi-stangata.

Il risultato? Il costo del trasporto ferroviario continua ad aumentare mentre la qualità del servizio continua a peggiorare. E’ incredibile pensare a come l’andamento di queste due variabili sia inversamente proporzionale: tanto aumenta il prezzo, tanto cala la qualità. I treni sono sempre di meno, sempre più sporchi, sempre più caldi quando fa caldo e freddi quando fa freddo, sempre più in ritardo.

Inoltre si sta diffondendo un nuovo disservizio: la maleducazione dei controllori di viaggio e del personale FS.

E’ sempre più frequente ricevere risposte scortesi a seguito delle continue e giustificate lamentele dei viaggiatori.

Unica nota positiva è l’avvenuta introduzione di nuovi titoli di viaggio integrati che consentono lo spostamento all’interno della regione con un unico biglietto. Ne sono stati introdotti diversi tipi, consultabili sul sito http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=Cittadini%2FDetail&cid=1213403756010&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1194454788040&pagename=CTTDNWrapper
Ci voleva tutto questo tempo per realizzare una tanto semplice operazione?

Veniamo alla questione “Stazione di Calolzio”.

L’area del nuovo interscambio ferro-gomma è quasi conclusa, così come i due nuovi parcheggi.

Sempre più pendolari approfittano della temporanea gratuità di tali aree di sosta per depositare l’auto e percorrere in sicurezza il tragitto pedonale che porta ai binari, come del resto avviene praticamente ovunque.

E quando gli stalli diverranno a pagamento?

Continuiamo a non capire il motivo per cui dei parcheggi in prossimità di una stazione debbano essere a pagamento. Continuiamo a non capire il motivo per cui si debba continuamente disincentivare il trasporto pubblico a discapito di quello privato: perché?

Chissà se qualche amministratore del comune di Calolzio legge il nostro sito: la redazione di Upper è sempre a disposizione per le repliche del caso.

Un pensiero su “Vita da pendolari puntata numero 5”

  1. @ Chissà se qualche amministratore del comune di Calolzio legge il nostro sito: la redazione di Upper è sempre a disposizione per le repliche del caso.

    ecco….. allora che incomincino a spiegarmi perchè quando circa 18 mesi fa gli avevo spiegato perchè l’ area cosi come era stata progettata non andava bene viabilisticamente (ingombri)non hanno fatto subito le modifiche, ma hanno aspettato fino a 3 mesi fa per capire che era progettato all’ italiana, e conseguentemente ritardare l’ apertura, ma si sa in italia….. per poi non parlare delle pensiline vedrete d’ inverno o quando piove che bello aspettare gli autobus LOL.

    ciao

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