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Africa malata, Etiopia più vicina? Incontro all’Oratorio di Monte Marenzo

Domenica primo luglio alle ore 19, all’oratorio di Monte Marenzo si terrà la testimonianza della dott.sa Micol Fascendini, madre di due figlie e membro del gruppo CCM (Comitato Collaborazione Medica), direttamente dal sud dell’Etiopia.

Figlia d’arte, visto che il padre medico-chirurgo ha vissuto alcune missioni in Africa e America Latina come volontario http://www.ccm-italia.org/

Don Giuseppe commenta di aver conosciuto Micol all’età di 12-13 anni, quando era prete nella chiesa di Santa Lucia a Bergamo. Da allora, nonostante percorsi di vita differenti, si sono tenuti in contatto.

Principalmente Micol assiste donne in gravidanza, e segue la nascita e la crescita del bimbo.

L’anno scorso a fine ottobre la nostra comunità  ha  raccolto, durante le celebrazione della domenica, 2.246,00 € per il progetto CMM, infatti Micol ha successivamente raccontato in una sua lettera:

“Sono felice per i fondi, certamente nulla si può fare senza soldi! Ma principalmente sono felice per il messaggio arrivato fino a Bergamo.

Questa è la cosa che più mi rende felice e piena di gioia.

A volte temo pochi si rendono conto che cosa sta succedendo nel corno d’Africa.

Il campo rifugiati in Kenya ha superato più di 500 mila somali in fuga dalla loro terra.

Il campo rifugiati in Etiopia ha raggiunto quasi i 135 mila.

Donne uomini e bambini fuggono da situazioni di fame e di difficoltà e raggiungono aree che già vivono situazione di fame siccità e difficoltà.

E il sistema sanitario Etiope, già molto povero e ancora mal organizzato, deve far fronte alla difficoltà di dare assistenza e cura alla propria gente e alla gente che oltrepassa il confine.

E le difficoltà crescono e diventano quasi  insormontabili. Ma non mi dispero… finalmente i rifugiati e le popolazioni locali arrivano in ospedale.

Il chirurgo ha ottenuto fiducia e il tam-tam africano diffonde la notizia meglio dei nostri telegiornali.

I pazienti arrivano e chiedono di essere curati e assistiti…

Ogni giorno vinciamo piccole battaglie, e ogni donna uomo e bambino che riceve cure adeguate è… una piccola grande battaglia vinta.

E noi speriamo di aggiungere piccole battaglie a piccole battaglie, per arrivare a vincere  la grande guerra della povertà della fame e dell’infanzia.

Quindi a tutti un grande grazie, caro Don Giuseppe… un grande grazie di cuore!

Un abbraccio Micol”

Giacomo

 

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