Browse By

I violini popolari in chiesa e l’omaggio ai Resistenti Militari Italiani del ‘43

Posso iniziare dalla fine del concerto?

Ieri pomeriggio, in Chiesa a Monte Marenzo, si è tenuto un concerto dedicato al violino popolare con la Compagnia Violinistica “La Mila”.

Dopo l’esecuzione dei brani in programma il pubblico ha tributato un lungo applauso agli interpreti. Numerose le richieste di bis. Uno spettatore chiede espressamente l’interpretazione di un brano fuori programma.

Vittorio Grisola, ideatore ed animatore del gruppo, gentilmente dice che la Compagnia ha preparato un’altra cosa. Un  omaggio ai Resistenti Militari Italiani del ’43.  Un omaggio doveroso giusto a 70 anni da quei fatti.

 

Nel settembre 1943 vennero catturati e disarmati dai tedeschi oltre un milione di soldati italiani che si trovavano in patria o all’estero. Di questi più di 600.000 mila finirono nei lager di prigionia tedeschi.

Il regime nazista non considerò mai i nostri militari catturati come prigionieri di guerra, obbligati al lavoro forzato e sottratti alla possibilità di controllo della Croce rossa internazionale e alla tutela della Convenzione di Ginevra.

Durante l’internamento nei campi i nostri militari furono incessantemente invitati, in cambio della loro liberazione, ad arruolarsi nelle forze armate tedesche e nelle forze armate della Repubblica sociale italiana. La stragrande maggioranza degli internati si rifiutò, opponendosi a qualsiasi collaborazione e rassegnandosi alla prigionia nei lager, in tragiche condizioni di vita. Dopo due anni di internamento circa 50.000 muoiono e numerosi altri ritornarono debilitati a tal punto da morire poco tempo dopo.

Vittorio Grisola ha composto un brano in omaggio a questi soldati, al loro coraggio e all’attaccamento al senso della patria.

Uno di loro era suo padre, in caserma a Pola, in Istria, e deportato in Polonia. Al ritorno, come tanti internati, non  dirà mai nulla in famiglia. Le storie vissute sono troppo atroci per essere ricordate e raccontate.

Le note del violino che durante il concerto sono state gioiose, si fanno struggenti. Un brano dolce e commovente che alla fine fa alzare molti spettatori ad applaudire gli interpreti.

 

Tre violini, chitarra, violoncello, contrabbasso e con l’aggiunta clarinetto: Vittorio Grisola, Giancarla Mattavelli, Claudio Vezzali, Davide Boccardi, Leonardo Gatti, Davide Buratti e Nora Grisolia.

La “Compagnia Violinistica La Mila” si rifà alle orchestrine dei primi decenni del secolo scorso, quando il violino, strumento “principe” della musica popolare, non era ancora stato sostituito completamente dalla fisarmonica.

Il gruppo prende il nome dalle prime due note di un ballo diffuso in tutto l’arco Alpino e nell’Appennino.

Ieri sera li abbiamo ascoltati in un programma che va dal Rinascimento a musiche popolari dell’Ottocento, tradizionali della Bergamasca ispirate alla tradizione popolare dell’Italia settentrionale.

 

Tante persone hanno assistito al concerto che era in programma nella chiesa di Santa Margherita che non avrebbe potuto contenere tutti. Lo spettacolo avrebbe dovuto tenersi all’esterno e sarebbe stato suggestivo ascoltare il concerto in un luogo “magico”.

Il maltempo ha costretto lo spostamento nella Chiesa Parrocchiale e si ringrazia la disponibilità di Don Giuseppe e della Parrocchia.

L’Assessore alla cultura Cinzia Mauri invita comunque tutti coloro che non l’hanno ancora vista a fare una visita alla chiesa per vedere i suoi bellissimi affreschi del Quattrocento.

Il concerto fa parte del programma dell’undicesima edizione della rassegna “Musica e Territorio – Rassegna itinerante di concerti cameristici nelle chiese e abbazie romaniche” organizzata dall’Orchestra Sinfonica di Lecco con il contributo della Fondazione della Provincia di Lecco Onlus e dei Comuni di Civate, Oggiono, Fondazione Monastero Santa Maria del Lavello di Calolziocorte, e con la partecipazione del Comune di Calco.

Il Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica di Lecco, Silvio Romeo, che avevo accompagnato questa estate in un sopralluogo a Santa Margherita, nella sua presentazione si è augurato di includere nuovamente Santa Margherita in un prossimo concerto.

Un pensiero su “I violini popolari in chiesa e l’omaggio ai Resistenti Militari Italiani del ‘43”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.