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E’ malato? Ripassi tra un anno

In questi giorni sui giornali online della nostra Provincia appaiono molte segnalazioni sulle chilometriche liste di attesa per accedere alle visite o alle prestazioni specialistiche.

Ci sono esempi pratici:

Chi ha chiesto una ecografia all’addome completa al Manzoni si è sentito rispondere che se ne parla all’ottobre dell’anno prossimo.

Altri hanno chiesto una Risonanza magnetica urgente (dovevano trovare una struttura entro 72 ore) al Mandic. Si sono sentiti rispondere che dovevano cercare altrove perché non erano in grado di rispondere all’urgenza. All’utente non è stata data una mano per risolvere il suo problema.

Spulciando nel sito dell’ASL di Lecco (vedi schede sotto riportate) si scopre che:

  • per l’ecografia al Manzoni i tempi di attesa massimi sono di 40 giorni e in attesa sono solo in 14. Poiché non penso che l’impiegato dello sportello menta, penso che le statistiche pubblicate sul sito ASL non corrispondano alla realtà.
  • Il riscontro lo si ha sulla risonanza magnetica a Lecco dove ufficialmente sono solo 7 persone in lista d’attesa.

In questi giorni Maroni e tutto il suo staff stanno spendendo centinaia di migliaia di euro in pubblicità  per spiegare che le code si sarebbero abbattute facendo venire a fare esami e visite il sabato ed i festivi.

Nella prima di sperimentazione hanno ricevuto prestazioni circa 700 cittadini in tutta la Provincia. Con le code che ci sono, avrebbero dovute essere molti di più. Il sospetto che mi viene è che funziona solo per le visite specialistiche, ma non per gli esami diagnostici.

Quello delle code è un vecchio problema. Alla fine degli anni ’90 del ‘900 la Regione fece togliere le statistiche dai siti delle ASL e degli Ospedali. In quel periodo era stata approvata la legge di riforma di Formigoniana memoria (quella che il libro bianco sulla sanità regionale dovrebbe cancellare) e non si poteva dire che, nonostante le massicce iniezioni di fondi agli ospedali, i problemi restavano.

Allora si sono inventati vari metodi per misurare le code e si è pure scritto che bastava il ticket per sfoltire le code. In realtà gli incassi per i ticket sulla farmaceutica in provincia di Lecco, nonostante si siano esentati cittadini oltre i 65 anni, da aprile a giugno di quest’anno, sono aumentati di 43.000 euro, mentre, nel contempo, la spesa scendeva di 1.700.000 euro. Qui la regione ha fatto “cassa”  sulla pelle dei cittadini senza restituirgli servizi e qualità.

In realtà il problema è l’abbandono totale della medicina del territorio. Quando salta quel filtro, la qualità e la spesa sono fuori controllo. Tutti vogliono andare dallo specialista!

Da ultimo uno sfogo: la nostra Regione si è “specializzata” in annunci a cui poi non seguono i fatti.

Ambrogio Sala

4 pensieri su “E’ malato? Ripassi tra un anno”

  1. Dipende dagli esami e dalle visite specialistiche, sta di fatto che comunque due settimane non sono così poche in presenza di determinate patologie e spesso per avere un esame o una visita in tempi rapidi l’unica soluzione è passare dal pronto soccorso, che come dicono gli stessi operatori ospedalieri non andrebbe intasato per queste prestazioni, rimanendo in tema di fortuna mi è capitato (a Bergamo) che la lista d’attesa per una scintigrafia (otto mesi) richiedesse più tempo della cura della patologia (6 mesi).

  2. @trotwood
    Lei è una persona decisamente fortunata e me ne rallegro.
    Tuttavia il post a firma Gino Sala, vicesindaco di Olgiate Molgora e da sempre esperto di servizi sanitari e sociali della provincia di Lecco, è stato da noi sollecitato dopo più segnalazioni di nostri cittadini che hanno avuto le risposte riportate nell’articolo.
    I fatti citati da Sala sono purtroppo veri. Esistono, ovviamente, le rare eccezioni.

  3. Ho richiesto un’ecografia addome completo in data 3 settembre ed eseguito la stessa presso l’ambulatorio dell’Ospedale di Lecco il 16 settembre. A seguire un’altra visita specialistica per cui ho chiamato il giorno 24 mi è stata confermata per il 9 ottobre.
    Non sempre le cose sono negative.

  4. Considerando che negli ultimi anni la maggior parte dei medici di base e diventata sempre più avara nel concedere determinate categorie di esami ( imput dall’alto?), mi domando da cosa dipendano queste annose attese!!!
    Un ultima chiosa, stasera cigliegina sulla torta il sito dell’asl Lecco è offline!

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