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Insieme per “toccare il cielo con un dito”

Il tempo incerto non consigliava ad andare per boschi e per prati stamattina. Eppure ben 170 persone si sono iscritte alla 10^ edizione della camminata “Toccare il cielo… con un dito” organizzata dall’Associazione “Lo Specchio” di Calolziocorte insieme all’Amministrazione Comunale di Monte Marenzo, la Parrocchia San Paolo apostolo e numerose Associazioni di Monte Marenzo e lo SPI-CGIL (Sindacato Pensionati Italiani Val San Martino-Olginate).

Scenario il paesaggio di Monte Marenzo che viene percorso a piedi in una camminata assai diversa dalle tradizionali camminate non competitive. Questa “4 passi per Monte Marenzo… insieme” è una camminata che si rivolge anche a persone diversamente abili.

Il ritrovo era presso l’Oratorio di Monte Marenzo. Alle 8 di mattino i volontari sono già lì, a cercare di gonfiare con qualche fatica il grande arco sotto il quale si doveva partire alle 9.30.

Più sotto altri volontari dello Specchio accoglievano i visitatori per le iscrizioni alla camminata (e c’è stata qualche iscrizione di sostegno all’Associazione). Qualche volontario dell’Oratorio già prepara il salone  per lo spettacolo del pomeriggio. Qualcuno è già in cucina a preparare il pranzo.

Alberto Nava, il presidente dello Specchio, è lì, insieme a tutti gli altri Soci, ognuno con un compito, ognuno ad accogliere gli amici che stanno arrivando.

Il tempo di scattare qualche foto di gruppo (e di fotografare i fotografi), e ci si prepara per la partenza.

Con la bandiera a scacchi il nostro Angelo Gandolfi dà il via, ma…

No, non aspettatevi lo scatto dei primi concorrenti pronti ad affrontare il percorso a perdifiato. La camminata si fa tutti insieme. Tutti i 170 partecipanti vanno più o meno con lo stesso passo. Un volontario con il fischietto ogni tanto ferma il gruppo per attendere i ritardatari e poi si riparte insieme. E con noi ci sono gli amici disabili e, insieme alle numerose famiglie, i ragazzi che frequentano il Centro Diurno Disabili di Calolziocorte. Qualcuno è in carrozzina, spinto da due, tre, quattro volontari quando il percorso si fa duro nel bosco verso il Parco Penne Nere. Accanto all’accompagnatore fisso del disabile in carrozzina c’è subito a fianco una mano pronta a spingere o a tirare.

Al Parco ci sono gli Alpini ad attenderci per il primo ristoro, sempre disponibili in ogni occasione.

Poi si va verso san Gregorio. I ciclisti della domenica ci passano accanto e poi si torna indietro, sulla strada.

All’altezza della deviazione di Pomino il gruppo si divide. Troppo incerto il tempo oggi, quindi è meglio non rischiare. I disabili in carrozzina vengono accompagnati sulla strada asfaltata, tutti gli altri scendono per Pomino e vanno in mezzo ai campi.

Qualche goccia inizia a scendere, si apre qualche ombrello, ma si procede con calma tutti insieme, in una lunga fila in un paesaggio bellissimo e l’erba appena tagliata. Qualcuno si tiene per mano e insieme si arriva di nuovo sulla strada,  “scortati” dall’ambulanza dei Volontari del Soccorso.

Il secondo ristoro è a Carobbio, con i volontari dello SPI-CGIL e dove ritroviamo gli amici in carrozzina.

Neanche il tempo di bere un tè e mangiare una fetta di torta (del Gruppo mamme? Buonissima) e questa volta la pioggia si fa più intensa. Si va più spediti in discesa e poi si risale verso la Chiesa. I ragazzi in carrozzina vengono protetti da una coperta termica.

L’arrivo sotto l’arco e già smette di piovere. A tutti i partecipanti in regalo un cappellino… una sorpresa: sopra il logo dell’Associazione Lo Specchio c’è una scritta, è il titolo del nostro video “Soggettiva h”, con quell’acca, simbolo dell’handicap, che ha due ruote sotto, sembra una carrozzina…

 

Credetemi, la camminata è stata bellissima, un modo straordinario di stare insieme.

Io e Adriano Barachetti abbiamo cercato di raccontarla anche con questa galleria di immagini.

3 pensieri su “Insieme per “toccare il cielo con un dito””

  1. Bellissima giornata…grazie di cuore a tutti. Sono contenta che anche la mia associazione AIDO, come di consueto, con spirito di accoglienza, abbia partecipato e condiviso gioiosamente la camminata. Per me è stata una grande emozione e gioia.

  2. Una camminata che è anche una “scarrozzata”, una fatica fisica che è anche un piacere rilassante, un andare che è anche continue soste per gustare spuntini e paesaggio. Poi il pranzo, i giochi, il lancio dei palloncini, lo stare assieme a tanti amici e persone simpatiche. Che si vuole di più? Racconto fotografico splendido. Bravi e grazie a tutti.

  3. Un’altra bella giornata trascorsa all’insegna dell’accoglienza e della solidarietà che da sempre distinguono e qualificano il nostro bel paese di Monte Marenzo.

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