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La passione di Simona Losa ci fa riflettere sull’importanza dell’economia di montagna

Il 17 dicembre scorso, in sala civica a Monte Marenzo, Il Sindaco in carica, Gianni Cattaneo, conferì a Simona Losa un attestato per la sua tesi di Laura. Andate a guardare le motivazioni a questo link http://www.unpaeseperstarbene.it/2013/un-attestato-a-simona-losa-per-la-sua-tesi-controcorrente/  e, come potete leggere nelle ultime righe, proponemmo in quell’occasione Simona di presentare la sua tesi in Sala Civica in una prossima occasione, per discutere insieme a lei della sua proposta economica e culturale.

Pochi giorni prima del conferimento dell’attestato, come Presidente del Gruppo di lavoro Istruzione e cultura della passata Amministrazione, avevo avuto modo di leggere la tesi Simona e, sfogliandola con Gianni, abbiamo convenuto che aveva per noi una particolare rilevanza dal momento che si parla di come sia fondamentale il presidio ed il lavoro di coloro che rimangono o ritornano o decidono di abitare la montagna.

Ieri sera, come Associazione Upper, nell’ambito del programma della rassegna “Sapori d’Autunno” organizzata dalla nuova Amministrazione di Monte Marenzo con tutte le Associazioni, abbiamo voluto mantenere quel proposito fatto a dicembre e abbiamo potuto ascoltare Simona Losa illustrare la sua Tesi discussa alla Facoltà di Urbanistica del politecnico di Milano: “Controcorrente. Storie di rinascita nelle montagne lecchesi e bergamasche”.

Ci è parso interessante farlo proprio a ridosso della riproposizione del filmato del sulle cascine di Monte Marenzo “dai secoli, dai secoli” http://www.unpaeseperstarbene.it/2014/monte-marenzo-1981%E2%80%A6/ per confrontare cosa è accaduto in questi anni nell’economia dei presidi di montagna e se questa realtà è destinata a scomparire (come si temeva allora) o se ha delle possibilità di rilancio.

Simona ieri sera ha illustrato e documentato la sua  ricerca. Lo ha fatto mostrando la sua passione per la montagna di fronte ad un pubblico attento e suscitando un dibattito partecipato da parte di agricoltori, amministratori e cittadini che hanno colto nelle parole di Simona l’importanza e la necessità di un ritorno ai presidi montani.

Simona ha raccontato di come è nata questa sua idea “controcorrente”, per cercare in qualche modo di demolire un pregiudizio che si ha della vita in montagna e di come un giorno, ascoltando per caso una trasmissione televisiva, ascoltò le parole “visionarie” di Mario Soldati sulla “…gioia meravigliosa che è vivere fra queste cose povere…”

Molti dei presenti hanno voluto confrontarsi con la propria esperienza vissuta, come alcuni Agricoltori della Valle San Martino presenti ieri sera, o come Don Giuseppe, che prima di Monte Marenzo è stato  Parroco di Bracca, Pagliaro e Frerola, tre Comunità montane in Val Brembana.

Ecco, il pregio della Tesi di Simona, è quello di farci riflettere sui temi dell’economia montana, sulla sua agricoltura e sul turismo.

Ha fatto un breve accenno a tutte le persone intervistate per la sua Tesi, gente che non ha mai lasciato la montagna, persone che sono ritornate o che hanno scelto di andarci pur non avendo una storia precedente che li legasse alla montagna. Ed è qui la speranza di Simona (e la nostra), quella che “…nuova gente continui a salire verso le montagne”, solo così “si può abbandonare l’idea che arrivi la fine di questa realtà”.

Simona ha messo sulla copertina della sua tesi una bella immagine. Ha scattato una foto al suo piccolo nipote in una stalla, cappello di paglia in testa e forcone in una mano, accanto ad una mucca.

Anche a noi pare un’immagine emblematica e ringraziamo Simona per aver accettato il nostro invito e per averci dato qualche spunto di riflessione.

Nelle immagini di Adriano Barachetti la presentazione di Simona Losa ieri sera in Sala Civica a Monte Marenzo.

 

 

 

Un pensiero su “La passione di Simona Losa ci fa riflettere sull’importanza dell’economia di montagna”

  1. Suor Rosa Cassinari ha lasciato un commento a questo post sulla nostra pagina Facebook che non tutti vedono. Lo riportiamo qui:

    “Brava Simona. Il coraggio non ti manca , avanti!.”

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