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“Al Gir di Sant” e il senso del cammino

dscn6791eInizia l’Avvento Ambrosiano e con Don Giuseppe abbiamo concordato di proporre all’Oratorio di Monte Marenzo la visione del film “Al Gir di Sant”. Don Giuseppe è particolarmente legato e affascinato dall’Abazia di San Pietro al Monte che è spesso meta delle sue camminate e gli abbiamo fatto conoscere questo video che inizia e si conclude con le immagini su quella straordinaria opera romanica sopra Civate.

Sapevamo di questo film perché ce ne aveva parlato l’amico Ruggero Meles, che è la voce narrante del video e questa estate, durante le riprese di un video che stiamo realizzando noi di UPper con l’Associazione Lo Specchio di Calolzio dedicato al sentiero del Pertus che tutti possono percorrere, anche le persone in carrozzina e i non vedenti, abbiamo conosciuto Carlo Limonta, l’autore di “Al Gir di Sant” che stava seguendo i viaggiatori della Dorsale Orobica Lecchese nella 5^ edizione di “In viaggio sulle Orobie”, organizzato dalla Rivista Orobie.

Con Carlo, che ringraziamo per aver accolto il nostro invito, abbiamo iniziato una collaborazione intensa, abbiamo saputo che a Monte Marenzo ci veniva da bambino dai suoi nonni, e conosciuto il suo lavoro di documentarista e filmaker. Ad ottobre, in Sala Civica a Monte Marenzo, abbiamo presentato in anteprima il suo video “La lunga estate calda” con l’intervista al “salvatore di semi” Teodoro Margarita.

dscn6794eCarlo Limonta con la fotografia si avvicina al mondo delle immagini negli anni ’80, per poi passare al mondo del video e dei documentari verso la metà degli anni ’90. Appassionato di cinema entra a far parte di Lambda Filmaker (gruppo di filmakers della città di Lecco). Verso la fine degli anni ’90 comincia a produrre documentari a tema il viaggio in bicicletta. Le più grandi isole del Mediterraneo sono lo scenario di questi reportages. L’interesse poi si sposta su temi quali l’ambiente e la montagna. E la montagna e la sua gente diventa protagonista dei suoi video che lo portano anche in Tibet e in Nepal.

Al Gir di Sant ha vinto il prestigioso premio Riccardo Cassin a Orobie Film Festival del 2016, sezione Orobie e montagne della Lombardia, con una motivazione significativa: “Il film mette in risalto le tradizioni, gli usi e i costumi delle popolazioni dei borghi lombardi nonché la storia e l’arte di importanti monumenti del territorio”.

Carlo ci ha rivelato ieri sera che le riprese sono durate due anni e, con rigore narrativo arricchito da uno stile sorprendente che coinvolge ogni parte del suo video, dalle immagini alla musica alle parole, ci ha raccontato di questo “pellegrinaggio laico” che lascia un segno significativo in chi lo compie, maturando un profondo senso di armonia nel rapporto con sé stessi e con la natura.

Con la macchina da presa in spalla il regista ha seguito i camminatori in un percorso simbolico, denso di significati, dalla Casa del Pellegrino di Civate, attraverso i monti e le valli del territorio che vede al suo centro il Cornizzolo, i pellegrini riscoprono i valori degli arcaici culti della pietra, i riti mitologici dell’acqua e gli antichi culti devozionali paleocristiani.

Un viaggio che scopre le bellezze artistiche e i luoghi della fede, ma è anche un viaggio che ci pone di fronte alla nostra responsabilità di non deturpare il paesaggio come nel caso delle cave che hanno sfregiato il Cornizzolo.

Questo viaggio notturno, “chiuderà il cerchio sacro”, all’abbazia di San Pietro al Monte.

dscn6785eGli interventi del pubblico ieri sera e dello stesso Don Giuseppe (che ringraziamo oltre all’Oratorio di Monte Marenzo che ci ha ospitato e ha partecipato all’organizzazione della serata), hanno sottolineato il valore del senso del cammino in ogni suo momento: quello della partenza e del desiderio e dello scopo del viaggio, quello della fatica, quello del silenzio e della solitudine ma anche quello della condivisione, quello dell’attesa e quello della gioia per essere giunti alla meta.

Carlo ieri sera ci ha ricordato tutto questo e ci ha fatto venir voglia di scoprire i luoghi da lui raccontati e di andare in cammino per riscoprirne altri o quelli a due passi da casa nostra…

 

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