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Inaugurata la Mostra fotografica “Emozioni in cielo e in terra – Scrivere con la luce”

E’ stata inaugurata oggi pomeriggio la Mostra fotografica “Emozioni in cielo e in terra – Scrivere con la luce” a conclusione del percorso realizzato dalla Scuola Primaria “Abele Colombo” di Monte Marenzo su uno specifico Progetto destinato alle classi IV e V per apprendere le regole del linguaggio fotografico.

I bambini hanno raccontato ai genitori, al Sindaco e al parroco in prima fila, cosa hanno imparato e hanno illustrato il percorso multidisciplinare che li ha coinvolti, passando dall’astronomia alla lettura di opere d’arte, dalla letteratura all’osservazione del paesaggio, non solo dal punto di vista scientifico, ma con occhio attento alle suggestioni che dalla natura si riflettono nel cuore.

I bambini ci hanno stupito con le spiegazioni puntuali sulla storia della fotografia e sulle sue regole. Le canzoni ispirate alla storia del “Piccolo Principe” hanno sottolineato le loro emozioni.

La coordinatrice Ilaria Bonaiti ha spiegato il senso del progetto “Emozioni in cielo e in terra – Scrivere con la luce”:

“La terra è il luogo della nostra fisicità, della nostra concretezza, quindi anche della quotidianità, del lavoro, della fatica, delle relazioni, del fare e purtroppo talvolta anche del dolore… E’ tutto ciò che ci rende umani.

Il cielo è il luogo dello spirito, quindi dell’idealità, dei sogni, dei desideri, delle nostalgie… E tra i due, con i piedi saldi sulo terreno  ma con il cuore e la mente già proiettati verso l’alto, ci siamo noi, con le nostre emozioni, le nostre paure, le nostre gioie, i sogni segreti, la fantasia…  Parlando di cielo e terra quindi, parliamo di noi stessi. Quando osserverete le fotografie e leggerete le didascalie vedrete che i bambini hanno sì scritto di cielo e terra, ma in realtà hanno raccontato tanto di sé, magari in una o due righe sole…

I bambini di IV hanno fissato occhi e obbiettivi sulla terra  e hanno scoperto quanta vita, quanta varietà, quanta ricchezza ci sia, anche nel piccolo, addirittura nel minuscolo.Noi ci auguriamo che i bambini che oggi hanno scoperto la bellezza della terra, saranno domani uomini e donne che ameranno la terra, la conserveranno, la difenderanno.

I ragazzi  di quinta  hanno alzato lo sguardo verso l’infinitamente grande, verso il cielo, perchè loro stanno per spiccare il volo verso altri orizzonti. Non sappiamo quanto lungo sarà il volo, né dove li condurrà, ma ci auguriamo che possano sempre sentirsi a casa propria in ogni luogo del mondo, e che quando proveranno un senso di solitudine e di nostalgia, sappiano ritrovare nel cielo sopra di sé lo stesso cielo al quale sorridevano da piccoli, a Monte Marenzo, e se ne sentano confortati.

A tutti i nostri bambini auguriamo di diventare uomini e donne sensibili, sempre capaci di scoprire con riconoscenza la bellezza che li circonda, nonostante tutto. Speriamo che nei momenti di difficoltà che purtroppo dovranno affrontare  possano trovare conforto anche in un piccolo i barlume di tanta bellezza, E che tutti diventino, domani, persone che rese gioiose dalla bellezza, dal senso del creato, non possano fare a meno di condividere questa gioia con gli altri, perchè davvero, davvero  siamo tutti figli di una stessa terra e tutti alziamo con la stessa speranza gli occhi allo stesso cielo.”

 

Il pomeriggio si è concluso con la “visita guidata” delle fotografie in mostra e dei lavori realizzati.

Davvero bravi!

C’è stato anche un bellissimo regalo per Adriano Barachetti e Sergio Vaccaro che hanno condotto il corso insieme a Chiara Valsecchi della Cooperativa “Lo Specchio Magico”. (Grazie!)

Ecco cosa hanno detto Adriano, Sergio e Chiara ai bambini.

 

Alle bambine e ai bambini del progetto “Emozioni in cielo e in terra”.

Scrivere con la luce. Questo abbiamo cercato di condividere con voi.

Adriano vi ha detto che la fotografia non è solo fare un click. Vi ha parlato dell’importanza della luce e vi ha raccontato un po’ la storia di quest’arte, dalle prime immagini di quasi duecento anni fa fino alle ultime fotocamere digitali.

Imparerete crescendo ed esercitandovi che tante sono le regole da conoscere per cercare di fare una bella fotografia. Ma le regole principali sono solo tre: decidere cosa fotografare ed inquadrare evitando elementi di disturbo; porre attenzione al momento dello scatto; e soprattutto la prima regola, quella di “pensare prima di scattare”.

Sì perché questo è il segreto. Scrivere con la luce è più o meno come per la scrittura sulla carta, o per la pittura o per la musica: bisogna avere in testa cosa si vuole raccontare e cercare di farlo nel modo più corretto affinché il vostro messaggio arrivi a tutti. Per cercare di trasmettere la stessa emozione che avete avuto in quel momento. Per far provare a noi, che guardiamo quell’immagine, quello che avete pensato nell’attimo dello scatto.

Sergio ha cercato di farvi dire quali erano queste emozioni. Ce le avete raccontate con le parole e, con questo piccolo corso di fotografia, siete riusciti a trasmettercele con le vostre immagini. Abbiamo avvertito la tristezza o la gioia, la sorpresa o la paura e la bellezza.

D’ora in poi, crediamo, guarderete il cielo, la terra e il paesaggio con maggiore conoscenza. Ora sapete bene che il cielo muta ogni giorno e ad ogni ora del giorno e che ogni elemento del paesaggio è prezioso: gli alberi, le montagne, i prati e i corsi d’acqua. Anzi preziosi sono le foglie, i sassi, i fili d’erba e le singole gocce di un fiume.

Per Chiara il laboratorio ha rappresentato un pretesto, quello di stimolare la vostra capacità di osservazione del mondo e degli altri: un’osservazione della realtà da “altri” punti di vista, libera e creativa, in cui le differenze e le diversità possono diventare ricchezza comune.

Crediamo abbiate raggiunto una maggiore consapevolezza nell’osservazione della realtà: le immagini che avete ritratto sono una “selezione” ed una “interpretazione” della realtà. Le vostre fotografie sono i vostri racconti di ciò che avete guardato nel mirino.

L’idea di farvi usare una macchina fotografica è nata dalla voglia di dare a tutti uno strumento per potersi prendere in prima persona la responsabilità di farsi capire, di raccontarsi, di esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni.

Più di mille parole le immagini possono raccontare dei luoghi, mostrare una situazione per come essa si presenta allo sguardo del fotografo, rilevare dettagli e aspetti interessanti all’occhio dello spettatore.

Infine vogliamo dirvi che anche noi abbiamo imparato qualcosa da ognuno di voi.

E allora grazie a tutti voi e alle vostre Insegnanti.

Chiara, Adriano e Sergio.

 

Invitiamo i visitatori di questa mostra a guardare le immagini e leggere i titoli e le didascalie scritte dai bambini.

 

Dal 9 al 16 febbraio

ORARI DI APERTURA

LUNEDI’ DALLE ORE 20.30 ALLE ORE 21.30 MARTEDI’ DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 17.30 MERCOLEDI’ DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 17.00 GIOVEDI’ DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 17.30 VENERDI’ DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 17.30 SABATO CHIUSO  DOMENICA DALLE ORE 10.30 ALLE ORE 12.30.

 

Ecco il racconto fotografico di Adriano Barachetti.

 

 

 

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