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“La commedia degli errori”. A Monte Marenzo primo appuntamento teatrale de “I luoghi dell’Adda 2018”

Anche quest’anno, come nel 2017, parte da Monte Marenzo la rassegna teatrale de “I luoghi dell’Adda”, la “rete teatrale”, composta da Provincia di Lecco, da numerosi Comuni, da Fondazione Cariplo e dalle Associazioni culturali del territorio, offrirà al territorio una proposta culturale scoprendo nel contempo le bellezze dei nostri paesi che si snodano lungo il fiume Adda.

Andrea Mangione, nel pomeriggio di ieri, prima dello spettacolo, ha accompagnato una trentina di visitatori presso la nostra chiesetta di Santa Margherita, rimasti affascinati dal luogo e dai bellissimi affreschi del XIV secolo.

Ecco il suo racconto: “Un gruppo numeroso di una trentina di persone provenienti da luoghi differenti, tutti accomunati dall’interesse e dalla curiosità di questo luogo di cui hanno scoperto per caso tramite il volantino de i Luoghi dell’Adda. Una visita di un’oretta che ha saputo appassionare sia i più grandi che i bambini, molto attenti e incuriositi, pronti a fare domande sul luogo”

Anche quest’anno la Biblioteca di Monte Marenzo aderisce alla rassegna teatrale. Ieri sera, presso il Parco Penne Nere di Monte Marenzo (si ringrazia il Gruppo Alpini per l’ospitalità), si è quindi tenuto il primo spettacolo della rassegna: “La commedia degli errori”, libero adattamento per due attori dal testo di William Shakespeare, di e con Daniele Marmi e Alessandro Marini, regia Eugenio Allegri. 

Bravissimi gli attori che hanno divertito il pubblico in un luogo suggestivo e bella la messa in scena.

 

LA COMMEDIA DEGLI ERRORI

La Filostoccola

Libero adattamento per due attori dal testo di William Shakespeare

di e con Daniele Marmi e Alessandro Marini, regia Eugenio Allegri

La commedia degli errori è il primo lavoro in proprio di Daniele Marmi e Alessandro Marini, che sono stati stregati – come i protagonisti Antifolo e Dromio – dalla mirabolante favola scenica di William Shakespeare, intuendone, oltre al già noto potenziale comico, la straordinaria attualità. La ricerca dell’altro – vero motore dell’azione, da cui scaturiscono gli errori – può leggersi oggi come angosciosa ricerca di se stessi.
La perdita di identità è cioè un tema non più ascrivibile al semplice gioco comico e se già in Shakespeare La commedia degli errori pare quasi venarsi di inaspettati significati tragici, per noi è allegoria di un essere umano sempre più straniato da sé e dagli altri, che corre contro il tempo ed è posseduto dall’errore.
E proprio dall’approfondimento di questi motivi nasce l’idea di mettere in scena lo spettacolo con due soli attori: per giocare con lo sfrenato meccanismo drammaturgico degli equivoci e perché alle peripezie dei protagonisti della “commedia degli errori”, si affianchi la storia di due amici che trovano nel Teatro il punto di incontro più alto.

 

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