Browse By

Il 25 luglio Alessandro è tornato a casa

rinascitaRiceviamo da Angelo Fontana, presidente della Polisportiva Monte Marenzo, questo scritto con l’autorizzazione a pubblicarlo sul sito. Lo facciamo volentieri e, nel contempo,  UPPER  partecipa alla felicità di Alessandro, dei suoi familiari, di parenti e amici nel vederlo sulla via di una piena guarigione.

Il 25 luglio Alessandro è tornato a casa. Il terribile incidente stradale che lo ha visto protagonista un mese fa gli ha lasciato sul corpo innumerevoli ferite, che col tempo si rimargineranno consentendogli di condurre un’esistenza normale. Il lavoro straordinario dei sanitari, l’amore dei famigliari e di tutti quanti gli sono stati vicini, il vigore della sua giovane età, hanno fatto il miracolo di far pendere la sua storia verso la vita, rimasta per oltre dieci giorni in bilico.

La sua storia, Alessandro, la può raccontare – e lo fa scrivendo il breve diario di quanto gli è accaduto – mentre altri giovani non ne hanno avuto la possibilità. Ogni favola a lieto fine nasconde sempre una morale, senza bisogno che suoni come una predica.

Chi è ragazzo, chi genitore o famigliare, chi amico, chi educatore, insomma, tutti, devono sentirsi impegnati a coltivare il proprio benessere, e anche quello delle altre persone; perché se è vero che possiamo avere più di una possibilità per cavarcela da una brutta storia, può essere anche vero il contrario, e l’occasione giusta può non presentarsi una seconda volta.

Presidente della Polisportiva

Angelo Fontana

 

Ecco il diario di Alessandro, scritto da Chiara la cugina 14enne, per via del gesso.

 Sono Alessandro Fontana, il 24/06/10 ho avuto un incidente a Monte Marenzo con il motorino e sono arrivato all’ospedale A. Manzoni di Lecco in gravi condizioni. Mi hanno riscontrato una lacerazione al fegato, il polmone perforato in tre punti, un forte trauma alla milza, alcune costole fratturate e l’apertura di due vertebre. Mi hanno ricoverato in neuro rianimazione e tenuto sedato per dieci giorni,durante i quali potevo percepire rumori e suoni, anche se non riuscivo a capire cosa stesse succedendo intorno a me.

Al risveglio mi hanno riferito la gravità delle mie condizioni di salute e che avrei dovuto subire un intervento alla spina dorsale molto delicato: se l’intervento non fosse riuscito,sarei rimasto paralizzato per tutto il resto della mia vita. L’intervento è andato bene ma avevo ancora gli organi addominali a rischio;facendo poi una tac di controllo mi hanno riscontrato la frattura di entrambe le mani. I giorni trascorsi a letto con drenaggio, flebo, sondino e le mani ingessate sono stati dolorosi e in seguito noiosi. Ho cominciato a stare bene quando, con molta fatica, sono riuscito a sedermi a bordo letto e a appoggiare i piedi a terra.

Oggi 25/07/10 alle ore 12 vengo dimesso dall’ospedale: devo portare per tre mesi il corsetto, per sei mesi non posso ne fumare e ne bere alcolici e devo seguire un alimentazione particolare. Mi ritengo fortunato a essere qui per poter raccontare questa storia; l’appello che posso fare è uno solo: a farsi male ci vuole un soffio, a guarire se tutto va per il meglio come è successo a me, ci vuole tempo e molta pazienza.

Un ringraziamento ai dottori Giovanni Molinari e la dott.ssa Elisa Materazzo, che mi hanno soccorso per primo sulla strada.

Ringrazio l’equipe medica del reparto di neuro rianimazione e neuro scienze settore 2. Un grazie di cuore al dottor Orazio Arena che mi ha rimesso in piedi, alle dottoresse Crespi e Vismara, tutto il personale infermieristico, in particolare Giacomo che mi ha sopportato pazientemente e mi ha risollevato il morale, ai miei familiari che mi hanno assistito giorno e notte e a tutte le persone che mi sono state vicine, e alla comunità di Monte Marenzo che ha pregato per me.

2 pensieri su “Il 25 luglio Alessandro è tornato a casa”

  1. Anche noi siamo felicissimi del tuo ritorno alla vita, ora devi solo stare attento che Angelica, coi suoi 14 Kg di esuberanza, non ti faccia male tentando di giocare con te come prima 😉

    Carissimo Ale, continua a scrivere il diario delle tue esperienze, per te, e se vuoi anche per noi “adulti”.

    Spesso da grandi ci si dimentica come si era da giovani e quindi si fa fatica a capire i gesti dei nostri ragazzi, e ad aiutarli a fare delle scelte che li portino a realizzare la loro vita (ci vuole tempo e pazienza) e non a buttarla via (basta un soffio).
    Tu questo concetto l’hai espresso in due parole, io ti avrei fatto un predicozzo di un’ora (senza convincerti, scommetto).

  2. GRANDE ALE!!!
    sono proprio contento che sei tornato a casa, leggere quello che hai scritto ma davvero commosso e sono davvero felice che stai meglio ciao e ci vediamo presto

Rispondi a Fabrizio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.