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Il comune non può abbandonare i propri cittadini…

helping_hand3In un intervento di qualche mese fa, sul nostro sito, avevamo anticipato che presto sarebbero arrivati sul nostro territorio gli effetti dei tagli ai servizi sociali voluti dal governo della Lega e del Pdl con la legge finanziaria 2009.

Adesso, cifre alla mano, sappiamo quali sono le categorie di cittadini chiamati a pagare il conto degli affari personali, degli sprechi, dell’incapacità di chi ci governa. Prevalentemente saranno quelle che si trovano in uno stato di bisogno e quelle che già soffrono una condizione di fragilità sociale.

Ne parliamo con Ornella Chiari, Assessore alle politiche sociali del comune di Monte Marenzo.

E’ possibile già da ora quantificare l’entità dei tagli?

Per capire bene le cifre è necessario fare delle distinzioni.

Una cosa è il Fondo Sociale Regionale, che pur mantenuto sostanzialmente invariato di fatto riesce a finanziare meno servizi per l’aumento dei soggetti richiedenti e per una diversa redistribuzione tra gli stessi. La seconda voce è rappresentata dal Fondo Nazionale Politiche Sociali della legge 328/2000, dove il taglio dei trasferimenti è stato molto forte. La terza voce che sostiene il bilancio dei servizi sociali è il Fondo di Solidarietà, alimentato dalle finanze dei comuni con una quota per abitante.

La sintesi di queste tre voci di finanziamento qual è?

La sintesi è presto fatta. Da una parte lo Stato e la Regione hanno complessivamente stanziato meno risorse, dall’altra i comuni, per evitare in qualche modo la soppressione di alcuni dei servizi, hanno aumentato il proprio contributo al Fondo di Solidarietà, obbligandosi a penalizzare altri settori anch’essi importanti.

Questa la sintesi generale, ma nel dettaglio il quadro come si presenta?

L’Assemblea dei Sindaci del distretto di Lecco, nella seduta del 15.06.2010, ha approvato i criteri relativi al piano del riparto dei contributi del fondo. Rispetto al Fondo sociale della Regione Lombardia, che come dicevamo ha mantenuto i parametri dello scorso anno, i dati relativi al distretto di Lecco e al Comune di Monte Marenzo sono i seguenti:

Distretto di Lecco

Contributo 2009

Contributo 2010

Differenza

Tutti i servizi

1.429.815,00

1.429.172,00

-643,00

Comune Monte Marenzo

 

 

 

Centro Prima infanzia

8.000,00

3.432,00

-4.568,00

Centro Aggregazione Giovanile

8.641,71

7.481,00

-1.160,71

Come si vede il nostro comune è fortemente penalizzato, soprattutto nei confronti dell’infanzia e degli adolescenti, che sono tra i servizi più qualificanti dal punto di vista della prevenzione.

Per fortuna la Comunità Montana ha avuto un trasferimento di 30.885,00 € (+ 4.430,44) che lascia ben sperare soprattutto per il mantenimento dell’assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti e disabili, per l’assistenza ai minori sottoposti a provvedimento di affido e altri servizi essenziali

Per il servizio di Asilo Nido in convenzione con il Comune di Calolziocorte il contributo rimane sostanzialmente invariato, quindi, salvo diverse decisioni del Comune gestore, il costo della convenzione non dovrebbe subire rincari significativi.

I finanziamenti dal Fondo nazionale delle politiche sociali, dicevi poc’anzi, è stato invece pesantemente ridotto?

Un autentico disastro. Basti questa comparazione: il distretto di Lecco nel 2009 ha ricevuto un finanziamento di 1.330.859 €, nel 2010 il trasferimento è stato di 617.453; la differenza in meno risulta di ben 713.406 euro. Non solo, ma queste risorse in meno vanno a colpire quei progetti che sostengono l’infanzia e le famiglie, aiutano a prevenire il disagio giovanile, attuano servizi per l’integrazione dei migranti e stranieri. In sostanza i comuni hanno meno strumenti per gestire quelle situazioni dove la prevenzione è l’unica leva efficace.

Certo che avere un fondo ridotto di oltre il 50% costringe a chiudere bottega. O no?

No, il comune non può abbandonare i propri cittadini e gli abitanti che stanno sul proprio territorio. I sindaci (in modo trasversale a tutte le forze politiche) nella riunione del 15 giugno hanno preso una decisione coraggiosa: hanno aumentato di circa 3 euro (erano circa 6 euro) e quindi con un aumento del 50% per abitante la quota di solidarietà da versare al Distretto di Lecco, pur di non cancellare i servizi e i  progetti  che si hanno in corso. Il gettito ovviamente non coprirà il mancato finanziamento, ma almeno non ci costringerà, come si osservava prima, “a chiudere bottega”.

Per Monte Marenzo questo ulteriore esborso costerà 6.000 euro in più rispetto a quanto previsto nel Bilancio di Previsione 2010, che aggiunti ai 5.728 di contributi in meno che riceveremo sul Centro Prima Infanzia e CAG fanno la bella cifra di oltre 11 mila euro che abbiamo in meno sul bilancio di quest’anno.

E dopo, cosa succederà?

Siamo responsabilmente pessimisti, perché tutti questi tagli del Governo si riferiscono alla Finanziaria del 2009. In questi giorni ci sono fortissime proteste di comuni, province, regioni, di ogni collocazione politica, contro ulteriori e ingiusti tagli previsti dalla Manovra finanziaria del Governo in discussione al Senato, che se passeranno così come si prospettano i loro effetti negativi si faranno sentire successivamente e in modo pesante.

Come se ne esce?

Non ho competenze e non ricopro responsabilità di un livello tale da dare consigli. Io la vedo così.

Le questioni sono complesse e le soluzioni risiedono nella capacità (che per ora non vedo all’orizzonte) delle forze politiche nazionali di attuare piani per il rilancio e il governo dell’economia reale, per ridisegnare un sistema tributario più equo e colpire l’area incredibile di evasione, per ridurre le disfunzioni di tante istituzioni statali, gli sprechi e le ruberie di un ceto corrotto, ecc. Certamente non si può pensare di risanare l’economia e le relazioni sociali partendo dalla riduzione delle risorse per servizi essenziali e di base in favore della parte più debole e fragile della popolazione. In questo modo si ottiene l’effetto di accelerare il declino civile e sociale di una Paese.

Un pensiero su “Il comune non può abbandonare i propri cittadini…”

  1. Chiudiamo tutto togliamo i servizi,LA FATICA CHE ABBIAMO FATTO IN QUESTI ANNI PER DARE SERVIZI E VIVIBILITà AI NS CITTADINI STA’ ANDANDO TUTTO A PUTT….! GRAZIE LEGAAAA GRAZIE BERLUSCONI E GRAZIE A TUTTI COLORO CHE LI HANNO VOTATI.

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