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Il mattino non prometteva bene… ma poi…

Il mattino non prometteva bene: nuvole grigie non facevano sperare in una bella giornata a Santa Margherita per l’ultima  apertura della seconda edizione di “Alla scperta di un gioiello tra i boschi” .

E in effetti al mattino sono stati pochi i visitatori, anche se qualcuno è venuto apposta per vedere la chiesa che non ha mai visto dal 1975! Oppure la coppia che faceva una passeggiata nel bosco con le racchette da passeggio per tenersi in forma ed è capitata lì per caso, ma che si ferma volentieri ad ascoltare la spiegazione dei volontari. Oppure la famigliola che ha saputo dal sito del comune dell’iniziativa e, dopo la visita, si ferma a mangiare nell’area pic nic.

Nelle pause tra un piccolo gruppo e l’altro si possono udire tutti i piccoli rumori del bosco: il vento tra le fronde degli alberi; il verso di qualche animale o il cinguettio di qualche uccello.

Il silenzio si rompe anche con un rumore assordante quando sei o sette moto da cross risalgono il sentiero che sale da San Gregorio e poi si gettano giù sulla strada che porta a Monte Marenzo.

Poi, nel pomeriggio, i visitatori sembrano essersi dati tutti appuntamento qui. Sono veramente tanti. E allora il racconto delle storie di Santa Margherita e la spiegazione deve essere ripetuta più volte.  E dopo l’illustrazione degli affreschi si esce dalla chiesa in fila indiana, ed è gradevole la piccola passeggiata intorno al sito fortificato medievale, ormai inondato dal sole, tenuto ben pulito dagli Alpini di Monte Marenzo che hanno tagliato l’erba nei giorni scorsi e raccolto tutti i rifiuti (ancora una volta il nostro grazie agli Alpini).

Ma come ha fatto la gente a sapere  che oggi la chiesa è aperta? Chi lo ha letto sul giornale, chi si è informato attraverso il nostro sito o quello del comune ed è arrivato con il volantino stampato in proprio, e chi, semplicemente lo ha saputo col passaparola. E i visitatori vengono da Monte Marenzo e, tanti, da fuori.

Insomma tanti sono i modi, ma una sola la voglia di conoscere e di apprezzare un pezzetto d’arte e di storia del nostro paese.  

 

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5 pensieri su “Il mattino non prometteva bene… ma poi…”

  1. io sono stata uno dei visitatori di domenica, non conoscevo tutti gli aspetti della ns chiesetta sergio e andrea mi hanno fatto conoscere tante cose che non ho mai saputo sia sulla storia della santa sia sui dipinti e sulla chiesa. Dovremmo valorizzarla di più,abbiamo in casa un monumento bellissimo,dovremmo chiedere aiuto a qualcuno per rendere più accogliente l’arrivo e la permanenza dei visitatori,cominciamo a pensarci per il prossimo anno. grazie sergio e andrea e a tutti i volontari che si sono succeduti nelle domeniche di apertura.

  2. Sono molto contento per le numerose persone che hanno visitato la chiesetta s. Margherita, durante tutto il periodo estivo. Ciò significa che oltre a voler fare una passeggiata nella natura, (da amare e rispettare sempre!), si cerca anche il gusto del bello che l’arte offre a chi desidera inebriarsi di opere realizzate, con grande talento, da persone sconosciute. Spero che salire sul monte sia anche motivo per conoscere e gustare la testimonianza di persone che hanno donato la vita per amore a Cristo e alla verità.
    Ringrazio tutti i volontari che dedicano tempo, passione e costanza per una causa molto nobile.
    P.S. Mi permetto di sottolineare che oltre a tutti i canali di informazione,sopra descritti, per l’apertura della chiesetta, c’è stata anche la comunicazione, ogni prima domenica del mese, in chiesa.
    don Giuseppe

  3. Daniel, ti confermo. Esiste un sentiero che collega Santa Margherita con San Gregorio.
    Si tratta del sentiero 801/a che puoi trovare a questo link http://www.cmlariosanmartino.movimentolento.it/it/resource/track/sentiero-801/
    (bello che una pagina di un sito si chiami movimentolento….).
    Nella descrizione del percorso si legge:
    Si prosegue lungo la pista forestale che porta al Monte S. Margherita sulla sommità del quale (620 mt. slm.) si trova la chiesetta omonima, piccolo gioiello di architettura cosi detta minore, arricchita di affreschi databili ai secoli XIV-XV, recentemente restaurati.
    Lasciato questo colle si prosegue sino alla località Montalino ammirando gli ampi panorami su S. Gregorio, Celana, S. Antonio
    Come vedi un altro santo…

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