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Vita da pendolari (3). 15 anni di governo Formigoni (e della LEGA) per treni disastrosi.

Questa mattina alla stazione ferroviaria di Calolzio ai pendolari veniva distribuito un volantino con l’invito a votare Penati per le prossime elezioni Regionali. Sul volantino alcune proposte del candidato e, insieme, una denuncia chiara sulle responsabilità dei disagi che i pendolari del lecchese e della valle san Martino (e i lavoratori e studenti di Monte Marenzo), sono costretti a subire ogni giorno. Ecco in sintesi il contenuto del volantino:
 
PERCHÈ I TRENI IN LOMBARDIA NON FUNZIONANO?
Non tutti sanno che sono le scelte della Regione a stabilire il costo del biglietto, il tipo, il numero e la frequenza dei treni in circolazione, secondo un Contratto di Servizio con i gestori dei treni.

Regione Lombardia investe troppo poco per i 560 mila viaggiatori che usano abitualmente il treno, che sono circa il 40% dei pendolari italiani, e che potrebbero essere molti di più, con benefici sul traffico e sull’inquinamento, se il servizio fosse diverso. Nella sola area milanese l’88% dei pendolari si sposta in auto. Quasi tutte le linee ferroviarie lombarde hanno frequenze superiori ai 30 minuti. Tempo di vita rubato ogni giorno ai lavoratori lombardi.

Ora Formigoni racconta che tutto si risolverà con la nuova società che unisce in Lombardia Trenitalia e le FerrovieNord. Ma questo nella sostanza non risponde ai bisogni dei pendolari.

PENDOLARI Km ZERO.

15 ANNI DI GOVERNO FORMIGONI (e della LEGA) PER TRENI DISASTROSI

 Un esempio il commento al primo post sui pendolari (andatevelo a rileggere): https://www.unpaeseperstarbene.it/2010/vita-da-pendolari/

8 pensieri su “Vita da pendolari (3). 15 anni di governo Formigoni (e della LEGA) per treni disastrosi.”

  1. Io mi chiedo: ma è così costoso mettere un treno di 2 vagoni che per tutto il giorno va continuamente su e giù da Lecco? Questo semplice intervento quanto traffico toglierebbe dalle strade? Insomma, siamo alle solite: in Italia non si vogliono risolvere i problemi. Per eliminare il traffico non bisigna costruire nuove strade, ma “costringere” le persone ad usare i mezzi pubblici, offrendo un servizio degno di tale nome.
    Oltre alla regione, anche l’azienda FS ha le sue grosse responsabilità. Se quando c’è un problema nessuno dice niente, se invece di fare annunci puntuali, o pulire la banchina quando è piena di neve, 5-6 ferrovieri preferiscono stare nella loro stanzetta a giocare a carte, non è colpa della regione.

  2. AH ma quella a Chiuso è la nuova rotonda?!? quella tutta storta pendente che fa sbiancare i camionisti?!? Io credevo facesse ancora parte del Luna Park che arriva sempre a Bione per Pasqua….!

  3. Con l’apertura della rotonda di Chiuso migliorerà il traffico verso Lecco, ma rimarrà il problema del traffico al ritorno verso Calozio. Tutto il traffico di Rivabella e del provinciale si riverserà sul “tappo” del semaforo di Vercurago. Ancora una volta si trovano soluzioni parziali ad un problema strutturale.
    La soluzione è:
    – incremento esponenziale dei mezzi pubblici, maggiore frequenza e decoro nel servizio di treni, quasi come una vera metropolitana e di autobus
    – riduzione del traffico privato con incentivi alle auto con più passeggeri a bordo (bonus attivati dalla Regione e dalla Provincia con riduzioni di Assicurazioni, bolli, bonus benzina, ecc)
    Intanto i pendolari per Lecco devono sorbirsi code pazzesche al mattino (se passi da Calolzio appena dopo le 7.00 addio…) e alla sera (a che ora iniziano le code?)
    Andiamo avanti così.. anzi non andiamo proprio avanti, siamo fermi!

  4. certo che voi pendolari avete ragione, ma noi che lavoriamo a lecco esattamente 15 km da casa mia e ci metto 45 minuti se va bene ? in macchina e devo pure inquinare ? cosa devo fare spararmi ? non vale la pena, e calcolate che ci ho provato ………. lavorando nei trasporti a fare qualcosa di meglio, ma l’ ottusità di alcuni amministratori provinciali, per non parlare del comune di calolzio e/o comunque dei comuni limitrofi è di una indecenza e incompetenza indescrivibile.
    ciao
    p.s
    adesso aprono la rotonda, a chiuso forse migliorano un po le cose, ma vedremo.

  5. L’altro giorno ero in stazione e ho visto che avevano attivato la linea S8 Milano – Lecco con treni ogni 30 minuti in alcuni momenti della giornata. Partiti da marzo, poco prima delle elezioni. Ma sarà solo un caso…

  6. Io lavoro in zona rivabella,avrei voluto prendere il treno da Calolzio o Cisano x scendere a Lecco Maggianico;in 5minuti a piedi arrivo sul posto di lavoro;purtroppo però rinuncio e “preferisco” spararmi mezzora al giorno di coda per fare 8km proprio per i motivi elencati da Luciana…

  7. Avevamo grandi speranze circa le modifiche al nuovo orario ferroviario, pubblicate poco prima di Natale, soprattutto sul “diretto” Sondrio-Milano, che prima del fantastico raddoppio senza scambi (che mi fa pensare con apprensione alla “macchina deviata lungo una linea morta” della canzone La Locomotiva di Guccini: sulla nostra linea non c’è modo di deviare alcunché) raggiungeva Milano Centrale in 37 minuti (6.53-7.30) da Calolzio. Poi il nuovo orario prevedeva 35 minuti ma solo sulla carta, visto che dalle 7.02 si arrivava normalmente alle 7.50 mentre l’orario diceva 7.37.
    Alla fine la beffa: a Natale 2009 esce il nuovo orario: 7.02-7.47, totale 45 minuti, ovviamente sulla carta, poi ce ne mette 50 ma fa niente, tanto se il ritardo è di soli 5 minuti il treno è considerato “in orario”, recita il contratto stipulato con la Regione. Solo che il lavoratore che timbra sistematicamente 5 minuti dopo l’orario di lavoro del contratto stipulato con la sua azienda, se gli va bene si gioca una mezz’ora di permesso non retribuito o deve fermarsi 5 minuti la sera per recuperare, prendendo il treno 1/2 ora dopo, se gli va male (di questi tempi, niente di più facile) rischia il posto per il mancato rispetto dell’orario di lavoro.

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