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Monza Resegone: Franco Rota c’è!

L’obiettivo era di percorrere la “Monza – Resegone” in 5 ore e 30 minuti.

Il risultato è andato ampiamente al di là delle aspettative: 4 ore e 52 minuti. Franco Rota c’è!

Franco Rota, il nostro Assessore allo sport, non è nuovo ad imprese sportive di discreto livello. Ha già partecipato ad alcune Maratone, però era la prima volta che si cimentava nella mitica corsa giunta alla sua 51^ edizione.

Il percorso è molto duro. Dopo 33 ore di pianura con la partenza da Monza ed il percorso tra i paesi della Brianza  si arriva a Calolzio e da lì ci sono ben 10 km di salita, gli ultimi dei quali, dopo Erve, sui sentieri di montagna del Prà di rat e del Forcellino.

Franco ci dice che non avrebbe mai pensato di provare una corsa del genere, ma, ad aprile, ha trovato sulla sua strada due amici, Dario Bolis e Giancarlo Bertuletti, che gli hanno proposto e lo hanno convinto a diventare il terzo componente della squadra Fri.Ma.S.  Vitalba  di Calolziocorte.

Tanti km di allenamento, tante ore sulla strada in qualsiasi condizione di tempo e ieri il grande giorno.

Per arrivare a Monza hanno preso il treno. L’attesa dietro il palco, l’emozione della gara, lo speaker che chiama i nomi degli atleti uno ad uno, la foto di rito sul palco di partenza e poi… VIA.

“I primi 500 metri sono entusiasmanti” ci dice Franco, “passi tra due ali di folla che ti incita e voli senza pensare che di lì a poco sarà durissima. Si passano i paesi a nord di Monza, Arcore, Villasanta, con tanta gente che fa il tifo”.

Putroppo il tempo è bruttissimo, piove a dirotto a Osnago. “Non riuscivo a vedere la strada. Poi, per fortuna, a Calco ha smesso e abbiamo dovuto cambiarci per poter proseguire asciutti.”

A Olginate si passa il Ponte che è passata da poco la mezzanotte (la partenza è avvenuta 3 ore prima, alle 21.38) e a Calozio inizia la salita.

“Abbiamo corso bene fino a Erve, poi abbiamo dovuto mollare e abbiamo camminato anche se di buona lena. Lo spettacolo era fantastico. Correre al buio, con il percorso illuminato dalle torce degli Alpini e dei volontari della protezine civile è una sensazione incredibile. Tra i volontari anche il mio ‘collega’ Asssessore, Renato Greppi che ho visto ai ‘Due Camosci’.”

C’è da affrontare il Forcellino e, man mano che salgono, Franco e compagni, si rendono conto che l’obiettivo di rimanere addirittura sotto le 5 ore è a portata di mano.

Un ultimo sforzo ed eccola la mitica ‘Capanna Monza’, dopo 43 km di corsa durissima.

“Ci siamo abbracciati felici, consapevoli di avre fatto un grande risultato. Non so ancora l’ordine di arrivo ma aspetto che esca la classifica sul sito ufficiale della Monza Resegone”.

Caro Franco, al di là della classifica, complimenti da tutti gli amici UPper.

Nella foto di Roberto Mandelli da www.podisti.net, Franco Rota e i suoi compagni di squadra alla partenza.

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6 pensieri su “Monza Resegone: Franco Rota c’è!”

  1. Grande Franco veramente grande! Questa è una prova difficile alla quale ti saei preparato splendidamente, visti i risultati. Sei un perfetto Assessore allo sport, uno che oltre alle idee mette in campo anche la pratica con risultati sempre eccelsi. Ancora grandi complimenti!

  2. Complimenti Franco, sei stato davvero bravo!
    Se un giorno deciderò di affrontare la Monza-Resegone sarà anche grazie al tuo esempio.

  3. Confesso, è la prima volta che assisto tra il pubblico alla famosa corsa Monza Capanna Monza. Ci sono andato lo ammetto per
    incitare e applaudire tutti perchè è veramente un’impresa concludere una gara cosi dura, storica 51esima edizione. Ci sono andato per Franco (che oltre al lavoro in fabbrica ha l’impegno come assessore nel nostro gruppo) perchè lo vedevo convinto e concentrato resposabile delle sue capacità, da equilibrare con altri due suoi compagni Dario Bolis e Giancarlo Bertuletti. Molta gente ad applaudire, incitare i concorrenti. Vieni coinvolto in un applauso continuo per un ora, atleti che non conosco, ripeto emozionante a Calolzio dopo 32 chilometri, altri dieci da percorrere per arrivare al rifugio CAPANNA MONZA. ‘Limpresa è riuscita ed entra nella storia, e la storia viene sempre ricordata. Complimenti per il grande risultato grazie.

  4. Solo questa sera leggo questo articolo. Alla fine ce l’hai fatta vecchio mio! Sono felicissimo e mi congratulo per il tuo splendido risultato. Confesso che ero preoccupato del risultato: un po’ perché ti ho visto vicino alla nausea da sovrallenamento, un po’ perché il tuo impegno di assessore ti infonde poca tranquillità. Anzi, la tua esperienza podistica deve insegnarci una cosa importante: cerchiamo di non farci completamente assorbire dall’impegno istituzionale, concediamoci uno spazio che ci concili con la vita normale, quotidiana, fatta anche di piacevoli momenti da dedicare alle nostre passioni ludiche. Questo ci aiuta ad affrontare gli impegni con più serenità e leggerezza d’animo e, alla fine,le cose ci riescono anche meglio.

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