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Referendum: Consiglio Comunale aperto a Monte Marenzo

Il gruppo consiliare “Un paese per star bene” propone un’importante iniziativa di partecipazione democratica, oltre che d’informazione e di approfondimento.

Il giorno 16 maggio alle ore 21 presso la sala consiliare del comune di Monte Marenzo si terrà un consiglio comunale aperto. Cosa lo differenzia da un “normale” consiglio comunale?

Da un punto di vista formale niente: i consiglieri di maggioranza, di minoranza, il segretario e il pubblico saranno come sempre seduti ai propri posti.

Questa volta però non vi saranno votazioni al termine della riunione e le persone presenti potranno esprimere le proprie opinioni. Il Sindaco, in qualità di presidente del Consiglio Comunale, farà da padrone di casa e coordinerà i vari interventi.

Il tema scelto per questa assemblea consigliare presta il fianco al dibattito: “REFERENDUM POPOLARI DEL 12 E 13 GIUGNO: CONTRIBUTO DELLA COMUNITÀ LOCALE NELLA DEFINIZIONE DI TEMI DI INTERESSE GENERALE E NAZIONALE. DIBATTITO”.

referendum2011Si respira un po’ di curiosità e vivo interesse della gente intorno a questi temi, complici anche le recenti polemiche riguardo al nucleare.

Proprio per questo motivo l’interesse della nostra classe dirigente è  totalmente opposto, e la sua iniziativa non mira ad altro che a boicottare i referendum cercando di affossare il quorum.

La prima mossa è stata quella di scorporare i referendum dalle elezioni amministrative del prossimo week end, gettando al vento 300 milioni di euro circa. Poi hanno tentato di modificare la legge sul nucleare. Infine l’assenza totale di informazione. Non se ne parla in TV, non nelle radio e né sui giornali. Solo su internet, vera roccaforte democratica, persistono pubblici sostenitori dei referendum.

E’ per questo motivo che 3 consiglieri (Fasolin Daniel, Gandolfi Angelo, Liberti Marco), del gruppo di maggioranza del nostro comune, hanno proposto questa forma di confronto e di approfondimento (in allegato la richiesta ufficiale richiesta_cc_aperto).

Non è accettabile che ci si avvii verso una consultazione referendaria che tratta temi molto vicini alla vita di tutti noi (acqua pubblica e nucleare) senza poter disporre della dovuta informazione.

L’invito è stato subito accettato dagli assessori, dagli altri consiglieri di maggioranza e dai consiglieri della minoranza. E’ atteso ora un folto pubblico per dar vita ad un dibattito che si preannuncia veramente molto acceso ed interessante.

Ovviamente sono invitati tutti i cittadini anche non residenti a Monte Marenzo. Dato che l’occasione è unica, perché non approfittarne?

8 pensieri su “Referendum: Consiglio Comunale aperto a Monte Marenzo”

  1. riguardo a quanto scritto qui:

    “‘E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.”

    ho mandato una bella mail a santoro, gabanelli, floris, vediamo se qualcuno mi risponde visto che lavorano per la rai ma sono abbastanza fuori dal coro ?
    stay tuned

    ciao

  2. e’ proprio uno dei trucchi del sistema spingere la massa consumatrice ed elettrice a credere che tanto non cambia niente, sono tutti uguali, così pensiamo a chiuderci in difesa, spaventati ad arte, demotivati ad arte, divertiti ad arte, così diventiamo passivi e docili. Indigniamoci invece per tutto ciò che veramente ci tocca e non per motivazioni create ad arte per distoglierci dal vero senso della nostra vita.

  3. @marilena

    “A lungo andare anche chi ci governa dovrà capirlo”

    è bello vedere che qualcuno ci crede/spera ancora…………….

  4. come non ingoiare il rospo del referendum mancato? e non farlo andare di traverso? passiamo parola, parola, parola, con chiunque, parola chiave è: non importa se poi fanno quello che vogliono, democrazia del popolo è partecipazione. A lungo andare anche chi ci governa dovrà capirlo

  5. Vorrei anche sollevare un’altra questione, che mi riguarda direttamente, e immagino anche altri cittadini di Monte Marenzo al momento impegnati in esperienze all’estero. Mi trovo ad Atene per un soggiorno di studi presso la Scuola Archeologica Italiana, attraverso una convenzione con la mia università. Non mi sono iscritta all’AIRE perchè comunque la mia è una situazione di passaggio (e un sondaggio del quotidiano La Repubblica di qualche tempo fa ha evidenziato che sono molti gli italiani all’estero non iscritti all’AIRE). Pensiamo a tanti studenti Erasmus o alle persone che si recano all’estero per studio e lavoro in maniera non definitiva.
    Queste persone non possono votare all’estero per corrispondenza, nemmeno facendo richiesta con un notevole anticipo, nemmeno presentandosi fisicamente a consolati o ambasciate (ci sono eccezioni solo per professori universitari, militari e diplomatici), devono per forza rientrare in Italia. Questa cosa mi ha sempre fatto arrabbiare, mi sembra illogico, per evitare casi di doppi voti basterebbe che l’ambasciata segnalasse al comune l’intenzione del cittadino di votare all’estero e il comune lo toglierebbe in anticipo dall’elenco degli aventi diritto locali. Oppure si potrebbe pensare a una meno logica ma comunque apprezzabile contribuzione economica sulle spese di viaggio (questa possibilità esiste per gli spostamenti all’interno del territorio italiano, i viaggi in treno sono rimborsati al 50%, ma non esiste nulla del genere per l’estero).
    Io credo che il fatto di dover rientrare in Italia, cosa a volte difficile se si è impegnati all’estero, tra l’altro totalmente a proprie spese (e magari con rincari ad hoc delle compagnie aeree che se ne approfittano) scoraggi molti elettori, penso soprattutto ai giovani come me che magari non navigano proprio nell’oro, e che perdono così l’importante possibilità di partecipare al voto, del referendum come di altri tipi di consultazioni. Scusatemi per il lungo sfogo!

  6. Io ieri ho visto un spot antireferendario proposto da cosiddetti “circoli dell’ambiente”. Tralasciando il fatto che il tizio nello spot imperversava dicendo “io sono a favore del nucleare, io sono a favore della privatizzazione dell’acqua ecc ecc”, dato che ognuno può avere una proprio opinione, anche diversa dalla mia, la cosa che forse mi ha più infastidita è che concludeva dicendo “quindi il 12 e 13 giugno io mi ASTENGO”. Vergogna! Hanno così paura del quorum che ovviamente non vanno a votare no. E’ veramente lo spregio massimo per lo strumento referendario, che dovrebbe essere un momento di vera partecipazione democratica. Orrore, e vergogna.

    Poi sentirlo dire che lo Stato non ha i soldi per sistemare gli acquedotti e quindi è meglio affidarli ai privati…crede che lo faranno per beneficienza? Dove crede che prenderanno i soldi? Dalle nostre bollette!
    E le centrali nucleari che costruiranno in Italia sono sicure o al massimo possono accadere incidenti di minore entità…Immagino che invece in Giappone abbiano volutamente costruito una centrale fatta male perchè volevano che accadesse il disastro che è successo. E in Italia non ci sono mai stati terremoti, no? Quindi perchè preoccuparsi? Da noi non può succedere niente!
    Del quesito sul legittimo impedimento non ha proprio parlato. Non so se non abbia avuto il coraggio di dire a piena voce “la legge non è più uguale per tutti” o se più probabilmente non vuole nemmeno pubblicizzarlo anche solo per sbaglio, caso mai nella gente si risvegliasse un minimo di senso civico e di giustizia.

  7. RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM…perchè il Governo non farà passare gli spot ne’ in Rai ne’ a Mediaset.
    Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
    cittadini italiani!
    Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E’ necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

    Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
    I cittadini non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno. QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

    Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
    Passaparola!

    Ciao a tutti,

    confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

    Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

    ‘E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

    Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui “il servizio pubblico” viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.

    Il referendum è evidentemente anche questo!

    Mariachiara Alberton

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