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Il calcio africano a Monte Marenzo

Tra le Associazioni di volontariato che operano a Monte Marenzo c’è la Società Sportiva CSF, associazione sportiva dilettantistica che si occupa della formazione dei giovani calciatori nella provincia di Lecco.

Tramite Fofana Laciné, componente del gruppo che abita alla Levata, incontro il Presidente, Sanogo Aboubakar Sidik, al campo sportivo della Levata, dove i ragazzi della Società Sportiva si allenano tutti i martedì e giovedì.

L'allenamento della squadra alla Levata

I ragazzi (ne conto una ventina) si stanno già allenando, divisi in due gruppi. Indossano tutti una tuta scura con al petto il logo della Società.  Sono disciplinatissimi e concentrati, corrono intorno al campo seguendo gli ordini di due capisquadra. Poi tutti a centrocampo fanno esercizi di stretching. Pare di assistere ad un allenamento di una squadra professionista…

 

 

 


Il Presidente Sanogo Aboubakar Sidik

Chiedo a Sanogo da dove viene e da quanto tempo è in Italia.

Ho 29 anni, vengo dalla Costa d’Avorio, sono in Italia dal 1999. Sono partito dal mio paese per cercare fortuna e lavoro. A Lecco c’era già mio fratello che è morto dopo un anno dal mio arrivo qui. Ora sono sposato e sono studente-operaio.

Come è nata l’Associazione?

Nasce nel 2009 su iniziativa mia e di altri tre amici, Fofana Laciné, Chérif Mamadou e Sanogo Lamine, tutti della Costa d’Avorio. C’erano tanti immigrati in difficoltà, alcuni senza lavoro. L’idea era quella di toglierli dalla strada e occuparli in una attività sana come lo sport. E poi c’è una grande difficoltà di integrazione dei ragazzi extracomunitari nelle squadre di calcio che, in base alla legge, non permettono l’inserimento di più di due giocatori extracomunitari. Quindi l’obiettivo era ed è quello di assistere e promuovere i giovani talenti stranieri che sono qui nella provincia di Lecco.

E ci sono talenti?

Sì, qualche ragazzo ha davvero la stoffa e meriterebbe di giocare in una squadra professionista. L’età media dei ragazzi è di 23 anni. L’anno scorso abbiamo partecipato al campionato UISP e questo è il primo anno che militiamo nel campionato CSI Open 11. Siamo terzi in campionato. Le partite in casa le disputiamo di domenica a Sala al Barro. Fuori casa in tutta la provincia di Lecco.

Oltre ai ragazzi della Costa d’Avorio, che sono la maggioranza, ci sono ragazzi del Togo, Benin, Burkina Faso, Senegal, Marocco, Colombia…

Ma la Colombia non è in Africa…

Sì, ma è un ragazzo di colore, per cui lo abbiamo adottato come africano (sorride).

Una squadra composta tutta da africani. Come è stata accolta nel circuito calcistico?

Dal CSI benissimo. Non abbiamo avuto alcun problema, anzi ci hanno aiutato. Sugli spalti generalmente c’è un clima amichevole. Solo poche volte c’è stato qualche fischio razzista…

Il nostro grosso problema è quello di avere degli aiuti. Fino ad ora abbiamo fatto tutto da soli. Abbiamo cercato qualche sponsor ma nessuno per ora ci ha finanziato. Abbiamo chiesto anche al Comune di Monte Marenzo, al Sindaco, di dispensarci dal pagamento dell’affitto del campo di allenamento qui alla Levata. Ecco, spero che questa intervista serva a farci conoscere e che qualcuno ci aiuti.

 

Chi è il bomber della squadra? Sanogo chiama un ragazzo che si sgancia immediatamente dall’allenamento e viene a stringermi la mano. E’ un ragazzo scattante, non molto alto. Gli chiedo come si chiama quanti gol ha fatto fino ad ora, per che squadra italiana fa il tifo.

Ilarion Dobery classe ’88, dalla Costa d’Avorio, da 7 anni in Italia, operaio, ho fatto 6 o 7 gol, tifoso del Milan. Ha conosciuto i ragazzi della Società ad Oggiono.

 

I due capitani

Chi è il capitano? Sanogo ci dice che sono due e li chiama.

Meite Moussa classe ’80, dalla Costa d’Avorio, da 4 anni in Italia, operaio chimico, ricopro il ruolo di centrocampista, ma faccio anche lo stopper e il difensore laterale sinistro o destro. Vengo da Carnate, tifoso dell’Inter (come Sanogo).

Come mai capitano? Mi risponde Sanogo: “perché è saggio”. Meite si dice onorato del giudizio di Sanogo e dell’intera squadra che lo ha scelto come capitano.

L’altro capitano è Odjedon Norbert, classe ’86, dalla Costa d’Avorio, in Italia dal 2001. Tifo Roma. Metalmeccanico a Civate, portiere della squadra da 8 anni. Sono il più vecchio in campo.

E’ per quello che sei capitano? Interviene  Sanogo: “No, perché è saggio”. Altre squadre scelgono il capitano per altre qualità. Noi abbiamo deciso che la qualità più importante è la saggezza.

 

Serge Yara dal Burkina Faso

Qualche giocatore non della Costa d’Avorio? Sanogo mi presenta un ragazzo con un giubbotto giallo che non si sta allenado.

Serge Yara , 24 anni, dal Burkina Faso, da 4 anni in Italia, seconda punta della squadra, ho fatto 5 gol in 6 partite. Studente e tifoso del Napoli. Conoscevo il capitano Moussa che mi ha portato  due anni fa a giocare con la squadra.

 

 

 

Serge Kamenan della Levata

Arriva un altro fuori campo. E’ ammalato ma è venuto apposta perché chiamato da Senogo.

Serge Kamenan, 39 anni, dalla Costa d’Avorio,  abito alla Levata, da 12 anni in Italia, operaio, 5/6 anni fa giocavo, sono rimasto come altri fondatori a dare una mano nell’organizzazione.

 

Il Presidente della Polisportiva Levata, Natale Esposito, ci apre la Palazzina e offre alcune bottiglie d’acqua perché quella del campo è gelata.  Ma è frizzante, dice Sanogo. C’è solo così purtroppo. Dai, vi dà più carica!

Sanogo Mamadou Lamine uno dei fondatori

Arriva un altro dei fondatori.

Sanogo Mamadou Lamine, 42 anni, da 17 in Italia, autista di camion. Giocavo in Costa d’Avorio come terzino, qui in Italia ho conosciuto gli altri ragazzi appassionati di calcio ed ho fondato l’Associazione.

Noi ci occupiamo del trasporto dei ragazzi sui vari campi della provincia e fuori Lecco, diamo una mano a mettere tutto a posto nelle borse dei giocatori. Non avete allenatore? C’era all’inizio, ora si è trasferito in Francia per lavoro. Gli allenatori sono i due capitani.

Il problema che abbiamo è economico. Vorremmo trovare qualche sponsor che ci aiuti…

 

 

La Società Sportiva CSF in formazione

Prima di andare via chiedo a Sanogo Aboubakar Sidik se posso fare una foto a tutta la squadra.

In un attimo i ragazzi interrompono gli allenamenti e vanno verso la porta in formazione. Uno scatto e poi via a riprendere il lavoro interrotto.

Ci piacerebbe conoscere le storie di tutti, come sono arrivati in Italia, come vivono, che hobby e passioni hanno…

Auguro a tutti buona fortuna, magari di vedere qualcuno di loro all’Inter o alla Juve.

 

2 pensieri su “Il calcio africano a Monte Marenzo”

  1. Bravo Sergio ottimo servizio ,conosco alcuni giocatori che ho incontrato personalmente.Il signor Fofana che risiede alla Levata è un fondatore della squadra. Rrecentemente mi ha regalato il loro calendario 2012 con la foto dei calciatori.

  2. vorrei ringraziarla per l’intervista,sperando che qualcuno ci ascolta e ci da una mano,spero che sia la prima intervista e non ultima. ancora grazie.

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