Browse By

Il ghiaccio si è sciolto ma non le palle di neve lanciate contro il Free Time

Il titolo non è chiaro per chi non sa la vicenda. Anche se sono passati diversi giorni proviamo a raccontare il fatto di cronaca (poi spiegheremo perché non ne abbiamo dato conto subito).

I fatti risalgono al 2 febbraio. Questo il racconto dal sito della Provincia di Lecco attraverso il racconto virgolettato dei due gestori dell’impianto sportivo:

«Erano circa le 21.30 quando qualcuno, dalla strada, ha iniziato a lanciare neve e ghiaccio contro le vetrate del bar – ci hanno spiegato i titolari, che sulle prime hanno pensato ad un lancio isolato, ma che poi si sono dovuti ricredere -. Da quel momento, hanno continuato senza sosta. Erano in quattro o cinque e hanno proseguito imperterriti per almeno due ore».

Inutili tutti i tentativi dei due gestori di farli desistere, sia personalmente sia chiedendo interventi esterni. «E’ stata un’autentica grandinata contro le vetrate, alcune delle quali sono rimaste danneggiate. Abbiamo chiesto l’intervento dei carabinieri».

Viene richiesto l’intervento dei carabinieri e, a tarda ora, i gestori chiamano al telefono anche il sindaco.

Sul Giornale di Lecco ricompare la notizia con un’altra affermazione virgolettata attribuita ai gestori:

«Siamo stanchi di subire questi attacchi. E non capiamo come possa il Comune continuare a difendere questi ragazzi».

Cerchiamo nei giorni successivi di capirne di più e scopriamo che alcuni ragazzi sono stati denunciati ai carabinieri.

Fin qui la cronaca. Le forze dell’ordine svolgeranno il proprio ruolo e l’Amministrazione comunale si interroga sulle ragioni di questo episodio.

Ma a noi di UPper interessa capire.

Capire cosa spinge qualcuno ad agire in questo modo (divertimento, noia, rabbia?) senza valutare appieno le conseguenze del proprio gesto. Le denunce pesano e ad una bravata segue una trafila di atti che possono avere conseguenze anche gravi che perdurano nel tempo.

In questo senso abbiamo dato il titolo al nostro articolo.

Da parte nostra non siamo riusciti ad archiviare il fatto come una semplice bravata. L’atto è grave di per sé, niente può giustificare un atteggiamento che può arrecare danni a persone e a cose (pubbliche tra l’altro, quindi di tutti).

Il lancio di qualche palla di neve potrebbe sembrare un innocuo divertimento, mentre diventa un atto pericoloso quando, come emerge dalle cronache locali, è andato avanti per tanto tempo ostacolando l’attività di un pubblico esercizio.

Ma il problema è, a nostro avviso, di altro tipo e va ricercato nelle pieghe di un atteggiamento culturale ed esistenziale che sovente connota negativamente i comportamenti.

A Monte Marenzo non mancano gli spazi dove ragazzi e giovani possono esprimere la loro creatività o passare il tempo in modo aggregato. C’è Mosaico, l’Oratorio, la Polisportiva, la Biblioteca. L’offerta è ampia e qualificata, le famiglie e la scuola fanno la loro parte positiva di educazione.

Allora cos’è che scatta ogni tanto e per quale motivo?

Anche noi, quando eravamo ragazzi, abbiamo combinato delle stupidaggini, eppure ci sembra di ricordare di non aver spinto a fondo un rapporto di conflittualità con la propria comunità, nonostante per i giovani di quel tempo non ci fossero strutture e servizi a loro dedicati paragonabili a quelli di oggi.

Quindi si fatica a comprendere con una analisi di superficie il senso dell’accaduto, probabilmente agito da bisogni immateriali profondi, da una difficoltà a leggere la relazione tra comportamenti e conseguenze, tra soddisfare il sé e il principio di responsabilità (mi piace fare questa cosa, non mi curo se nuoce o meno agli altri).

Ma al di là del singolo episodio, cosa possiamo fare noi comunità per affrontare il disagio ed educare alla convivenza responsabile?

Vorremmo evitare di salire in cattedra e separare con nettezza i buoni dai cattivi, o pensare che basti una ramanzina per rimettere le cose a posto. Una comunità di adulti è educante quando conosce e rispetta le fatiche dei processi di formazione, quando riesce ad essere, pur in un rapporto conflittuale, un soggetto di riferimento autorevole per i ragazzi, quando lavora con competenza e passione a strapparli dall’infinito limbo del giovanilismo e consentire loro di assumere piena cittadinanza attiva e consapevole.

In fondo il nostro è un atteggiamento utilitaristico: se possiamo ridurre i problemi e le criticità viviamo tutti meglio e indirizzare le pulsioni esuberanti dei giovani verso esperienze creative assai piacevoli (musica, arte, teatro, e chi più ne ha più ne metta)..

Quindi, lungi da noi un atteggiamento paternalistico e la somministrazione di miracolose ricette: le persone sono così uniche e originali che prevalentemente maturano le proprie scelte in modo assai differente.

Noi non possiamo far altro che stare in questo processo affinando gli strumenti che possono essere utili a loro ed a noi stessi.

Parlarne non fa male. Quando segnalammo lo scorso anno un problema analogo ancora legato al Free Time, il nostro sito divenne un punto di riferimento e di sfogo per tante opinioni, anche molto diverse tra loro. Pensiamo che alla fine sia stato utile.

Come allora questo spazio è libero (con il solito avvertimento del rispetto delle regole della policy del sito).

16 pensieri su “Il ghiaccio si è sciolto ma non le palle di neve lanciate contro il Free Time”

  1. Uuuuuh ti sei superata… cavoli che cervello… non ci sarei mai arrivato giuro!!
    Sei talmente intelligente e perspicace che in un commento dove si sottolinea la non-voglia di noi ragazzi nel RIVOLGERSI a tale dipartimento quello che ti colpisce e sul quale basi il tuo insensato e fuoriluogo tentativo di ”spegnimento”è un singolo termine usato, lo riconosco, non appropriatamente.
    Ultima cosa e poi commenta tu così ti lascio l’ultima parola e sei contenta (dato che sembra tu non possa farne a meno….
    NOI NON VOGLIAMO PIU PAROLE, VOGLIAMO FATTI E GESTI D’AIUTO CONCRETI. QUANDO ARRIVERANNO SAREMO DISPOSTI NUOVAMENTE, COME SUCCESSO IN PASSATO, AL DIALOGO ED ALLO SCAMBIO DI PROPOSTE, NON PRIMA.

    Buona continuazione, EROE DELLA TASTIERA 😉

  2. Eh si… infatti stiamo parlando di un Dipartimento dell’Amministrazione Comunale che lavora sui temi riguardanti i giovani nel territorio, formato da un consigliere, 2 persone provenienti dall’ambito dell’educativa giovanile e 2 ragazzi in rappresentanza della minoranza (quindi tu non puoi “Aderire” ma caso mai rivolgerti a loro per fare proposte!)… la pace nel mondo c’entra poco e tanto meno “L’autodifesa”!
    c’eri arrivato vicino, dai…!! 😉

  3. Si, so cos’è, ma onestamente non mi interessa proprio aderire a quel tipo di iniziative. Mi sono stancato di discutere, di rispondere alla gente che giudica senza conoscere e a tutti quelli che ti incollano addosso un etichetta quando in realtà di te sanno a malapena il tuo nome. Ora più che un gruppo per le politiche giovanili o qualsiasi altra cosa del genere preferisco difendermi da solo ad eventuali etichette o comportamenti poco rispettosi nei miei confronti e penso di sapermi difendere abbastanza bene da solo, cosi come sicuramente lo sanno fare gli altri componenti del gruppo.
    Il gruppo per le politiche giovanili lo lascio in compagnia del gruppo per la pace nel mondo o del gruppo peace and love tanto qui più che gruppi fondati sul nulla non vedo quindi..

    In ogni caso grazie per il tuo interesse nel chiedermi se sapevo cosa fosse, menomale che ci sei tu…

    Michael

  4. Io credo aver già parlato ed espresso la mia opinione più volte a mio tempo in merito a questioni del genere..
    Ora mi sento di dire che se ci sono queste ribellioni e questi atti vandalici ai danni del free time un motivo dev’esserci, sbagliato o giusto che sia, ma dev’esserci. Ho letto riguardo al fatto delle palle di neve e personalmente mi rincresce pensare che persone intelligenti come tutti noi possono veramente credere al fatto che delle palle di neve fresca possano arrecare danni all’infrastruttura o ancor peggio ”mettere a rischio l’incolumità di personale e clienti del bar”. Nonostante ciò credo che qui il comune o qualsiasi altra autorità competente dovrebbe porsi il problema del perchè accadono questi spiacevoli atti vandalici ma soprattutto la domanda penso sia ”perchè SOLO e SEMPRE al free time?”. Domanda che dovrebbero farsi anche i gestori del locale e lo dico con tutta la tranquillità possibile perchè comunque penso che anche loro se lo chiedano… Di certo sono d’accordo su una cosa scritta dall’anonimo del primo commento qui sopra.. MENO EROI DELLA TASTIERA E PIU EROI PER LA CAUSA… Sono giorni,mesi ed anni che sostengo la stessa cosa.. Troppe belle parole, troppo pochi fatti concreti..

    Saluti

    Ps: Alla signora Cinzia… Credo sia inutile parlare di ”gruppo per le politiche giovanili”, dal momento che i giovani di questo paese a quanto sento dire dal buon 95% della gente sono tossici, vandali, teppisti, violenti, imbecilli, idioti e maleducati.. Non vedo con che voglia si possa decidere di mettere in piedi un idea del genere se le etichette che abbiamo in fronte da vari anni sono queste.. come lei può pensare da sola signora, la voglia di parlare e discutere civilmente non solo passa, ma dopo un po non nasce proprio..

    A.Michael

  5. Vorrei solo dare un suggerimento ai ragazzi. I lanci di palle di neve non servono a molto se non a cacciarsi nei guai. Continuare la protesta così sarebbe sciocco, non è il metodo giusto…e poi di neve non ne verrà più per quest’anno. Per essere ascoltati dal Comune, o meglio dall’amministrazione il modo migliore è, come per tutti i cittadini, andare a parlare con il sindaco o con uno degli assessori o, se tutto questo sembra troppo “impegnativo”, iniziare con il gruppo per le politiche giovanili. Anche il Comune sa che ci sono molti problemi legati a gli impianti sportivi ed alla loro gestione e vorremmo risolverli nel modo migliore, anche se non è facile. Ma se chi incontra o meglio si scontra con queste problematicità ne viene a parlare in Comune, se si mettono in fila le difficoltà di tutti,forse si può fare qualcosa di più concreto e costruttivo per risolvere al meglio queste situazioni. Provateci.

  6. Buondì,non entro in merito alla questione palle di neve…posso solo dire che ieri sera ho giocato con la mia squadra di calcetto nella palestra a monte (disputiamo un campionato Csi;giocavamo contro il Torre dè Busi che in casa gioca li…); e non so se è un caso (ma a quanto pare succede spesso)abbiamo dovuto far la doccia con l’acqua ghiacciata per presunto blocco caldaia;il gestore ci ha detto che in 10min era tutto a posto,dopo mezzora con forza e coraggio l’abbiamo fatta gelata..la cosa preoccupante che dopo la nostra si dovevano disputare altre 2partite,quindi se il problema non è stato risolto,ben 6 squadre per un totale di circa 70 atleti son stati costretti a “soffrire” x lavarsi o andare a casa sudati…nella mia squadra gioca gente che abita ad Arcore piuttosto che Oggiono e via dicendo.
    Sono stato un pò lungo ma volevo esprimere il disagio che c’è stato e le critiche che abbiamo subito come paese per sospetta negligenza di un gestore che spesso viene meno ai suoi doveri!
    Marco

  7. Quanto scritto da Angelo è pienamente condivisibile, non fa una piega, peccato che putroppo l’analisi dei fatti è completamente di parte!Ovvero sui giornali è stata riportata solo ed esclusivamente una versione cioè quella fornita dai gestori in modo tanto plateale quando falso. Definire sassaiola il lancio di palle di neve fresca (caduta il giorno stesso) e non di ghiaccio, mi sembra alquanto distorsivo.
    La cosa che da maggiormente da fastidio è che questi gestori sono arrabbiati e prevenuti nei confronti dei nostri ragazzi, non si interrogano minimamente sul fatto che forse non sono in grado di gestire una struttua così,facendo passare i ragazzi per teppisti e delinquenti,in modo troppo semplicistico.
    Come mai mi domando,questi ragazzi esprimono tutto il loro disagio in maniera che, personalmente condanno e non condivido come tutti del resto, ma che fa riflettere e che forse non è del tutto priva di fondamento.
    Se arrivano a trovarsi in un gruppo così numeroso(una ventina)e tutti agiscono in modo così passatemi il termine “accanito”,non contro la struttura in sé,che peraltro non è stata per nulla danneggiata,
    bensì esprimendo una “protesta”, qualche ragione la debbono pur avere non vi pare? a me hanno sempre insegnato che chi non rispetta gli altri difficilmente ottiene stima e rispetto.
    Il fatto che la gestrice del bar abbia il dente avvelenato contro i ragazzi perchè consumano poco, come se frequentare il centro sportivo del paese come ritrovo fosse legato a questo..è fuori dubbio!
    Episodi come spegnere la TV che i ragazzi stanno guardando, solo perchè non tutti hanno ordinato la consumazione, oppure per lo stesso motivo sottrarre il mazzo di carte con cui stanno giocando e se protestano vengono apostrofati con titoli irripetibili, significa aizzarli e provocarli continuamente. E’ evidente che quando un adulto si mette in competizione con dei ragazzi,in questi termini, non c’è storia, in maniera subdola e maliziosa, provoca reazioni implusive che difficilmente i ragazzi riescono a controllare. Poi è facile dire:”ecco vedete cosa fanno” ed andare dai carabinieri a denunciare qualcuno di loro”a campione”!
    Io mi chiedo a questo punto cosa c’è dietro la reazione?Cosa l’ha provocata? Questo è l’ennesimo episodio che denota un forte disagio da parte dei ragazzi, vogliamo scavare un po più a fondo?Oppure ci fermiamo davanti alla “facciata”, condannando si, ma poi?

  8. Episodi come qullo del 2 febbraio,palle di neve,sono comunque da criticare perchè esprimono una modalità di protesta che tende a passare per colpevole anche quando le motivazione possono in parte essere leggittime.
    Parto da molto lontano e cioè da un fatto assolutamente inconfutabile e cioè che questi adolescenti resosi protagonisti di tale modo di protestare sono gli stessi che fino a 3-4 anni fà,quando erano 14ennierano soliti frequentare gli impianti sportivi o il campone della polisportiva per una sana partita a calcio o a calcetto in modalità gratuita.Cosa è successo in questi 4 anni?
    E’ accaduto che l’amministrazione comunale ha investito circa 1,3 milioni di euro di denaro pubblico e quindi dei suoi cittadini,per rendere il campone di calcio un qualcosa di più bello,spogliatoi nuovi campo sintetico ecc. ma non ha pensato forse ai ragazzi nostri che pur avendo messo il nostro denaro si ritovano un campo off limit,dalle recinzioni di tipo militare e dai prezzi di nolleggio inacessibili x degli adolescenti senza reddito.Dall’altra parte gli impianti sportivi nuovi l’amministrazione comunale ha pensato a delle convenzioni d’uso per le società sportive(leggesi polisportiva di M.M.)ma nulla ha fatto per la categoria,quasi fosse”Marziana” degli adolescenti post e pre.Dulcis in fundo a gestire il bar vi è una persona che non li ha mai sopportati sostanzialmente perchè sono dei pessimi consumatori da bar e da qui li sfottò nei loro confronti le definizioni di froscietti e l’uso di un linguaggio più da “favelas” che da “copacabana” per non parlare dell’episodio accaduto la sera di
    domenica 29 gennaio quando qualcuno ha spento le luci della palestra 15 minuti prima della scadenza oraria e ha spento le doccie.
    Da quella sera il gestore ha dichiarato che non avrebbe più dato accesso sia al bar che agli impianti a questi ragazzi che per il disagio subito hanno osato riduurre il pagamento dell’ora di palestra.
    E’mai possibile che i nopstri ragazzi per giocare a calcetto devono recarsi a cisano pur avendo a disposizione gli impianti in loco costruiti con i nostri denari?
    L’amministrazione comunale deve cercare di rimediare a questo pasticcio anche se un contributo importante forse lo può dare la polisportiva rendendo usufruibile più di quanto faccia ora un’impianto che è di proprietà della parrocchia ed è stato ristrutturato esclusivamente con denaro di tutti i cittadini.
    E’curioso che già una decina d’anni fa mi dovetti occupare,in qualità di amministratore,di molte incongruità del vecchio gestore che portarono fino allo sfratto per non rispetto di molte clausole di una convenzione che di fatto il gestore non rispettava.
    La possibilità di utilizzo della struttura da parte dei nostri ragazzi è una condizione necessaria il cui ripristino è la sola condizione che può evitare un lungo procedimento giudiziario nei confronti dell’ente proprietario e del gestore.

  9. @anonimo alcuni chiarimenti:
    è chiaro il tuo punto di vista. Chiami in causa i gestori e la versione che dai è diametralmente opposta alla loro riportata dai giornali.
    Arrivi anche alla conclusione opposta (semplificando): il Comune non fa nulla per risolvere il problema della gestione degli impianti. I gestori dicono: “come possa il Comune continuare a difendere questi ragazzi”.
    Tra le possibili intenzioni dei lanciatori di palle di neve abbiamo scritto anche la rabbia (meglio dire protesta? diciamolo). Quindi non abbiamo escluso nulla anche se non siamo giornalisti qualificati.
    Era un po’ difficile però dare la parola ai protagonisti visto che non li conosciamo.
    E ribadiamo, le ragioni possono anche essere stravalide ma se poi arrivano delle denunce bisogna affrontarle.
    Non abbiamo nel nostro articolo parlato di partiti e non abbiamo intenzione di tirarli in ballo i partiti (non c’entrano niente esattamente come l’altra volta).
    Noi non siamo “eroi della tastiera”, il nostro intento dichiarato è dare voce a tutti. E già poterti leggere è avere una informazione diversa da quella riportata dai giornali. Ora tutti i nostri lettori (e i giornali che ci leggono) possono farsi un’altra idea. In questo senso parliamo di strumenti utili a noi stessi e a tutti per capire le dinamiche di una comunità, il nostro sito vorrebbe (non sempre ci riusciamo) avere questo senso.
    Infine un invito che vorremmo tu girasti ai “vari protagonisti della faccenda a te vicini”: il messaggio è chiaro non c’è bisogno di fare altri atti dimostrativi. Inutile peggiorare le cose per tutti (a mio parere).
    E l’invito a tutti coloro che scriveranno commenti di usare toni pacati e riflessivi, sempre nel rispetto della policy del sito e di tutti.

  10. Beh allora non posso non ri-commentare… ovviamente tra anonimi ci si conosce… e quindi posso dire di capire in pieno le motivazioni che hanno spinto questa persona a scrivere: ”Sono giunto alla conclusione che l unica soluzione è non frequentare più il centro sportivo”.. Lo capisco anche perchè se n’è parlato giorni e giorni su questa cosa di abbandonare il locale ed il centro sportivo.. Tengo però a precisare e soprattutto a sotolineare il fatto che, come spiegavo ad alcuni miei coetanei, è assolutamente vergognoso che io, AL MIO PAESE, debba star lontano da locali e strutture sportive come lo è il free time.. è assolutamente inaudito! Io devo essere libero di frequentare chi voglio e andare dove voglio quando voglio, senza sentirmi addosso il peso primo di cose che fanno altre persone ma che poi ricadono su di me e la mia compagnia, secondo di essere trattato come una pezza di piedi e sentirmi insultato dai gestori. Noi non siamo dei Santi, o perlomeno non lo sono io, ma in svariate circostanze dal non essere Santi siamo stati etichettati dalla comunità come delinquenti, e questo non mi sta proprio bene.
    Partendo dal presupposto che ormai è appurato che ci sia una grave ”insopportazione” tra i ragazzi ed i gestori, bisognerebbe rivolgere l’attenzione alle vere e proprie problematiche che spingono i giovani ad agire in un certo modo. Prima che persone dotate di poca intelligenza e buon senso reinizino ad incolpare famiglie o ancor peggio ad attribuire questi comportamenti a spinte reazionarie di stampo politico legate a partiti vari come successo in passato metto subito in chiaro che ne io, ne nessun altro membro della mia compagnia appartiene a partiti politici, tantomeno ne è mai entrato a far parte o ha agito in suo nome o per conto suo. Ogni avvenimento o azione è stata fatta con il semplice scopo di dare una svolta vera a questa situazione, svolta che ne il comune ne altre autorità si sono preoccupate di dare o comunque non sono riuscite nel loro intento. Purtroppo l’aria è insopportabile in quel posto per noi giovani e la domanda viene pressoché automatica ora: Il comune e l’intera comunità vuole veramente avere una struttura sportiva, nata con l’intento di favorire l’inserimento e l’avvicinamento dei giovani allo sport, priva della sua materia prima (i giovani stessi)??
    Bene, se è come penso io, la risposta dovrebbe essere no, e quindi sollecito un altra volta (l’ennesima a dire il vero) le autorità competenti a porre fine a questa situazione ma questa volta si spera da parte nostra che ci sia una vera e propria virata comportamentale da parte dei gestori, altrimenti e questo ve lo garantisco per esperienza e perchè parlando ho capito piu o meno le intenzioni dei vari protagonisti della faccenda a me vicini, questo è solo l’inizio, l’inizio di una rivolta senza precedenti, l’inizio di un’ondata di fatti come questo volti letteralmente a far scappare chi non merita di gestire una struttura che è stata finanziata al solo scopo di avvicinare i giovani allo sport. Questa non vuole assolutamente essere una minaccia anzi, un motivo per spronare chi di dovere a prendere seri provvedimenti, una volta per tutte.

  11. Buona sera a tutti , leggendo i giornali di questi giorni sembra che Monte Marenzo sia popolata da delinquenti e poco di buono , io non voglio giustificare questa “spedizione” (così è stata chiamata) ma come già detto nei commenti precedenti tante volte si sono subiti dei comportamenti poco educati , e delle vere e proprie provocazioni da parte dei gestori, una su tutti alcuni ragazzi prima ancora di questo fatto non potevano entrare o comunque trattati in un modo non molto gradevole al interno del bar . Sono giunto alla conclusione che l unica soluzione è non frequentare più il centro sportivo . Buona Notte

  12. Un ultima cosa.. Dio mi scampi dal dire che è stata una bella cosa o che ”hanno” fatto bene a farlo… Ma perlomeno in questo paese dove tutti sanno, tutti si lamentano e nessuno agisce, qualcuno si fa sentire e dice no a tante ma tante ma tante ingiustizie e altrettante prese per i fondelli.

    [55 euro di campo senza poter fare le doccie e giocando 40 minuti scarsi]

    Irresponsabili? Maleducati?
    No…. direi più che altro STANCHI e ARRABBIATI

  13. Io veramente non riesco a capire come, dopo mesi e mesi di conflitti con questo locale, ancora non si capisca il motivo che spinge dei ragazzi ad accanirsi così violentemente contro il bar (anzi, permettetemi di dirlo, il problema non è il bar ma chi lo gestisce e come lo gestisce). Fatevi delle domande anche in merito a questo senza continuare la vostra inutile e alquanto penosa opera di distribuzione delle responsabilità.
    Personalmente credo che di stupidaggini a riguardo ne siano state scritte e dette a fiumi, partendo dai giornali passando per i gestori del bar e terminando ora con questo post su questo sito. Non riesco a capire se il problema è come al solito che le voci in un paesino come il nostro girano male oppure se (cosa in cui ahimè inizio a credere), qualcuno pur di far bella figura e scrivere un articolo che colpisca il lettore scrive determinate cose senza sapere e conoscere realmente i fatti. Credetemi, non è scrivendo ca****e che si fa la figura del giornalista qualificato, anzi…..
    Detto questo tengo a precisare un apio di cose sull’accaduto…
    I ragazzi non erano 4 o 5… prima informazione errata…
    I ragazzi non erano nemmeno 20 come afferma un secondo articolo apparso su un giornale lecchese in un secondo momento…
    I ragazzi non hanno MAI messo in pericolo l’incolumità di nessuno..
    Non cè stato nessun intervento esterno, l’unico ad intervenire è stato il proprietario che, per rispondere ai ragazzi, ha lanciato un blocco di neve e ghiaccio sulla macchina di uno dei ragazzi colpendola sul cofano. (guardacaso questa informazione è stata tralasciata da giornali e siti vari)
    Non è stato ne un gioco ne tantomeno un passatempo, bensì una vera e propria rivolta dal momento che più volte sono state poste situazioni sgradevoli alle autorità competenti (comune in primis) e MAI i problemi sono stati risolti. Ogni volta ognuno dice ”si ok prenderemo provveimenti” per poi invece lasciare che tutto cada e si sciolga (come si sono sciolte le palle di neve tirate)
    Altra informazione non citata da nessuno è stata che, prima di scattare accuratamente le foto sull’entrata del locale, i gestori si sono ben preoccupati di scendere dal vialetto e raccogliere altri blocchi di ghiaccio e neve portandoli davanti all’ingresso per far sembrare dagli scatti che sia successo il finimondo, quando invece, pur numerose che fossero, di certo non sono state lanciate tutte quelle ”bombe fredde”.
    Detto questo e nella speranza che d’ora in poi ci siano meno ”eroi della tastiera” e più ”eroi della causa” vi saluto, augurandoVI una buona continuazione.

Rispondi a Michael Aquila Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.