Varato il Piano triennale delle opere pubbliche 2012 -2014
Dal 2013 anche i comuni piccoli come il nostro saranno soggetti al patto di stabilità, che significa non incrementare la spesa pubblica avuta nell’anno precedente. Se a questo limite aggiungiamo la grande incognita rappresentata dall’IMU, la nuova imposta locale sul patrimonio edilizio, è probabile che il Piano triennale delle opere pubbliche 2012 – 2014 di Monte Marenzo possa subire delle modifiche significative.
Le due opere previste per l’anno 2012 dovrebbero avere disco verde ed essere inserite nel prossimo bilancio di previsione. E’ bene sottolineare che nel piano triennale vengono indicati solo quegli interventi il cui costo preventivo sia superiore a 100.000 euro
Il più consistente dei due interventi è la regimazione del torrente Prisa (ne avevamo parlato in un precedente articolo, https://www.unpaeseperstarbene.it/2011/progetto-per-il-prisa/) l’importo del quale ammonta a 250.000 euro. L’opera dovrebbe avere il contributo di 120.000 euro dalla Comunità Montana, mentre la rimanente cifra di 130.000 euro sarà finanziata mediante l’attivazione di un mutuo. Sistemare questo corso d’acqua, il più importante corpo idrico comunale, riveste carattere di priorità considerate le esondazioni che si sono verificate durante le piogge torrenziali dello scorso anno.
La seconda opera è l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola elementare per la produzione di energia elettrica. Anche in questo caso ci sono ragioni di priorità e di qualità che giustificano la cantierabilità prima dell’estate prossima. La priorità risiede nella necessità di investire in strutture che comportino un abbattimento delle spesa correnti sul lungo periodo, dove le voci riguardanti il costo delle utenze(gas ed elettricità soprattutto) sono fortemente incidenti e in costante aumento. La produzione di una energia pulita è una scelta tecnico-amministrativa di indubbia qualità, e questo intervento dovrebbe rappresentare il primo passo verso future installazioni di questa tecnologia. Nel triennale viene ipotizzata una spesa di circa 130.000 euro, anche se la progettazione esecutiva in corso potrebbe ridurre il costo d’appalto dell’impianto chiavi in mano. Il finanziamento sarà totalmente coperto da mutuo che dovrebbe essere interamente ammortizzato dal risparmio energetico e dagli incentivi del conto energia. Anzi, il comune confida di avere dal piano economico-finanziario un piccolo utile da investire nei servizi.
A causa di quanto accennato all’inizio, più problematica risulta la realizzazione delle opere inserite negli anni 2013 – 2014: pista ciclabile tra la Levata e il comune di Calolziocorte (150.000 €), recupero dell’edificio di via S. Alessandro (250.000 €), intervento conservativo della porzione di Casa Monti (300.000 €), riqualificazione dell’edificio municipale e recupero sottotetto (400.000 €).
I tempi straordinari e difficili che stiamo vivendo richiedono idee originali e innovative altrettanto straordinarie. In questo caso bisogna ricercare modalità di finanziamento che non siano il semplice ricorso al credito ordinario, ma promuovere la partecipazione di soggetti del terzo settore e privati, disponibili a coprogettare servizi comunali in forma convenzionata per un congruo numero di anni, che preveda anche l’esecuzione dei lavori per la funzionalità delle sedi.
E poi – battiamo da tempo su questo tasto – bisogna associare i comuni del nostro territorio per formare un soggetto pubblico con un peso economico e finanziario di gran lunga più efficace dei singoli, piccoli e fragili comuni quali siamo.