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Acciottolato e muro a secco: Ca’Martì alla MECI 2013. I saperi dei muratori per un futuro sostenibile

Le mani esperte si muovono sicure, afferrando uno dei sassi calcarei, soppesandolo, modellandone gli spigoli con qualche tocco deciso di martello, provandone e aggiustandone la collocazione accanto agli altri, dopo aver smosso la sabbia della base d’appoggio, infine sistemandolo in posa, esattamente ‘al posto giusto’.

Il lavoro finito risulterà un esempio di pavimentazione ad acciottolato: il ‘rìsol’ o ‘risööl’, un tempo così diffuso su strade e cortili anche dalle nostre parti.

Le mani, che appaiono su un grande schermo nella Sala 1 di Lariofiere ad Erba, sono quelle di Gianni e di Pino Carsana e di Luigi Rigamonti.

I tre artigiani provengono dalla Valle San Martino: sono i rappresentanti della Associazione Gruppo Muratori e Amici di Ca’Martì, il Museo del muratore di Carenno.

E’ il pomeriggio di domenica 17 marzo, terzo giorno della Mostra dell’edilizia civile e industriale, la 30° MECI 2013.

Le riprese filmate si riferiscono ad una dimostrazione di tecnica muraria tradizionale, messa in opera per una passata edizione della Mostra Agricola a Carenno.

Un altro filmato vede protagonisti i medesimi ‘mastri’ con altri collaboratori, al lavoro per l’impegnativo rifacimento di un muro a secco in degrado, in occasione dell’edizione 2011 di ‘Agricollina’, manifestazione curata dal Parco di Montevecchia e Valle del Curone.

Una breve presentazione, a cura di Luigi Rigamonti, presidente del Gruppo Muratori, e di chi scrive, già coordinatrice del museo, illustra ai visitatori ed ai passanti curiosi i motivi della presenza del Museo di Ca’Martì quale ospite alla MECI: un sommesso ma deciso richiamo alla possibile attualità di alcuni dei ‘saperi di mestiere’, come quelli legati alla tradizione edilizia, per la ‘costruzione’ (è il caso di drlo!) di un futuro sostenibile.

Un invito a riscoprire e riproporre tecniche e materiali che hanno costituito il patrimonio conoscitivo di un passato di ‘arte muraria’ non del tutto scomparso anche nel nostro territorio: patrimonio che può essere valorizzato ed utilizzato per una edilizia compatibile con l’ambiente.

E’ questa l’unica scommessa possibile oggi, nella grave crisi occupazionale che tocca anche questo settore.

Una scommessa da coniugare certamente con l’innovazione e le nuove tecnologie. Rivolta sì al recupero ed alla valorizzazione dei manufatti di pregio o di interesse per la memoria di una collettività, ma utile anche ai fini della qualificazione energetica degli edifici vecchi e nuovi.

Il legno, la calce, i bio-mattoni ed altri materiali ‘naturali’ erano i più presenti negli stessi padiglioni di MECI così come l’innovazione al servizio della bio-edilizia nei dibattiti promossi nel corso della Fiera e negli scambi d’opinione colti al volo tra il pubblico.

Non di solo cemento vive l’uomo: gli artigiani di Ca’Martì ne sanno qualcosa.

Cristina M., 17 marzo 2013

Ecco due immagini scattate da Paolo Bosca,  fotografo di Lariofierie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nelle immagini i ‘mastri’ di Ca’Martì al lavoro (foto C. Melazzi)

 

Un pensiero su “Acciottolato e muro a secco: Ca’Martì alla MECI 2013. I saperi dei muratori per un futuro sostenibile”

  1. L’Associazione Gruppo Muratori e Amici di Ca’ Martì continua ad impegnarsi in attività presso il Museo del Muratore di Carenno e con presenze ad appuntamenti importanti come la Meci. Vogliamo divulgare i progetti e le finalità su cui è stato realizzato il Museo e come questi possano trovare attuabilità nell’edilizia moderna.
    Se siete interessati potete contattarci per visite o adesione all’Associazione:
    Gabriella 3383189298
    Luigi 3388083180

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