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La bellezza della natura e la dignità del voto

Le belle immagini innevate comparse sul sito in questi giorni ci dispongono, quasi in controcanto alla rumorosa kermesse elettorale, a stati d’animo più pacati ed a pensieri più riflessivi, ‘chiarificati’ e silenziosi. Su tutto cade la neve e imbianca il nostro indaffarato e, per seri motivi, preoccupato andirivieni quotidiano.

Mentre impegna i responsabili locali a intervenire per agevolare il normale svolgimento delle attività di una comunità, la nevicata consente a noi di poter guardare con meraviglia ed ammirazione al paesaggio così trasformato da un evento naturale, antico come il mondo, che ci sovrasta obbedendo a ritmi molto più grandi di noi.

E a noi, piccoli umani, cosa tocca?

Se metto insieme gli alberi di zucchero filato di Marilena e di Adriano, i passi nel bianco di Emilio Bosisio, con le riflessioni di Sergio, di Angelo e di altri sulle grandi questioni che ci toccano come cittadini di Monte Marenzo e del mondo: se metto insieme immagini e parole, mi viene da pensare all’appuntamento che ci aspetta questo fine settimana, con una buona dose di serenità.

Andrò a votare. E’ una cosa che ‘mi tocca’, che posso fare e che non è poi così lontana e indifferente alla bellezza della natura come potrebbe apparire.

Con tutti i limiti, le imperfezioni, le contraddizioni e le delusioni del caso, la possibilità di esprimere il proprio voto per scegliere e per cambiare chi governerà il territorio e il Paese, è qualcosa di prezioso a cui non dobbiamo rinunciare. Tanto più adesso che tutto sembra così drammaticamente perduto.

Non solo perché la buona politica può forse ancora salvare il paesaggio e il nostro maltrattato pianeta. Ma anche per ‘restituire’ in qualche modo, facendo il poco o tanto che possiamo, a questa terra che ci accoglie e ci regala a volte la sua bellezza, il segno di una nostra presenza non solo passiva: “Grazie per le cose belle, cercherò di fare la mia parte”.

Credo che voterò avendo in mente, tra altre, le immagini misteriose del paesaggio innevato.

Naturalmente si vota sperando di contribuire a cambiare in meglio le cose e certo non pensando che sia sufficiente una ‘delega’ elettorale per assolvere il nostro impegno nella vita comune. Intanto, per quanto mi riguarda, andrò a votare serena, valutando per bene chi ha in programma seriamente la manutenzione del futuro…

Sarà retorico, ma non posso non essere riconoscente a chi, dal passato ad oggi, mi permette di onorare la Costituzione con un gesto, per quanto limitato, di libertà e di dignità.

Una cara amica, di oltre ottant’anni, mi raccontava di come, da bambina, in un periodo di difficoltà familiare, accompagnasse la mamma, qui nei paesi vicini, a raccogliere qualche scodella di farina offerta loro nelle case contadine: poca farina alla volta, ma essenziale, sia per chi la dava che per chi la riceveva.

Questo racconto mi ha sempre trasmesso una immagine di grande dignità umana, nella difficoltà delle circostanze.

Come tanti, meglio se tantissimi, ci stiamo a portare la nostra scodella di farina al mulino comune: ma stavolta deve uscirne davvero un buon pane, e abbiamo tutte le intenzioni di vigilare duramente sui molinari!

Cristina 

P.S. Aggiungo, alle altre apparse su Upper, questa immagine di neve scattata giorni fa in Engadina, più precisamente tra Zernez e Susch, sul lungofiume dell’Inn, che reca le tracce degli animali che vanno ad abbeverarsi.

4 pensieri su “La bellezza della natura e la dignità del voto”

  1. Oggi mi sono goduta la neve con i miei bambini e alcuni loro amici, piccola banda colorata che scivolava a tutta velocità dai rigoli sottocasa oggi ovattati di neve. Come sarebbe più semplice se tutto potesse essere legerezza, condivisione e ammirazione della bellezza …ma non ci riesco, così appena a casa ho acceso la radio e subito ho capito non ci sarebbe stata una bella serata. Peccato.

  2. io sto vivendo in un paese incantato: da adolescente guardavo le cartoline con questi paesaggi e speravo di potere un giorno esservi protagonista. Si è avverato tutto ciò. La neve che cade, mentre sono al caldo, fa bene al cuore, infonde poesia, così come le parole di Cristina, che invitano a vedere bello il futuro, se scelto bene, nel limite delle nostre capacità di errore, cercando di fare un po’ per noi e un po’ per gli altri, che sono paese. città, Italia, momdo…. La neve che cade porta con sè anche ostacoli, così come la nostra società, ma coraggio, non si è mai troppo vecchi per sperare in una “neve” sempre migliore

  3. …sì ma, oh ragazzi, così esageriamo: visto che nevicata?? vabbè, imbacucchiamoci, scarpe grosse e cervello fino, e andiamo alle urne
    buon voto a tutti!
    cris
    (grazie Sergio)

  4. Bella la tua lettera Cristina. Abbiamo veramente bisogno di queste parole che richiamano alla serenità e alla dignità.
    Dignità è anche non vendere il proprio voto. Cito Claudio Bisio a Sanremo: “Vendere il voto è vendere l’anima”. E anch’io, come te, “andrò a votare sereno, valutando per bene chi ha in programma seriamente la manutenzione del futuro…”.
    Grazie Cris.

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