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“In nome del pane”

Durante la presentazione a Monte Marenzo del libro “A Milano è morto l’Arciprete” abbiamo raccontato dell’incontro con la figlia di Ernesto Cattaneo, il mugnaio di Olgiate Molgora citato nel libro di Enrica Bolis e Clara Tacchi tra le altre figure arrestate nello stesso periodo con Don Achille Bolis.

https://www.unpaeseperstarbene.it/2014/per-non-dimenticare-don-achille-bolis-e-la-resistenza-nel-calolziese-presentato-a-monte-marenzo-il-libro-a-milano-e-morto-larciprete/

Maria Cattaneo (la figlia di Ernesto), ci raccontò che il padre venne informato dal Maresciallo di Brivio che doveva essere interrogato, ma rassicurandolo che non correva alcun pericolo. Ernesto si fece trovare alla stazione ferroviaria inconsapevole del destino che lo attendeva. Imputato di aver fornito ripetutamente quantitativi di farina ai partigiani, si rese conto delle accuse che gli furono mosse quando vide gli arrestati di Calolzio a San Vittore. Un destino tragico il suo: dopo il carcere milanese fu condotto a Fossoli, poi a Bolzano, a Mauthausen e infine a Gusen dove morì il 26 gennaio 1945.

Ora Patrizia Consonni, nipote di Ernesto Cattaneo ci informa di un omaggio alla sua figura con una installazione dal titolo significativo di “In nome del pane”.

 

 

 

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