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Lettera di un gruppo di agricoltori ai cittadini della Lombardia

Riceviamo e pubblichiamo:

Siamo un gruppo di aziende Bio della Lombardia, con la seguente lettera vogliamo dire ai cittadini Lombardi il nostro punto di vista sulla semina di OGM in Lombardia, un punto di vista da chi “lavora sul campo” nel vero senso della parola.

Lo scorso anno, in Friuli, è stato seminato del Mais OGM. I responsabili sono stati denunciati ma non è stato possibile sanzionarli in quanto il decreto legge che disciplina la materia è risultato privo di indicazioni sulle sanzioni economiche e penali applicabili. Questa mancanza rende il decreto, secondo alcuni, privo di validità; secondo altri il decreto è invece applicabile con qualche deroga, nonostante la disputa sia ancora in corso.

Nel frattempo, visto che chi ha seminato in Friuli non ha subito alcuna sanzione, a breve Confagricoltura Lombardia presenterà alla regione Lombardia, a nome di 600 aziende Mantovane (fonte La Repubblica di Sabato 8 Febbraio), la richiesta di poter seminare molti ettari con Mais OGM, dietro pagamento di cifre inique come 50-100€ a Ettaro (più facilmente 50€); il pagamento, di fatto, rappresenterebbe una specie di “Carbon tax”. Esattamente la stessa deroga, ancora in discussione (ma forse già approvata) in Friuli. Inutile dire che tra il Friuli e la Lombardia c’è di mezzo il Veneto, dove ovviamente la stessa cosa potrebbe essere in atto, magari con tempi diversi. E se lasciamo che ciò accada, questa situazione potrebbe estendersi all’Italia intera.

La semina di OGM rappresenta un duro colpo per tutta l’agricoltura Lombarda, non solo per le aziende Bio. In Lombardia ci sono più di 20.000 aziende agricole di tutti i tipi, la maggior parte non a marchio Bio ma molte con marchi di qualità riconosciuti a livello Europeo (come DOC, IGP, etc.).

Molte di queste aziende escludono l’uso di OGM nelle loro filiere di produzione e lo dichiarano in etichetta, a fronte del fatto che la quasi totalità degli Italiani si è pronunciata contro la presenza di OGM nei prodotti alimentari.

Le aziende che non vogliono OGM nelle loro filiere avranno un notevole aggravio di costi derivanti dalle analisi necessarie a garantire, alle proprie aziende e ai consumatori, che gli OGM non abbiano contaminato il proprio raccolto. I 50€ a Ettaro (ma eventualmente anche 100€) non basterebbero nemmeno per iniziare a pagare il notevole costo delle analisi.

Il vero senso di una Carbon Tax sarebbe questo: rovino l’ambiente ma pago una tassa per contribuire a recuperare il danno fatto. Peccato che, in questo caso, il costo del danno apportato superi di molto l’importo della Carbon Tax, e in ogni caso, come sempre, il costo addizionale ricada su agricoltori e consumatori.

L’aggravio dei costi è tuttavia il minore dei danni: il danno maggiore è quello ambientale ed etico.

La contaminazione da OGM è una realtà, basta vedere le cause perse dai produttori di OGM in Canada, in Venezuela e in molte altre parti del mondo. A chi coltiva viene chiesto di osservare le fasce di rispetto… ma a noi che coltiviamo è chiaro che non ci sono fasce di rispetto che tengano. Il vento non guarda le misure stabilite sulla carta dall’essere umano e la sabbia africana piove sulla Lombardia da sempre. Il polline è molto più leggero della sabbia… vola quasi da solo.

Le aziende che non vogliono OGM nelle loro filiere avranno un notevole aggravio di costi derivanti dalle analisi necessarie a garantire, alle proprie aziende e ai consumatori, che gli OGM non abbiano contaminato il proprio raccolto. I 50€ a Ettaro (ma eventualmente anche 100€) non basterebbero nemmeno per iniziare a pagare il notevole costo delle analisi.

Il vero senso di una Carbon Tax sarebbe questo: rovino l’ambiente ma pago una tassa per contribuire a recuperare il danno fatto. Peccato che, in questo caso, il costo del danno apportato superi di molto l’importo della Carbon Tax, e in ogni caso, come sempre, il costo addizionale ricada su agricoltori e consumatori.

L’aggravio dei costi è tuttavia il minore dei danni: il danno maggiore è quello ambientale ed etico.

La contaminazione da OGM è una realtà, basta vedere le cause perse dai produttori di OGM in Canada, in Venezuela e in molte altre parti del mondo. A chi coltiva viene chiesto di osservare le fasce di rispetto… ma a noi che coltiviamo è chiaro che non ci sono fasce di rispetto che tengano. Il vento non guarda le misure stabilite sulla carta dall’essere umano e la sabbia africana piove sulla Lombardia da sempre. Il polline è molto più leggero della sabbia… vola quasi da solo.

La Lombardia è la regione più popolata d’Europa, e di conseguenza ha già un ecosistema molto danneggiato e fragile in molte zone. Se si indaga (neanche tanto a fondo) in Lombardia, ci si rende conto che abbiamo anche noi una nostra terra dei fuochi, forse non grave come in Campania, ma non ci mancano depositi di scorie radioattive, stoccaggi e interramenti di rifiuti tossici, etc. etc.

Permettere la semina di OGM sarebbe una ulteriore spinta al degrado dell’ambiente Lombardo, al suo indebolimento. Chi ne pagherà le conseguenze saremo tutti noi che abitiamo in Lombardia.

Le associazioni dei produttori Bio Lombardi si sono già attivate per contrastare questa richiesta di semina.

Deve però essere tutto il “Popolo-Bio” della Lombardia, dai produttori ai consumatori, a opporsi alla semina in primis, in alleanza a chi Bio non è ma non vuole gli OGM in Lombardia.

Si stanno predisponendo raccolte di firme online a cui si darà la massima diffusione quanto prima.

Chiediamo a tutti quelli che comprendono la gravità della situazione di aderire e di dare massima diffusione a questa lettera verso chiunque abbia a cuore l’agricoltura e la propria salute.

Gruppo aziende AA – Agire Assieme-

Associazione per l’Agricoltura Biodinamica – sezione Lombardia

Associazione Lombarda degli agricoltori Biologici e Biodinamici – la Buona Terra

8 pensieri su “Lettera di un gruppo di agricoltori ai cittadini della Lombardia”

  1. grazie Elisa per avere segnalato questo intervento del ministro PD Martina, bergamasco, perito agrario, in risposta ad una interrogazione del presidente di Slow Food Italia: anche tra le parole politicamente corrette di un ministro dell’agricoltura, si percepisce la competenza e la chiarezza. Avevamo proprio bisogno finalmente di un ministro dell’agricoltura che capisce di cosa si parla. No OGM in Italia

  2. Grazie Sergio per questo nuovo dramma italiano. Il sito http://www.salviamoilpaesaggio.it ha segnalato questa legge, come tutti i drammi di inquinamento e degrado ambientale italiano, che avvengono ogni giorno a nostra insaputa.
    Infatti, mentre noi ci arrabattiamo nella crisi, mentre cerchiamo di conoscere la verità fidandoci di questo o di quel partito, i poteri oscuri o anche no riescono sempre a cavarsela. Come si possono chiedere impegno sociale e sacrifici a poveri, cassaintegrati, disoccupati e semplici cittradini quando i poteri che ci sovrastano tutti i giorni ci rubano il futuro.
    Salvare l’Italia sembra una impresa impossibile, almeno diamoci da fare per salvare il nostro piccolo e bel paese, quello che vediamo tutti i giorni uscendo dalla porta della nostra casa

  3. Anch’io sottoscrivo e firmerò.
    E a proposito di danni ambientali leggetevi questo link dove si spiega che è ormai legge dello Stato l’incredibile norma contenuta nel Decreto Destinazione Italia volta a regalare nei Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche miliardi di euro ai privati, anche ai peggiori inquinatori, pure se rei confessi e condannati in via definitiva.
    http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2014/03/il-regalo-agli-inquinatori-sulle-bonifiche-e-legge-vergogna/

  4. non è ancora pronta la disposizione per la raccolta firme. Intanto per chi se la fosse persa è fondamentale rivedere la puntata di Presa diretta in Rai sulle sofisticazioni alimentari.
    Lasciami esprimere il compiacimento che almeno una persona , oltre a me, cioè tu Luciana, abbia sentito la necessità di commentare qwuesta grave notizia su Upper. Non sono sola in questo pianeta.
    La situazione è gravissima. Per fortuna ieri sembra bloccata in commissione UE almeno la legge che metteva fuorilegge la possibilità per i contadini di seminare i propri semi a favore delle multinazionali delle sementi. Grazie a tutti quelli che hanno combattuto contro questa abominevole proposta contro natura.
    Non comperate le fragole fuori stagione, vi prego!

  5. dov’è che si firma?
    quali altre azioni si possono fare in concreto? ad esempio diffondere ampiamente sui social i nomi delle aziende che trattano OGM. Io voglio sapere cosa mangio in ogni caso, bisogna rendere obbligatorie le etichette sulla provenienza, la filiera, la presenza di OGM, eccetera. Non basta sapere che un alimento è BIO, bisogna sapere anche quanto NON lo è.

  6. la situazione è veramente grave, ne va della sovranità alimenare. Non sarà più possibile seminare liberamente, ma saremo costretti a seminare e di conseguenza tutti saremo costretti a mangiare solo cià che nasce da seme OGM, cioè il nostro cibo ci verrà imboccato dalle multinazionali. Chi controlla il cibo controlla l’intera umanità. E riusciranno a convincerci che il loro cibo è il migliore, ecc. ecc.

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