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E l’asino salvò la Terra

Per palcoscenico l’acciottolato del cortile, per quinte e fondale il Centro sociale, per soffitto un infinito cielo azzurro. Questo lo spazio scenico di Casa Corazza che oggi ha ospitato il Teatro delle Selve con lo spettacolo Neranube. Protagonisti Anna Olivero e Franco Acquaviva, quest’ultimo anche autore e regista, e ambedue fondatori della compagnia nel 1998.

Due attori decisamente bravi e con una robusta formazione alle spalle (diploma al DAMS, pedagoghi, collaborazioni in prestigiose compagnie teatrali e tournée in varie parti del mondo), che alla fine della rappresentazione hanno ricevuto calorosi e convinti applausi dal numeroso pubblico intervenuto.

Il lavoro è una favola sul destino della Terra, lasciata inaridire da un Cielo deciso a punire gli uomini per la loro arroganza, incuria, e per le devastanti offese portate all’ambiente naturale. Falliscono gli umani andati ad intercedere presso il Cielo affinché rimandi la pioggia vitale (troppo arroganti), falliscono gli animali nobili e altezzosi (elefante e aquila), mentre ad essere ascoltato è l’asino. Lui, sfruttato e umiliato dagli uomini, prova comunque dolore a vederli soffrire per la terribile siccità, che tutto secca e brucia. La volta celeste si commuove per tanto altruismo e piange pioggia in abbondanza.

La scena si conclude con un interrogativo: gli uomini avranno capito la lezione? Sapranno amare la Terra che ci ospita con impagabile generosità? Mah…

Gli spettatori, in attesa di sciogliere il dubbio, hanno fatto onore a l’happy hour offerto dall’AUSER Insieme Monte Marenzo.

Spettacolo presentato nella rassegna teatrale  “I luoghi dell’Adda”, curata dal Teatro Invito e sponsorizzata da istituzioni pubbliche e soggetti del territorio, compreso il comune di Monte Marenzo.

 

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