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EXPO nutrire il pianeta e la prima guerra mondiale 24 maggio 1915 – 24 maggio 2015 (by Marilena)

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foto Domenico Ryolo prima guerra mondiale

 

10 milioni di vittime a difesa di interessi superiori alla loro comprensione, per difendere terre e confini che ora sono patrie comuni e terre condivise nell’Unione dell’’Europa.

Nel film “Torneranno i prati” Ermanno Olmi sostiene che nessuno ha chiesto scusa per il tradimento perpetrato ai danni di milioni di giovani, morti per nulla.

E soprattutto scusa al mondo contadino, da cui provenivano da tutte le regioni italiane la maggior parte dei futuri soldati da inviare al massacro. Scusa ai contadini strappati al solo lavoro che conoscevano, al solo  dialetto fatto di parole legate alla terra, ad affetti ed amori appena sbocciati con una fidanzata, con una moglie e con bambini  spesso mai conosciuti.

E scusa alle donne contadine restate a casa a curare i campi e a portare avanti una agricoltura di sussistenza in zone rurali e montane  spesso devastate dal passaggio dei soldati.

Inciso da un anonimo soldato sulla pietra di una galleria delle Tofane

“Tutti avevano la faccia del Cristo, nella livida aureola dell’elmetto, tutti portavano l’insegna del supplizio nella croce della baionetta,
nelle tasche il pane dell’Ultima Cena,
e nella gola il pianto dell’ultimo Addio

P.S:  in ricordo della  eroica nonna di Gustavo, che ha allevato in montagna i  tre figli di un marito giovanissimo morto in campo di concentramento in Prussia, facendo legna nei boschi di notte, allevando tre pecore e  coltivando a mano un piccolo campo di cereali e patate.

Un pensiero su “EXPO nutrire il pianeta e la prima guerra mondiale 24 maggio 1915 – 24 maggio 2015 (by Marilena)”

  1. Grazie Marilena! E grazie a tutte le donne che come la nonna di Gustavo hanno portato avanti la vita in anni di morte e un ricordo per tutti quegli uomini che hanno dovuto vivere una guerra e morire per una guerra che non avevano scelto, una guerra in cui hanno dovuto uccidere altri giovani uomini, probabilmente poveri contadini come loro solo perchè indossavano una divisa di un altro colore.
    E infine una segnalazione: questa sera ad Imbersago alle ore 21 in Piazza Garibaldi (in caso di pioggia nel teatro parrocchiale), LA TREGUA spettacolo dell’Associazione culturale Anfiteatro Un episodio in cui i soldati non hanno guardato le uniformi….è molto bello!

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