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Il razzismo oggi è ancora una brutta storia

Cari amici,

prima di tutto un augurio di un sereno anno a tutti.

Purtroppo i drammatici fatti, francesi e nigeriani, ci riportano a una realtà lontana dai nostri auguri, ma non per questo dobbiamo abbatterci e fari prendere dallo sconforto. Anzi, dobbiamo insistere ad approfondire con ancora più intensità le dinamiche che abitano le nostre azioni quotidiane.

E’ per questo che abbiamo pensato, insieme ad altri due partner che ringraziamo, di organizzare un’ occasione per tentare di comprendere meglio il mondo che ci sta intorno.

Vi aspettiamo numerosi e vi ringrazio di nuovo.

Dario

L’AltraVia – Associazione di promozione socialevia XXIV Maggio n. 12   Calolziocorte (LC)http://www.altravia.org/

4 pensieri su “Il razzismo oggi è ancora una brutta storia”

  1. ED ANCORA:
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/03/ramelli-condanne-ridotte-ma-omicidio-volontario.html

    Non era solo l’ omicidio di Ramelli a essere giudicato ieri. C’ erano altri episodi di violenza politica, tra cui l’ assalto al bar di Largo Porto di Classe, che provocò decine di feriti, alcuni dei quali rimasti invalidi per le percosse. La Corte ha assolto gli imputati dall’ accusa di tentato omicidio, ma li ha condannati per il reato di devastazione, dando pene pesanti: cinque anni e 6 mesi per Saverio Ferrari, cinque a Giovanni Di Domenico (entrambi dirigenti di Dp), quattro anni e 6 mesi a Roberto Tumminelli, pene minori agli altri. C’ è stata la volontà di condannarci a tutti i costi, ha commentato ieri con rabbia Ferrari: se fosse saltata l’ accusa di devastazione, per gli altri reati sarebbe scattata la prescrizione. Un comunicato di Dp ribadisce questo giudizio: una pesante condanna politica, una vendetta.

    BEL PERSONAGGIO CHE AVETE INVITATO !!

  2. MA NON SOLO

    Mercoledì 4 maggio 2011
    “Walter Maggi è morto per cause naturali.
    Lo ha stabilito, a quattro anni dal fatto, il Tribunale di Milano che ha condannato per diffamazione (diecimila euro di multa) Saverio Ferrari per un articolo pubblicato sul sito web dell’Osservatorio democratico, “Dove battono i cuori neri”, in cui, a proposito dei funerali del dirigente del Fronte Sociale nazionale e poi dei Socialisti nazionali, morto improvvisamente a 42 anni, scriveva:
    “La notizia della tragica scomparsa era subito corsa di bocca in bocca. Anche su alcuni siti d’area la “prematura e assurda morte terrena” di Walter Maggi era stata annunciata, accompagnando il comunicato con una “leben rune”, il simbolo della vita utilizzato un tempo dai nazisti.
    Silenzio assoluto invece sul motivo, non proprio da “guerrieri”, dell’improvviso decesso: un’overdose di cocaina, si sussurra nel giro“.

  3. MA CHI E’ SAVERIO FERRARI ?

    FORSE NON TUTTI SANNO CHE …

    “… Durante il processo (agli assassini di Sergio Ramelli) fu emessa una condanna anche a danno di Saverio Ferrari, membro della segreteria nazionale e addetto stampa di Democrazia Proletaria e all’epoca a capo della struttura universitaria di Avanguardia Operaia… … Il 31 marzo 1976 lo stesso servizio d’ordine di Avanguardia Operaia che sarebbe poi risultato coinvolto nell’omicidio di Sergio Ramelli assaltò il bar Porto di Classe poiché considerato un abituale ritrovo della destra.[30]
    Per l’occasione al servizio d’ordine di Avanguardia Operaia si aggregano anche i Comitati antifascisti. Il locale scelto fu devastato e incendiato, tutte le vetrine furono infrante e sette avventori furono feriti.
    Tre di essi [Fabio Ghilardi -due operazioni, coma, polmone d’acciaio epilessia permanente-, Giovanni Maida di soli 16 anni -quattro fratture alla mandibola e una alla spalla- e Bruno Carpi -doppio sfondamento della calotta cranica con lesioni permanenti al cervello-] furono ridotti in gravi condizioni e uno restò invalido per tutta la vita”.

    Tratto da “Cuori Neri” di Luca Telese

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