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Note nel bosco di Santa Margherita

Non mi sbagliavo quando ho proposto alla Biblioteca e a Don Giuseppe di concludere la 7^ edizione di “Alla scoperta di un gioiello tra i boschi” con l’esibizione degli Ouroborus.

Ero sicuro che, tempo permettendo, la musica dei quattro ragazzi sarebbe stata la melodia giusta al posto giusto, davanti alla chiesetta di Santa Margherita. Un connubio azzeccato tra arte pittorica e arte dei suoni.

E così è stato ieri pomeriggio. Tanti visitatori sono saliti durante tutta la giornata per ammirare gli affreschi e i resti del sito archeologico medievale, tanto che con Cinzia e Andrea alla fine abbiamo contato 6 gruppi sempre più numerosi con altrettante spiegazioni. E tanti sono stati gli spettatori che si sono fermati durante il concerto (qui sotto trovate la galleria fotografica a cura di Adriano Barachetti che ringraziamo).

I visitatori si sono stupiti di trovare questa chiesetta così riccamente affrescata, davvero “un gioiello tra i boschi”.

E gli spettatori si sono sorpresi di poter ascoltare la “musica alchemica” degli Ouroborus, eclettici musicisti di cui abbiamo già tessuto le lodi in altri articoli su questo sito, saliti anch’essi a piedi (ecologici per scelta) carichi dei loro strumenti.

Eclettici anche per aver variato in corsa il programma stabilito per un incidente occorso alla chitarra di Lele. Nessun problema: cambio di strumento e immediato ricorso ad altri brani del loro ricco repertorio (disponibile in due CD, con allegata monodose di cibo come ha detto scherzando Lele).

Ma prima che i suoni dei brani degli Ouroborus si diffondessero nel bosco c’è stata un’ulteriore sorpresa. Aurora si è alzata e nel silenzio del bosco ha iniziato a leggere di come una restauratrice ha potuto emozionarsi scoprendo i dipinti dell’abside della chiesa. Poi ha continuato Dino, il clarinettista, che ha letto di come il frescante, seicento anni fa, ha composto quel dipinto…

Poi Davide Maggi, il percussionista, ha tenuto il ritmo su strani strumenti e ci ha fatto ascoltare la pioggia cadere, il rumore della risacca del mare e il soffio del vento.

Dino Spreafico ha incantato con il clarinetto e il sassofono.

Massimo Deo ha duettato con la sua fedele chitarra.

Emanuele Panzeri ha giocato con le note di chitarra, mandolino, banjo, loud e non so che altro… e ha detto le sue stupidaggini frammiste a cose vere.

Bravi.

E grazie all’ospitalità della Parrocchia e a Don Giuseppe che ha dovuto correre in paese a dir Messa. Alla Biblioteca di Monte Marenzo che ha finanziato l’evento. All’Amministrazione Comunale per il patrocinio. Al Gruppo Alpini che sempre tiene pulito il bosco antistante la chiesa. E a tutti gli amici di UPper che hanno contribuito a seguire tutte le domeniche di apertura di questa settima edizione di “Alla scoperta di un gioiello tra i boschi”.

Arrivederci allora alla prossima edizione!

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