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Il sindaco Colombo e l’area vasta: conta la sostanza, non solo la forma

Keith-Haring_webNella la seduta del Consiglio comunale dell’8 agosto, il gruppo di minoranza “Cambia con noi” Monte Marenzo ha portato una proposta di ordine del giorno affinché Monte Marenzo possa confluire in provincia di Bergamo.

A sostegno di questa proposta sono state presentate le 877 firme di cittadini di Monte Marenzo che hanno sottoscritto la petizione del comitato “Val san Martino con Bergamo” affinché il nostro comune venga assegnato all’area vasta di Bergamo, contrariamente a quanto proposto dal governo della Regione Lombardia che colloca l’intera provincia di Lecco nell’area vasta di Monza Brianza.

“Provincia” o “Area vasta” sono due cose ben diverse: attualmente siamo in provincia di Lecco e fino a che non verranno abolite le province non è necessario alcun cambiamento. Diverso sarà quando, e se, il referendum costituzionale abrogherà le province. In quel caso, non appena saranno chiarite le competenze, i contenuti programmatici e progettuali dell’area vasta, nonché quali servizi saranno mantenuti nel nostro territorio, non avremo alcuna difficoltà a consultare formalmente i cittadini. Questa era e resta la nostra posizione.

I cittadini ci chiedono di mantenere vicino a casa i servizi essenziali, fra i più comuni citiamo:

  • l’INPS
  • l’Agenzia delle Entrate e del Territorio
  • la Motorizzazione civile
  • la Questura
  • i trasporti pubblici verso le scuole e i luoghi di lavoro del lecchese
  • la Dirigenza scolastica
  • il Tribunale
  • la Camera di Commercio

che domani potrebbero non essere più così prossimi.

L’Amministrazione comunale considera dunque prioritario per i propri cittadini non rinunciare a questa considerevole e matura rete di servizi, organismi e istituzioni pubbliche che la provincia di Lecco ha saputo offrire alle nostre popolazioni e ai nostri enti locali.

Senza avere alcuna preclusione per la futura Area vasta di Bergamo è comunque importante riconoscere il ruolo che la provincia di Lecco ha avuto nei suoi vent’anni e se poi vogliamo entrare negli specifici interventi che ha realizzato in favore del nostro comune e della Valle San Martino, non possiamo non ricordare i più significativi CHE SONO

  • il decisivo contributo per la realizzazione della variante alla strettoia che aspettava dagli inizi degli anni ’70;
  • il centro di raccolta rifiuti;
  • la realizzazione dell’area camper;
  • il sostegno durante l’emergenza per l’evento franoso della Levata;
  • la realizzazione del depuratore della Vale San Martino;
  • l’istituzione della scuola secondaria di secondo grado Rota di Calolziocorte;
  • il piano provinciale dei rifiuti e dei trasporti;
  • il piano di coordinamento territoriale.

Per tutti questi motivi, è importante che prima di pronunciarci su dove è conveniente andare, vogliamo delle garanzie per i nostri cittadini. Di conseguenza compito di un’amministrazione comunale è anche quello di informare correttamente la popolazione affinché abbia tutti gli elementi per esprimersi compiutamente. Sono decisioni che non riguardano solo noi, ma incideranno anche sui nostri figli.

Appartenere ad un territorio non ha solo una valenza storica e ideale, per quanto importante, ma significa vivere una realtà in grado di offrire, ora e in futuro, le migliori opportunità socio-economiche, una rete ampia di servizi, le condizioni ambientali più favorevoli, per il benessere della popolazione, per favorire una sua crescita civile e, possibilmente, felice.

L’istituzione della provincia di Lecco è stato un atto di organizzazione amministrativa del territorio, di maggior funzionalità di istituzioni e servizi. A nessuno è mai stato chiesto di rinunciare alla propria identità; ognuno ha continuato a sentirsi bergamasco se gli piaceva esserlo, o avellinese se quella era la sua terra di origine e provenienza.

Dal 1° gennaio 2016 l’ASL di Lecco è stata soppressa e il nostro territorio appartiene all’Agenzia Tutela della Salute Brianza. Qualcuno si è accorto? Non continua a curarsi come prima e nelle stesse sedi sanitarie e assistenziali di prima? Questo è quello che conta, non dove risiede il direttore generale di qualsivoglia ente o istituto.

Pertanto, ribadiamo, nessuna amministrazione responsabile può prendere una decisione a scatola chiusa senza sapere a cosa andrà incontro. Inoltre, vogliamo sottolineare che i sindaci non hanno alcun potere decisionale in merito: la decisione finale spetta solo alla Regione.

L’ordine del giorno approvato dalla conferenza dei sindaci della provincia di Lecco il 20 aprile, è una proposta alla Regione che ha l’intento di chiedere di rimanere uniti per poter mantenere la varietà e qualità dei servizi che abbiamo avuto fin ora oltre alla necessità di mantenere forme di collaborazioni intercomunali già condivise e sperimentate.

Lasciamo ai cittadini valutare se tutto questo è una “giravolta”, o invece un forte senso di responsabilità nei confronti dei propri cittadini.

Il sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo

3 pensieri su “Il sindaco Colombo e l’area vasta: conta la sostanza, non solo la forma”

  1. Io sono perchè ci teniamo stretta una provincia che i nostri padri hanno fortemente voluto e scelto. Non vedo perchè non avremmo diritto ad avere una Area vasta che coincide con la (ex?) Provincia di Lecco
    Giusto e saggio il parere della Sindaca.
    Quello dei servizi offerti ai cittadini mi sembra il semplice criterio per valutare con chi stare.
    E non è l’unico. Per esempio (ne scelgo una tra le tante)

    Aree vaste: nel 1998 il Consiglio Provinciale di Lecco a larghissima maggioranza ha votato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) che è appunto il documento di Area Vasta.
    Io ero allora assessore alle attività economiche della Provincia di Lecco e iniziammo insieme a Confindustria, API, Artigiani e CGIL -Cisl e Uil un ragionamento ampio sulla possibile dislocazione e riallocazione futura delle aree industriali necessarie al nostro territorio….che vuol dire riassestare tutto il territorio sistemando il disordine urbanistico che coi affligge, con pesanti conseguenze dagli anni ’60 del ‘900. Lo possiamo fare solo qui in Italia ma i nostri figli e nipoti ce ne sarebbero molto, molto grati. Beh verrebbe molto lunga ma è molto interessante e se volete una sera spiego in dettaglio.
    Paragono La Provincia di Lecco al vicino Canton Ticino:
    Abitanti + o – uguali (338.000 e 337.000) Prodotto lordo Lecco 25 mil di € e il Ticino 27 Mil di F.Sv che in € sono 22,5) – dati 2013.
    Perché è più facile vivere là che qui?
    Insomma ho voglia di parlarne, mi organizza Upper una serata?
    Così posso dire perché abbiamo diritto a tenerci stretto quel che abbiamo già costruito. Tanto c’è ancora da fare….

  2. Grazie alla nostra Prima Cittadina per i semplici e utili chiarimenti su un tema ancora del tutto ‘aperto’, che tocca alcune corde sensibili ma a cui occorre guardare, possibilmente, con lucidità e senso pratico.
    Ricordo bene l’incontro che si tenne, a suo tempo, in sala consiliare qui a Monte, con la presenza di Elena Gandolfi, per la presentazione del Piano Territoriale, quale importante e lungimirante lavoro di analisi e progettazione sull’area vasta del lecchese, di cui si era entrati a far parte.
    Agli interventi significativi indicati dal Sindaco vorrei aggiungere il ruolo del Sistema Museale della Provincia di Lecco come coordinatore delle tante realtà museali, grandi e piccole, del territorio, comprese quelle della Valle San Martino….:http://www.sistemamuseale.provincia.lecco.it/
    Sarebbe davvero un peccato se dovesse saltare la struttura dei servizi provinciali del lecchese, che sembra una buona ‘misura’ per una gestione un po’ coordinata dei nostri Comuni: ecco, piuttosto, come si accenna nell’articolo qui sopra, pensare a un bel Comune per l’intera Valle?

  3. Decidere per Bergamo prima ancora di sapere cosa mai sia l’Area Vasta e quali servizi erogherà non mi sembra tanto intelligente. Poi, fate voi

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