Ancora un successo per “Diversamente viva”
Innanzitutto grazie a tutti gli spettatori che sono venuti ieri sera e ci hanno applaudito.
Grazie ai nostri tecnici che hanno montato, smontato e garantito con professionalità la gestione delle luci, l’audio e le riprese video.
Grazie agli sponsor e agli amici che ci hanno sostenuto.
Grazie a chi era sul palco e ha dato vita a questo testo di teatro civile (Francesca Contino, Michele Maggioni, Lele Panzeri e Rosaria Contino).
Dopo lo spettacolo abbiamo raccolto tra il pubblico molti pareri autenticamente positivi.
Le espressioni più ricorrenti sono state: le interpretazioni straordinarie degli attori e per le musiche originali; un testo che evita le banalità e i luoghi comuni sulla disabilità; non sappiamo dire altro che “ci siamo commossi”.
Ci ha colpito in particolare una riflessione di un amico ricercatore medico: “non avevo mai pensato che l’assenza di gravità potesse essere un sogno per una persona disabile, costretta a portare il peso del proprio corpo parzialmente immobile.”
Tutti questi giudizi ci fanno piacere e ci ripagano di tanti mesi di lavoro.
Lo spettacolo di ieri sera aveva anche la finalità di realizzare un film che verrà riprodotto in DVD e sarà a breve a disposizione a cura dell’Associazione Lo Specchio.
Qui mettiamo solo poche foto scattate prima dell’inizio dello spettacolo, perché non era opportuno interferire con le riprese video.
Alla prossima.
Angelo e Sergio.

Il dietro le quinte in attesa dell’apertura del sipario

Cabina di regia

Il pubblico inizia ad affollare il teatro
Teatro civile, teatro d’emozione.
Possibile? Credo di sì. La ragione che ti chiama a prendere coscienza ma, insieme, il linguaggio dell’arte che libera le emozioni.
Dunque, sarebbe così: Shakespeare in carrozzina.
Giulietta, lei, è in scena a tratti, evocata con intensità (complici anche le musiche) da un tempo e un mondo molto lontani, con i suoi giovanissimi anni e le sue ali di innamorata, su cui incombe un fato segnato. Anna, in scena come attrice e come biografa di sé, è una presenza reale, di oggi, con una quotidianità resa difficile da una condizione, drammaticamente casuale e molto limitante, con la quale decide – è coraggiosa! – di venire a patti: come, lo racconta.
Anna (Anna che non cammina) si muove con scioltezza tra i ruoli paralleli, tra la vicenda di Giulietta e la propria, scandita dai diversi tempi e le molte trasformazioni di una vita che, caparbiamente, saprà far diventare la propria storia. Si muove, quasi portandoci con sé.
L’immagine della libertà, la speciale libertà della giovane protagonista che, a braccia aperte, rende omaggio alla vita, è forse quella che più di tutte resta nello spettatore.
Quella capacità di Anna di venire a patti, di saper essere ‘diversamente libera’, arriverà a toccare, alla fine, anche la sceneggiatura shakespeariana, portando in salvo la stessa Giulietta.
Dietro i singoli nomi, le storie di tutti noi.
Davvero un bel lavoro.
Un abbraccio a tutti
Cristina
Tanti “mi piace” su Facebook a qualche commento che riportiamo qui:
Una bellissima serata e una grande lezione di vita. Grazie per averci permesso di avere uno sguardo sulla disabilità, non scontato e non comune. Anna ci ha chiesto di essere ascoltata e questo ci ha fatto vivere con-pathos i suoi sentimenti più profondi. Vi auguriamo la massima condivisione di questo suo messaggio. – Hanneke e Carlo
Spettacolo molto ben scritto, mai banale, intenso. Complimenti. – Ilaria Pezone
Ciao, molto più bello di qualunque mia aspettativa, complimenti a tutti voi, sarebbe bello portarlo nelle scuole, c’è bisogno di ascoltarci! <3 – Mimma Curmà
Complimenti per lo spettacolo e bravissima l'attrice. Ciao. – Anna Maria
Grazie a TUTTI voi ! – Gianni Leoni
Che dire? Tutto Molto molto molto bello !!! Ed io ne so qualcosa La ragazza è davvero molto brava- Carlo Arrigoni