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Not One Less. Comunicato stampa “Zone Rosse”

Con l’avvento della stagione delle “Zone Rosse”, Calolziocorte ha sdoganato un pensiero istituzionale di repressione delle diversità e delle fragilità sociali, che è andato ben oltre le battaglie, solo sanzionatorie, sul decoro urbano a cui si è ricorsi, nel recente passato, tramite le più disparate ordinanze sindacali.

Tutto ciò non è che l’esito di una politica locale sempre meno interessata alla costruzione di alleanze con enti e privati cittadini che hanno a che fare tutti i giorni con la marginalità.

Dimenticarsi di chi perde il lavoro, di chi rimane senza una famiglia di riferimento, di chi è sfrattato dopo aver passato un periodo di morosità incolpevole, di chi non può accedere all’anagrafe per ragioni di provenienza, significa dichiarare guerra a quelli che, per censo,
si trovano a vivere condizioni di marginalità, che vorremmo fossero trattate come momentanee e non cronicizzate.

Dopo l’esclusione dal tavolo istituzionale di ristesura del “Regolamento sulle strutture di accoglimento”, il sentimento di non rassegnazione ha “mosso” le realtà che hanno aderito al percorso assembleare, sviluppatosi dopo il presidio in P.zza V.Veneto dello scorso 27 aprile, a riflettere in modo profondo su quello che la politica dell’accoglienza (non intesa solo ed esclusivamente come accoglienza dei migranti) può fare per costruire un nuovo patto sociale tra istituzioni e cittadini.

Not One Less è il primo ciclo di iniziative che verranno proposte a Calolziocorte per rompere il silenzio sui temi del caporalato, del lavoro nero e del fallimento delle azioni politiche anti-decoro, prodotte in questi ultimi dieci anni di fallimentare contrasto alla fragilità sociale.

Non un “meno” perché abbiamo bisogno di riportare al centro del dibattito politico la cura delle nostre relazioni, per renderci conto di come si può intervenire senza ripercussioni, a livello di costi sociali, sul futuro del nostro territorio.

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare. Le iniziative, qui sotto riassunte, saranno ad ingresso libero. Per ragioni dovute all’utilizzo di uno spazio privato, sarà obbligatorio presentare, all’ingresso, la tessera Arci 2019/2020 (possibilità di tesseramento in loco).

Venerdì 08 novembre 2019
C/o Circolo Arci Spazio Condiviso- P.zza Regazzoni, 7 Calolziocorte (Lc)
“Le nostre braccia” di e con Andrea Staid_h:21
Con una nutrita serie di esempi, “Le nostre braccia” analizza la convivenza di individui, provenienti da diversi background, nelle moderne metropoli e provincie, le implicazioni politiche dell’immigrazione e il business del lavoro nero, che strangola uomini e donne che si trovano costretti a scegliere, ogni giorno, il “meno peggio” per sopravvivere una notte in più.

Venerdì 22 novembre 2019
C/o Circolo Arci Spazio Condiviso- P.zza Regazzoni, 7 Calolziocorte (Lc)
“La buona educazione degli oppressi” di e con Wolf Bukowski_h:21 Un volume, edito da Alegre, che guarda al decoro, studiandone le origini storiche e “ideologiche” e inserendolo dentro le pratiche di governo della città: la guerra ai poveri, l’esclusione da parte della città dei modi infruttuosi di vivere, l’accanimento contro i migranti sono tanti tasselli con cui costruire un luogo disciplinato e produttivo per pochi.
#NotOneLess Cittadin*, associazioni e territori insieme per una politica della convivenza e di contrasto alle marginalità sociali.

 

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