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Basta la salute

Oggi abbiamo raccolto questo sfogo di un paziente in preda a sconforto. Abbiamo voluto renderlo pubblico, dopo averne accertato l’attendibilità, con una nostra chiosa.

Sono una persona che soffre di alcune patologie, alcune molto serie. Nel mese di dicembre del 2019 un medico dell’ospedale Manzoni di Lecco mi ha visitato, e tra le varie indicazioni mi ha prescritto l’esecuzione dopo un anno di una ecografia completa all’addome.

Io, scrupolosamente, ho immediatamente prenotato l’esame sempre presso l’ospedale di Lecco, per il 2 dicembre 2020. Oggi, siamo a mercoledì 17 giugno 2020, ho ricevuto una telefonata dai servizi sanitari della Regione Lombardia che annullano la prenotazione senza fissarmene un’altra, dicendomi che si faranno vivi loro.

Avete letto bene. Oggi, al signor G. G., l’eccellenza della sanità lombarda, comunica che neppure tra sei mesi è in grado di fare una ecografia prenotata un anno prima.

I cittadini, magari già affetti da qualche patologia e fortunosamente risparmiati dal SARS-CoV-2, rischiano di soccombere all’insipienza di quanti nella nostra regione hanno responsabilità apicali nel sistema sanitario, sia politiche che tecniche.

Le persone che hanno a cuore il benessere della popolazione lombarda devono farsi sentire, mobilitarsi e organizzarsi, per rendere impossibile ai responsabili di questo disastro di continuare a nuocere.

Chi si trova in una situazione come quella descritta, se vuole, può scriverci. Provvederemo ad inoltrare le vostre comunicazioni agli amministratori della Regione Lombardia.

10 pensieri su “Basta la salute”

  1. Caro Enrico, ribadisco che annullare ora una ecografia prevista in una struttura pubblica per il dicembre 2020, avendola prenotata a dicembre del 2019 su prescrizione di un medico ospedaliero, è grottesco.
    Nella nostra farmacia è affisso un avviso dove le strutture sanitarie della Regione Lombardia comunicano che sono annullati tutti gli screening per mammografie, colonscopie e pap test. Significa rinunciare alla medicina predittiva/preventiva, che in letteratura è considerata la prassi fondamentale per garantire lo stato di salute della popolazione.
    In questi mesi la Regione Lombardia sta riducendo sensibilmente il sostegno economico destinato ai disabili gravissimi, che serve ad alleviare il compito di cura 24/h a carico dei familiari. Dolersi ed essere amareggiati per questa scelta è sacrosanto, anzi, ognuno dovrebbe sentirsi toccato, se non altro per sensibilità civica.
    Se queste cose avvengono in altre regioni, qualunque sia l’orientamento politico delle forze che le governano, i cittadini di quelle regioni devono mobilitarsi e organizzarsi per impedire ai responsabili politici e tecnici di continuare nuocere.
    Vedi, nel nostro meraviglioso Paese, andremmo molto meglio se agissimo soprattutto a difesa della dimensione umana e del benessere delle persone, e un poco meno per le bandiere.
    P.S. Se in questi giorni vi capita di frequentare poliambulatori, cliniche o ospedali privati, trovereste assembramenti esagerati di pazienti alla ricerca di prestazioni non erogate dalle strutture pubbliche. Vorrà pur dire qualcosa…

    • Tutto giusto,solo che forse ti sfugge il fatto che si è dovuto far fronte ad un evento senza precedenti e per poter tornare alla normalità ci vorrà del tempo.
      Io mi auguro con tutto il cuore che che il peggio sia passato (anche perchè io e i miei familiari abbiamo contatto il covid),perchè se questo evento dovesse ripetersi altrove credo fermamente che assisteremmo ad un’ecatombe mai vista.
      Come ti ho già detto,io ci andrei molto cauto con l’addossare responsabilità ad uno o all’altro,a questo provvederà chi di dovere.

  2. Se la sanità Lombarda vi fa tanto schifo potete sempre fare il percorso inverso delle oltre 100.000 persone che ogni anno vengono qui a curarsi,sono certo che altrove vi trovereste sicuramente meglio.
    Attenzione a parlare di “responsabili di questo disastro” perchè credo che la responsabilità spetti stabilirla a chi sta facendo le indagini e non a chi non ne ha la minima competenza.
    Comunque l’emergenza non è terminata,e può ancora manifestarsi ovunque,giusto in tempo per saggiare le doti Organizzative e Politiche di altri amministratori.

  3. Ho fatto stamattina una visita fisiatrica alla synlab con il Ssn, prenotata 1 settimana fa.La stessa prenotazione al servizio pubblico mi era stata data per il 2 dicembre 2020.Oltre alla sottoscritta in un ora che mi sono fermata ho contato almeno 70/80 persone ,con alcune ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera e il problema era uguale al mio,prenotazioni cancellate o troppo in la nel tempo.povera sanità pubblica.

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