Browse By

Pasquetta a Canzo (ai tempi del Coronavirus)

In un tempo sospeso a causa della pandemia, un piccolo paese si risveglia con una scritta che sfregia i luoghi sacri.

Carlo Limonta

(clicca sull’immagine per avviare il video)

 

4 pensieri su “Pasquetta a Canzo (ai tempi del Coronavirus)”

  1. Mi ha colpito il video di Limonta. Condivido l’interpretazione di Carloche definisce le scritte “un urlo”. Mi sento di aggiungere un urlo di qualcuno che crede e sente Dio come un padre che lo ha abbandonato. Non condivido il gesto che non rispetta i sentimenti degli altri, ma solo qualcuno che ama può essere così arrabbiato..Chi ha scritto ha usato la bomboletta spray ma. è la stessa rabbia che a Dostojevskij ha fatto scrivere il monologo di Ivan Karamazov . Potrebbero addirittura lasciarne una come testimonianza di fede, ti arrabbi solo con qualcuno che credi di amare tanto….

  2. Buonasera a tutti, mi inserisco in punta di piedi in un dibattito attorno al ‘fatto di Canzo’ che si spalma anche su fb e whatsapp, suggerirei se possibile di stare in unico luogo a discutere in modo che indicazioni e risposte si rincorrano e si esaudiscano a vicenda.
    Questo luogo mi sembra il luogo ideale, libero e aperto a tutti.

    Un lunedì dell’Angelo molto particolare.
    In mattinata circolavano sui social le foto della scritta DIO DOE’
    La comunità di Canzo è devota e molto attaccata ai suoi luoghi di culto, con messaggi di riprovazione e sdegno aumentava la comunicazione, quindi la rabbia. Alcuni invocavano pene severe altri cose indicibili.
    Ma se guardo quella scritta oggi, ancora ” …. quello che sento è un urlo e questo urlo non si acqueta, …. mi domando perchè ..”
    Vorrei solo spiegare che ” mi domando perchè ..”nel testo del video è riferito al fatto che l’urlo non si placa e non alle scritte.
    Molti simbolismi entrano in questa vicenda: tutti luoghi sacri, una sola frase perentoria, la ripetizione, la contabilità esatta dei luoghi.
    Buonasera a tutti. Grazie

  3. “……. di asini ce ne sono in giro tanti, io credo che questo storico momento non sia casuale …. se c’è un Dio o semplicemente la Madre Terra ci ha fermati e ci ha lasciato in sospensione per udire di nuovo il silenzio e l’aria pura …. siamo ad un bivio, sta a noi cogliere il messaggio e il cambiamento.
    Il prezzo sinora pagato non è niente rispetto alle epidemie passate.
    Dio Doè se lo scomponi diventa ODIO
    Va bè manca una D ma che fà?
    Lavoriamo sull’amore e soffochiamo l’odio

  4. Riceviamo da Desideria questa riflessione a commento del video di Carlo Limonta, che volentieri pubblichiamo.
    Caro Carlo, ho guardato più volte il tuo video bello e toccante. Spunto di riflessione, sprone alla riflessione. Pensavo, la domanda scritta con la bomboletta amaranto se la pose anche Gesù. Il Dio perché mi hai abbandonato è in ognuno di noi, fratelli in Cristo dicono i cattolici, fratelli comunque. Per i cattolici alla domanda risponde la Pasqua. Per chi ancora non sa trovare una qualche resurrezione, né in sé né intorno a sé, non resta che rabbia e sconforto. Penso che chi ha imbrattato erme e tabernacoli sia ancora nel suo campo degli ulivi a chiamare senza speranza che qualcuno risponda. Provo molta pena. Ma forse più per l’autore delle scritte che per i muri delle chiesette.

Rispondi a ruggero meles Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.