Browse By

Giandomenico Spreafico: non solo formiche sulla testa del gigante

Oggi pomeriggio, in Sala Civica a Monte Marenzo, mentre fuori in piazza si banchettava e si visitavano le bancarelle di “Natale a San Paol”, si è tenuta la presentazione della Mostra fotografica “Il Gigante e le formiche” di Giandomenico Spreafico (nella prima foto qui sotto è a sinistra con Giulio Cerocchi e Luigi Erba e poi accanto al Sindaco Paola Colombo). Mostra organizzata dal Fotoclub Airuno con il patrocinio del Comune di Monte Marenzo.

La mostra è aperta già da venerdì e sarà visitabile fino a domenica 29 dicembre (qui il link con gli orari di apertura).

Avete quindi un po’ di tempo per andare a vedere gli scatti di Spreafico, nato nel 1936 (88 anni), lecchese, ma che abita qui a Monte Marenzo, noto per la sua passione per la fotografia di montagna. Ha iniziato il suo percorso fotografico all’età di vent’anni, quando ha ricevuto in dono dalla madre la sua prima fotocamera, una Voigtländer VITO II. Da allora, ha sviluppato una predilezione per la fotografia paesaggistica, concentrandosi in particolare sulle montagne lecchesi e privilegiando il bianco e nero come modalità espressiva. Nel corso della sua carriera, Spreafico ha ottenuto oltre 600 riconoscimenti in concorsi fotografici nazionali e internazionali.

Ieri la Mostra è stata visitata con grande interesse dagli alunni della Scuola Primaria di Monte Marenzo che hanno incontrato Spreafico e gli hanno rivolto tante domande.

Alla presentazione di oggi erano presenti Luigi Erba, lecchese, fotografo, artista e storico della fotografia che ha partecipato a numerose mostre personali e collettive e le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private; Giulio Cerocchi, fotografo e artista noto per la sua capacità di coniugare fotografia, installazione e scrittura, freelance nell’editoria di moda e agenzie pubblicitarie nella realizzazione di campagne nazionali e internazionali; Letizia Ronconi, delegata regionale Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF) per la Lombardia Ovest, fotografa ed autrice di documentari di carattere etnografico, con particolare riferimento agli usi e ai costumi della vita contadina del primo novecento che hanno ottenuto premi e riconoscimenti in diversi Festival e Concorsi e passaggi in TV. 

In Sala è poi arrivata il Sindaco Paola Colombo che ha invitato tutti i visitatori della Festa in piazza ad ammirare le opere di Spreafico.

Sul valore del lavoro di Giandomenico, più che le nostre parole riportiamo quelle di Luigi Erba: Giandomenico Spreafico è senz’altro uno degli esponenti del ventennio dopo il 1970 che ha lavorato sia sull’ambiente, sia sull’alpinismo, soprattutto stampando e vivendo l’esperienza di camera oscura, fondamentale per la maturazione di un fotografo. La mostra di oggi ci riporta indietro nel tempo, ma ci dice ancora qualcosa di nuovo. Esprime proprio quelle tendenze di esasperazione tonale, di senso magico, di immersione totale, di capacità di perdersi negli spazi sempre segnati da una forte elaborazione in camera oscura, come momento finale di una catena che partiva dalla stessa ripresa in bianco e nero, sempre prevalentemente con l’uso di filtri.

Elogi da tutti i visitatori a Giandomenico. L’invito è quindi di non perdere questa bellissima Mostra.

Dopo le foto potete leggere il curriculum di Giandomenico Spreafico inviatoci da sua figlia che ringraziamo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.