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Alla Cerimonia del 4 Novembre le parole del diario di Arturo Sala

In occasione del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, la comunità si è riunita per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre e per riflettere insieme sul valore della pace, della libertà e della solidarietà. Alla cerimonia alla quale hanno partecipato anche i bambini delle scuole, il Sindaco Paola Colombo, ha voluto ricordare l’importanza di questa ricorrenza, che ogni anno invita a non dimenticare il sacrificio dei soldati e a mantenere viva la coscienza del valore della pace. Quest’anno la celebrazione ha avuto un significato particolare grazie al progetto scolastico dedicato al diario di Arturo Sala,  un giovane di Olginate arruolato a soli 26 anni durante la Prima guerra mondiale (qui il link all’articolo che abbiamo pubblicato dell’incontro avvenuto in Biblioteca).

Attraverso la lettura delle sue pagine, i bambini hanno potuto conoscere da vicino la vita quotidiana di un soldato al fronte, tra paura, nostalgia e speranza. “Arturo – ha ricordato il Sindaco – era un ragazzo semplice, con poca istruzione ma con un grande amore per la lettura, capace di trasformare la sua esperienza dolorosa in parole profonde e vere, giunte fino a noi come un dono di memoria”.

Il Sindaco ha poi ripercorso brevemente i momenti più difficili della Grande Guerra, dalle battaglie sull’Isonzo alla tragica ritirata di Caporetto, fino alla resistenza sul Piave, simbolo del coraggio e dell’unità del popolo italiano. “Il 4 novembre 1918 – ha sottolineato – segna la fine della guerra per l’Italia e rappresenta la vittoria non solo militare, ma anche morale, di un Paese che ha saputo rialzarsi insieme”.

Nella parte finale del discorso, il primo cittadino ha voluto rivolgersi direttamente ai ragazzi presenti, richiamando le parole con cui Arturo Sala concludeva il suo diario: un invito a trasformare la memoria in impegno per la pace. La pace non si conquista una volta per sempre. Va costruita ogni giorno, con piccoli gesti, con parole gentili, con la volontà di capire e rispettare gli altri. Ciascuno di noi può essere portatore di pace, a scuola come in famiglia.

E il Sindaco ha sottolineato: Un messaggio che, dopo più di cento anni, è ancora attuale. Perché anche oggi, purtroppo, nel mondo ci sono tante guerre. E allora la memoria non deve essere solo ricordare il passato ma deve essere il presente ogni giorno, noi tutti abbiamo il dovere di rendere vivi i valori del rispetto, della solidarietà e della fratellanza perchè solo attraverso la memoria può nascere un futuro di pace.”

Infine, il Sindaco ha ringraziato i bambini, le insegnanti, le associazioni, don Angelo, i cittadini presenti e gli Alpini, che ogni anno contribuiscono alla buona riuscita della cerimonia, e ha concluso con un pensiero di gratitudine verso i caduti, ricordati uno ad uno dai ragazzi.

“È grazie a loro se oggi possiamo vivere in libertà e in pace. Viva l’Italia!” – con queste parole, tra l’applauso commosso dei presenti, si è chiusa una cerimonia che ha unito storia, memoria e speranza in un futuro di pace.

Foto di Angelo Fontana.

 

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