Applausi a Monte Marenzo al film “come rugiada”
Monte Marenzo ha accolto calorosamente la proiezione del film “come rugiada”. L’applauso questa volta non è scattato durante i titoli di coda. Gli spettatori della Sala, piena, hanno aspettato la conclusione del film e l’applauso è stato convinto e lunghissimo.
Non è stato il solo applauso della serata. E’ accaduto più volte durante la presentazione e poi nel lungo partecipato dibattito dopo la visione del film.
Il primo è stato rivolto ad Angelo Gandolfi, primo presidente e socio fondatore dell’Associazione Lo Specchio e Socio della nostra Associazione culturale UPper Monte Marenzo. Attorno al tavolo della sua cucina, con Alberto Nava, attuale presidente de Lo Specchio, Carlo Limonta, regista del film, e Sergio Vaccaro, è nata l’idea di come raccontare la realtà, ancora da molti sconosciuta, delle persone che frequentano il Centro Diurno Disabili “Rugiada” di Calolziocorte, dei loro genitori, degli operatori che gestiscono la struttura, dei volontari de Lo Specchio che da tanti anni svolgono un ruolo straordinario a sostegno degli Ospiti del CDD e delle loro famiglie.
Il secondo appaluso ancora per una realtà importante di Monte Marenzo, l’Associazione AUSER, che ha contribuito economicamente in piccola parte alla realizzazione del film e al Senatore Tino Magni che ha voluto sostenere in modo importante questo progetto e che ha voluto presentare il film in prima nazionale nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica a Roma (qui il link della presentazione).
Monte Marenzo era rappresentato in Sala dal Sindaco Paola Colombo, che ringraziamo per aver patrocinato la proiezione di ieri sera e che sostiene da anni tante iniziative delle Associazioni di Monte Marenzo e quelle della nostra Associazione UPper.
Proprio sul palco della Sala civica, UPper ha potuto fare le prove della rappresentazione teatrale di “Io sono la mia opera”, sulla discriminazione e la violenza sulle donne. In quella occasione collaborammo con gli amici musicisti del Gruppo Ouroborus che abbiamo coinvolto nuovamente per le musiche del film “come rugiada”. Un applauso anche a loro!
Avrebbe voluto esserci ieri sera anche il regista Carlo Limonta, che non ha potuto partecipare perché impegnato nelle riprese di un documentario sulla transumanza nelle valli sopra il lecchese. A lui è andato un altro applauso perché ha saputo trasmettere con le sue immagini e uno straordinario montaggio, il messaggio della fragilità e dell’inclusione, e le sfide quotidiane affrontate dalle persone con disabilità e l’importanza del supporto della comunità.
Un applauso alla commozione di Alberto Nava, che ha ricordato l’impegno dell’Associazione Lo Specchio in 35 anni di attività. Con questa Associazione, grazie al sodalizio con UPper, è stato possibile realizzare “Soggettiva h”, che portiamo da anni nelle scuole della Valle San Martino nella “settimana dei valori”, il teatro di “Diversamente Viva”, il film “Un sentiero per tutti”, e da ultimo il film “come rugiada” di Carlo Limonta.
Dopo la visione del film, applausi anche durante il dibattito successivo con numerosi interventi non solo a lodare il lavoro e il messaggio di “come rugiada”, ma a sottolineare il “che fare” come cittadini e come Istituzioni per affrontare la cura e l’inclusione delle persone con disabilità.
“come rugiada” continuerà ad essere proposto nel territorio e nelle scuole. Vi terremo aggiornati. E ancora grazie a tutti gli spettatori di ieri sera.
Durante il dibattito dopo la visione del film “come rugiada” si è parlato anche della necessità di rimuovere le barriere architettoniche e culturali che impediscono alle persone disabili di vivere una vita piena, così come si è sottolineato il ruolo che dovrebbe avere lo Stato e il Servizio pubblico.
Giusto l’altro giorno, il Senatore Tino Magni che ha contribuito alla realizzazione del film, denunciava sulla sua pagina facebook che sono stati tagliati i finanziamenti pubblici per l’acquisto di batterie e ruote per carrozzine.
Ecco cosa scrive:
“Quanto sta accadendo alle persone con disabilità è inaccettabile e vergognoso. Chi ha una disabilità motoria non può essere trattato come un costo da tagliare e lo Stato e le Regioni non possono fare cassa sui più fragili.
Da quanto denunciato da ‘Il Fatto Quotidiano’, dal 2025 non è più garantita la copertura delle spese per batterie, ruote, motori e joystick delle carrozzine elettriche. Ausili essenziali e vitali per chi ogni giorno lotta per mantenere un po’ di autonomia e dignità.
La copertura era a carico delle Als, e poi con il nuovo Nomenclatore tariffario e i nuovi Lea, decreto Tariffe di fine 2024, il pasticcio: nessuno rimborsa più niente e gli alti costi sono a carico dei disabili e delle loro famiglie. Ma, soprattutto inizia il rimpallo di responsabilità tra il Ministero della Salute e le Regioni.
Questa situazione ha creato sconcerto nelle principali associazioni che si occupano di disabilità. Le carrozzine sono strumenti di cittadinanza e devono essere garantiti dallo Stato.
Presenterò un’interrogazione al Ministro della Salute Schillaci, perché il governo Meloni deve prendersi le sue responsabilità e intervenire immediatamente.”
Un opera magnifica ricca di umanità umanità della quale abbiamo così tanto bisogno! Bravi tutti!