L’albero di Falcone dedicato a Piersanti Mattarella: a Monte Marenzo un passo simbolico verso la memoria e l’impegno civico
Non ho visto se era una bambina o un bambino, ma ho sentito la sua voce dire: “Legalità è… ascoltare gli altri senza voler avere ragione…” e un’altra o un altro: “Valorizzare le differenze di ciascuno e di tutti…”
Basterebbero queste parole, dette da bambini, pensate e scritte insieme alle loro Insegnati per dare senso ad una mattinata di profondo valore civile e simbolico, oggi 11 ottobre 2025, durante la cerimonia di piantumazione della talea dell’Albero Falcone nel giardino della scuola primaria di Monte Marenzo.
L’iniziativa, intitolata “La memoria mette radici”, è stata promossa dal Comune di Monte Marenzo in collaborazione con il Gruppo Alpini Monte Marenzo, la Fondazione Falcone e gli istituti scolastici del territorio, ed è stata pensata come segno tangibile della volontà di coltivare nei giovani e nella comunità i valori della legalità, della memoria e della partecipazione.
La talea proviene dal celebre Ficus macrophilla che cresce davanti alla casa palermitana del giudice Giovanni Falcone e di Francesca Morvillo, simbolo della lotta alla mafia. L’albero, curato e diffuso in tutta Italia grazie al progetto della Fondazione Falcone, continua a rappresentare l’idea di una memoria viva, che cresce e si tramanda tra le generazioni.
La cerimonia è iniziata con il ritrovo in piazza municipale, dove è stato innalzato il tricolore e deposta una corona d’alloro al monumento ai Caduti. Da lì il corteo ha raggiunto la scuola primaria per la piantumazione della talea. Dopo la benedizione, i bambini hanno presentato letture e riflessioni dedicate ai valori della giustizia e della legalità.
A rappresentare le istituzioni locali e territoriali erano presenti il Sindaco di Monte Marenzo, il Capogruppo Alpini Monte Marenzo, e il Prefetto di Lecco, insieme ai volontari e le associazioni locali, il capogruppo Alpini di Monte Marenzo, Ruben Carsana, il parroco don Angelo Roncelli, il curatore generale della Fondazione Falcone, Alessandro De Lisi, il Prefetto di Lecco, Paolo Ponta, il coordinatore delle Penne Nere della Valle San Martino, Stefano Casetto, i sindaci dei comuni della Valle San Martino, i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’Arma dei Carabinieri, i rappresentanti della Provincia di Lecco, gli alunni della scuola primaria e le insegnanti.
Il piccolo Ficus ora radicato a Monte Marenzo diventa un segno concreto di impegno collettivo: un invito a ricordare le vittime delle mafie e a costruire, giorno dopo giorno, una cultura della legalità capace di crescere come quell’albero che continua a generare vita e speranza in tutta Italia.
Con la presenza di queste figure, l’evento ha assunto carattere ufficiale e comunitario, inserendosi in un percorso che punta non solo a commemorare, ma a radicare nei cittadini, specialmente nei giovani, l’idea che la memoria è un impegno concreto.
Il piccolo Ficus ora piantato diventa così “albero di comunità”: simbolo vivo della memoria che cresce assieme ai cittadini, non solo nei ricordi ma nelle azioni quotidiane.
Sotto l’intervento del Sindaco riportiamo i brevi testi letti dai bambini o poesie dedicati a Giovanni Falcone e a Piersanti Mattarella, sottolineando come il coraggio e l’impegno civile siano valori da coltivare già da piccoli e hanno fatto riferimento all’importanza della legalità, spiegando che essa non è solo una parola, ma si costruisce con azioni quotidiane: rispetto delle regole, onestà, cura del bene comune.
Riportiamo anche l’intervento del Sindaco Paola Colombo.
Cari cittadini, care bambine e cari bambini, insegnanti, don Angelo, rappresentanti delle istituzioni, autorità civili e militari, signor Prefetto,
oggi, con grande emozione, accogliamo e mettiamo a dimora a Monte Marenzo la talea dell’Albero di Falcone, una copia del ficus che cresce davanti alla casa del giudice Giovanni Falcone a Palermo.
Quel grande albero, testimone silenzioso di una vita spesa per la giustizia, è diventato simbolo di legalità, coraggio e speranza per tutta l’Italia e rappresenta la volontà di radicare nelle comunità i valori della giustizia e dell’impegno civile, affinché il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per un Paese migliore continui a vivere.
Oggi tocca a noi raccogliere quella preziosa eredità e portarla avanti con coraggio e determinazione, continuando a sensibilizzare le persone sull’importanza dell’impegno sociale contro ogni forma di illegalità per costruire un cambiamento autentico e duraturo, per il nostro futuro e per quello delle generazioni che verranno.
Abbiamo scelto di dedicare questa talea a Piersanti Mattarella, un uomo delle istituzioni che ha incarnato con coraggio e coerenza l’idea di una politica pulita, onesta e al servizio del bene comune.
Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica è stato un amministratore pubblico che ha sempre lavorato con dedizione e senso del dovere mettendo al primo posto l’onestà e la responsabilità verso i cittadini. Era un decisionista, non aveva paura né di agire né di parlare. Credeva profondamente che la politica, quella buona, potesse cambiare la Sicilia e l’Italia. Fu proprio questa sua profonda fede nella giustizia e nel cambiamento a costargli la vita.
Il suo sacrificio e il suo esempio, così come quelli dei giudici Falcone, Borsellino e di tanti altri, devono continuare a vivere e ispirare ogni giorno tutti colori che scelgono di servire la comunità con onestà, dedizione e coraggio.
L’educazione al rispetto, all’onestà e alla solidarietà nasce prima di tutto in famiglia e prosegue nella scuola, luogo fondamentale per la crescita civile e morale dei ragazzi. Insieme, famiglia e scuola formano cittadini consapevoli, capaci di riconoscere il valore delle buone regole, di impegnarsi per il bene comune e di diventare adulti e amministratori responsabili.
Per questo un grazie speciale ai bambini e alle maestre della nostra scuola perché la vostra presenza dà forza e continuità a un messaggio che vogliamo trasmettere ai più giovani — quello della legalità, della giustizia e del coraggio civile.
Grazie alle Associazioni, a Don Angelo, che ci aiuta a dare un significato profondo a ciò che viviamo come comunità.
Grazie a tutti i cittadini, alle autorità civili e militari che sono qui con noi a condividere questo momento di memoria e di impegno così importante.
Ringrazio il dott. De Lisi e la Fondazione Falcone per il loro costante e preziosissimo impegno nella diffusione della cultura della legalità nelle comunità di tutta Italia.
Ringraziamo Giacomo Milani per la galleria fotografica.

