Riempiamo l’Italia di lenzuola bianche – sudari
Teli bianchi. Sudari. Avvolgono – a Gaza – i corpi dei palestinesi morti ammazzati, e sono così diventati simbolo della strage. Oggetti comuni, testimonianza del nostro tempo crudele, tempo di genocidio.
Il sudario ricopre, sottrae alla vista del mondo il corpo di cui è stato fatto scempio. Avvolgere nel sudario è un gesto estremo di cura, di pietas. Protegge la dignità degli esseri umani quando le vite non valgono più niente, nella conta approssimativa dei morti.
Come si fa a piangere, onorare la memoria, dei morti di Gaza in quasi 600 giorni di assedio? Come si fa a piangerli uno per uno?
Proviamo a farlo, in silenzio, sabato 24 maggio: in ogni città, paese, contrada d’Italia. Riempiamo piazze, strade, finestre di lenzuola bianche a ricoprire il selciato e le facciate di edifici privati e pubblici.
Vorremmo che tutte insieme, in tutta Italia, arrivassero al numero tragico dei 50.000 di Gaza. Tutte insieme saranno i corpi che il mondo non vuole vedere.
Facciamolo sui social e negli spazi pubblici, ciascuno con il suo telo.
Facciamolo organizzandoci per condominio, strada, quartiere: ma anche da soli, ognuno alla sua finestra. E le fotografie inondino la rete, con l’hashtag #ultimogiornodigaza
Perché i morti di Gaza tornino ad essere uno scandalo.
(L’iniziativa è promossa da Paola Caridi, Claudia Durastanti, Micaela Frulli, Giuseppe Mazza, Tomaso Montanari, Francesco Pallante, Evelina Santangelo)
OGGI ISRAELE HA COMMESSO QUESTO CRIMINE INAUDITO.
Un attacco aereo israeliano su Gaza ha colpito la casa di una dottoressa e ucciso nove dei suoi dieci figli: il più grande aveva 12 anni. La notizia è stata annunciata dall’ospedale di Khan Younis per cui la donna lavora, come riporta Bbc. Suo marito l’aveva accompagnata a lavoro ed era appena tornato a casa quando l’edificio è stato colpito dai raid israeliani.