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Sabato 3 maggio maratona letteraria e convegno sull’ Europa a Olginate

Il primo appuntamento della stagione  è con la professoressa  Giuditta Podestà,  per ricordare il lungimirante pensiero e il proficuo operato della studiosa a vent’anni dalla scomparsa: parleremo della  sua lucida analisi  sull’Europa, ancora oggi senza una rotta, per essersi sottratta alle proposte culturali di intellettuali, come  Giuditta Podestà.

SABATO 3 MAGGIO 2025
convento di Santa Maria la Vite – Olginate
 
Ore 15 .00  MARATONA DI LETTURA                                                                                                          OMAGGIO A  ANDREA CAMILLERI
 
Saranno lette pagine  in italiano e in tedesco tratte dal romanzo d’esordio alle storie di animali scritte per i suoi nipoti; vogliamo rivisitare le sue opere letterarie aldilà del commissario Montalbano nel suo centenario  dalla nascita.
(Su iniziativa e in collaborazione con la VDIG (federazione delle associazioni italo-tedesche) nell’ambito Omaggio alla lingua italiana)
 
Ore 16.30    convegno
                   GIUDITTA PODESTA’ 
                  E LA FORZA DELL’UTOPIA
                    Il suo progetto di Europa Unita
                nel segno della  letteratura comparata 
 
Dialogheranno:
GIUSEPPE LEONE saggista e moderatore
LUCIANO MALUSA università di Genova
NICOLETTA LAVASELLI docente di Letteratura italiana
ILIA PEDRINA giornalista e saggista
DANIELA CORTI docente di storia dell’Arte
RITA MARCON-GROTHAUSMANN presidente VDIG
JUTTA HUNTEMANN-HINTZE docente di letteratura
 
 
 GIUDITTA PODESTÀ E LA FORZA DELL’UTOPIA
 il suo progetto di Europa Unita nel segno della letteratura comparata
Nel 1990, tre anni prima della fondazione dell’UE, pubblicò il saggio Le chiavi dello
scrigno. Si trattava di un testo dedicato a un Lettore con la elle maiuscola, l’Unione Europea, alla quale la studiosa offriva, “per visione diretta e interpretazione del profondo, le chiavi interpretative dei valori semantici nascosti nello scrigno della nuova Europa”.
Un invito a governarla attraverso una politica di pace e di tolleranza quale si addice a un continente, divenuto attraverso i secoli, sempre più multiculturale tra identità ebraiche, musulmane, cattoliche e protestanti, a un tempo.
Oggi sono passati più di trent’anni da quando l’Unione Europea si è insediata al governo del continente, quanti ne sono bastati per convincerci che il Lettore al quale si è rivolta Giuditta, non ha seguito i suoi dettami, soprattutto dopo che le sue ultime deliberazioni hanno avuto come oggetto il riarmo dell’Europa.
A tutt’oggi, l’UE non ha, né un’opinione pubblica, né una società stretta, cioè una classe egemone capace di guidare il popolo, né un teatro che possa dirsi continentale, né una Carta Costituzionale.
Riarmandosi, ha smentito se stessa e le ragioni per cui era nata nel ‘93, in particolare l’ultima identità acquisita con l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace nel 2012. Una cocente delusione, certo, per noi, in occasione di questo convegno organizzato per ricordare Giuditta Podestà nella ricorrenza del ventesimo anniversario della morte e la sua lezione a un Europa che, ancora una volta, rifiuta di diventare adulta.
 
al termine sarà offerto un aperitivo         
INGRESSO LIBERO
 
Emanuela Rossi segr. Associazione Santa Maria la Vite-Giuditta Podestà
www.santamarialavite.wordpress.com
 

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