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Voci sulla fragilità. A Foppenico Lo Specchio, Anfora e Spazio Condiviso danno voce alla fragilità

Voci:

Alla fine della proiezione del film “come rugiada” una spettatrice alza la mano e dice poche parole: “Mi ha colpito la voce narrante di questo film. Una voce che ha un’anima…”

Poco prima la voce di Paulina si emoziona quando parla del laboratorio di sartoria di Anfora: “Quello che non si vede in quel tessuto e in quei fili sono le lacrime di chi sta tessendo…”

Alberto invece ricorda alcuni momenti della lunga storia del film e de Lo Specchio e la sua voce si interrompe commossa…

La voce di Daniele è invece ferma, non ha attimi di incertezza: è giusto che chi dà voce a chi gestisce situazioni di fragilità appaia come un riferimento sicuro…

 

Ieri sera, nella serata inaugurale della tradizionale Festa San Michele a Foppenico di Calolziocorte, è stato presentato il docufilm “come rugiada”, realizzato dall’Associazione “LO SPECCHIO A.P.S.” e “UPper – un paese per star bene” di Monte Marenzo, musiche degli Ouroborus (qui il trailer del film).

Voci:

Alberto, Moreno per Lo Specchio e Sergio per UPper, spiegano che “come rugiada” è il racconto delle persone che frequentano il Centro Diurno Disabili “Rugiada” di Calolziocorte. Nel film si sentono le voci degli Ospiti del CDD, dei loro genitori, degli operatori che gestiscono la struttura e dei Volontari de Lo Specchio.

Ed è proprio a Foppenico che 35 anni fa nel 1990, un gruppo di giovani volontari unendosi in associazione scelsero di impegnare il loro tempo libero con le persone disabili, con un doppio intento: promuovere iniziative tese a migliorarne la qualità della vita favorendone i processi di integrazione sociale e sensibilizzare i cittadini su diritti e solidarietà nei loro confronti.

Quando la spettatrice sottolinea di come l’abbia colpita la voce narrante di “come rugiada”, io, Alberto e Moreno ci guardiamo. Ci viene in mente quando dovevamo decidere chi avrebbe dato voce alla sceneggiatura scritta da Carlo Limonta e dal nostro Angelo Gandolfi e insistemmo tutti che fosse proprio Carlo a narrare con la sua voce d’Autore che rivelava prima le sue incertezze e poi le sue risposte come chiede l’amicizia autentica…

 

La fragilità ci interroga. Vedere la persona e non i suoi limiti

Questo il titolo della serata e al termine della proiezione del film sono seguite le testimonianze di alcune realtà chi si occupa di fragilità nel territorio Calolziese come Fondazione Anfora e il Circolo ARCI Spazio Condiviso.

 

Voci:

Sara e Sibilla hanno dato voce ad alcuni esempi e progetti realizzati da Anfora che nasce all’interno dell’Istituto delle Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca per offrire accoglienza e accompagnamento educativo a donne sole o con figli a carico in situazione di fragilità e donne maltrattate e vittime di violenza.

La struttura è organizzata per l’inserimento di minori unitamente alla madre, in seguito dell’emissione di un Provvedimento da parte dell’Autorità Giudiziaria competente predisposto a causa di maltrattamenti, violenza o per necessità particolari.

Ogni accoglienza è finalizzata alla tutela dei minori, all’osservazione delle capacità genitoriali, all’accompagnamento/sostegno educativo e psicologico, al reinserimento sociale.

Le attività di Anfora sono seguite prevalentemente da professionisti, lo spazio per i volontari è prezioso: si può partecipare a tante attività di solidarietà come accompagnamento e ritiro da scuola, attività di gioco e sport, esecuzione dei compiti, fare una passeggiata…

Vi sono alloggi per l’autonomia, per l’housing sociale; spazi per attività educative e spazi di sartoria e attività occupazionale.

I prodotti del laboratorio di sartoria sono l’occasione di riscatto per alcune ospiti di Anfora e del territorio.

Ed è poi Paulina a “dare voce” ad una ospite del laboratorio di sartoria e pronuncia quella frase…

 

Voci:

Daniele Vanoli è qui in rappresentanza del Circolo ARCI Spazio Condiviso di Calolziocorte che promuove cultura, socialità e mutualismo, offrendo spazi per incontri, e dà voce ai problemi dei cittadini; organizza eventi culturali e attività per la comunità locale. 

Ha ospitato lo sportello AscoltARCI, un punto informativo gratuito per il sostegno a lavoratori, studenti, migranti e altri cittadini.

La mia voce gli ricorda anche l’impegno di ARCI Condiviso per gli aiuti alle persone in Bosnia fermi ai confini dell’Europa. Daniele ci informa Spazio Condiviso  ha organizzato e partecipato a iniziative di solidarietà per i migranti della rotta balcanica, raccogliendo e inviando aiuti umanitari  beni di prima necessità come scarpe, giacconi e sacchi a pelo e organizzando eventi informativi per sensibilizzare l’opinione pubblica. Questi sforzi rientrano nelle attività della rete RiVolti ai Balcani, di cui il Circolo è parte attiva, per supportare le persone in difficoltà lungo quella rotta migratoria.  

ARCI Spazio Condiviso sta contribuendo a sostenere economicamente la scuola di Al Nuseirat, nella striscia di Gaza, ideata e condotta da Mohammed, ingegnere gazawi e da altri Volontari, che ospita più di un centinaio di bambine/i che hanno perso tutto.

 

La serata si conclude con un applauso a tutte le voci e sullo schermo dietro i relatori c’è ancora la scritta di una diapositiva: “Ogni luce accesa è una speranza viva: proteggerla è il nostro impegno più profondo”.

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