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Bettini: 22 lavoratori a rischio

Nell’aprile scorso, nella nostra inchiesta sul mondo del lavoro nel nostro territorio, avevamo scritto delle difficoltà della Bettini, l’azienda della Levata che opera nei settori della ceramica e della meccanica.

La crisi è stata affrontata facendo largo uso degli ammortizzatori sociali: cassa integrazione ordinaria, straordinaria, Deroga e utilizzo della mobilità su base volontaria, per favorire il collocamento delle persone in altre aziende. Attualmente il numero di occupati è di 94 persone (72 operai e 22 impiegati). A  fine 2008 erano in 133.

L’ammortizzatore che si sta utilizzando in questa fase è la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, che vede coinvolti un numero massimo di 40 unità per la durata di un anno con termine il  prossimo 5 dicembre 2011.

L’Azienda si sta riprendendo, sono aumentati gli ordini e si è investito nella tecnologia, ma vuole tagliare i costi riducendo il personale.

L’Azienda ha quindi avviato la procedura di mobilità per 22 dipendenti. Il Sindacato ha proposto di attivare un contratto di solidarietà, ovvero ridurre l’orario di lavoro a tutti i lavoratori e mantenere invariato il numero di dipendenti  senza procedere ai licenziamenti (con la mobilità si esce dall’azienda e viene dato un assegno dall’INPS per un numero di anni limitato a seconda dell’età del lavoratore).

Giovedì c’è stato un incontro tra la Direzione e il Sindacato ma l’Azienda ha ribadito la volontà di procedere con la mobilità non ritenendo possibile i contratti di solidarietà se non in minima parte.

Un nulla di fatto quindi ed ora si cercherà di trovare lavoratori prossimi alla pensione o altri volontari che vogliano accettare la mobilità. Una assemblea dei lavoratori con il Sindacato è prevista per il prossimo 10 novembre.

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