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Presentato il libro di Dario Dell’Oro “Attorno ai proverbi per San Martino”

sanmartino

San Martino. Opera ad intarsio di Roberto Nava (foto di Giorgio Toneatto).

Una pubblicazione culturale interessante ed importante quella di Dario Dell’Oro che ieri, al Monastero del Lavello, ha presentato il suo libro “Attorno ai proverbi per San Martino”.

Interessante ed importante perché la sua ricerca sulle usanze, le tradizioni, le leggi e i contratti di mezzadria di Calolzio e dell’alta Valle San Martino ci fanno scoprire molte cose della nostra storia. Ci fanno capire quali erano le condizioni di vita dei contadini e a quali regole dovevano sottostare per poter lavorare i terreni dei padroni della terra, i ricchi signori e le proprietà ecclesiastiche della nostra valle.

Dell’Oro ha spulciato gli archivi della chiesa calolziese e ha riprodotto nel libro queste condizioni che, a ben guardare, non hanno nulla di “misericordioso” nei confronti dei poveri contadini.

Ma il libro non è solo questo. Attorno alla figura del Santo protettore della valle, Dell’Oro ci rivela le usanze di questo periodo dell’anno che precede l’avvento ambrosiano. Ci ricorda le tradizioni ed i proverbi che forse qualche anziano in sala ieri ha sentito qualche volta da genitori e nonni.

Il libro, illustrato dalle foto di Danilo Butta, arriva proprio quest’anno in cui si celebra il 1700° anniversario della nascita di San Martino di Tours come ha ricordato ieri don Giancarlo Scarpellini, Arciprete delle parrocchia di San Martino a Calolziocorte. Prima di lui sono intervenuti Tiziana Esposito, Presidente della Pro Loco Calolziocorte che ha lodevolmente finanziato questa iniziativa editoriale e il Sindaco di Calolzio, Cesare Valsecchi.

Dell’Oro, prima di raccontare aneddoti e curiosità che scoprirete leggendo il libro alle tantissime persone che hanno gremito la sala ieri pomeriggio, ha voluto ringraziare e dare la parola a Roberto Nava perché l’ultimo suo bellissimo intarsio, presentato ieri per l’occasione, è stato riprodotto sulla copertina del libro (con una foto di Giorgio Toneatto).

Roberto ha realizzato con la consueta maestria l’intarsio che raffigura San Martino nell’atto di Tagliare in due il suo rosso mantello per donarlo al povero. Il disegno è tratto da un’incisione di Martin Schongauer (fine Quattrocento) e ha voluto spiegare il significato di quest’opera: il soldato romano divide ciò che ha con la spada (la giustizia) e condivide ciò di cui ha bisogno il povero in quel momento, un mantello che copra il suo corpo nudo: un atto di carità e di misericordia.

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