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L’incantesimo di Margherita nel bosco…

Incantesimo è la prima parola che ci viene in mente dopo la bellissima esperienza di ieri a Santa Margherita.

Incantesimo per l’installazione artistica di Alice Galli e per la passeggiata con i bambini “esploratori di piante” guidati dalle loro Insegnanti e dal naturalista Maurizio Giannoni.

Incantesimo per noi che andiamo spesso verso Santa Margherita per poi ammirare gli affreschi del nostro “gioiello tra i boschi”, ma la stessa magia avranno percepito i numerosi visitatori che sono venuti ieri per partecipare a questa iniziativa curata dalla nostra Associazione UPper Monte Marenzo come anteprima della 29^ Mostra del fungo che si terrà oggi.

Tantissime le cose da raccontare. Ma andiamo con ordine.

Backstage

Organizzare questa iniziativa è stato laborioso per alcuni componenti del Direttivo e soci della nostra Associazione.

Il 28 giugno scorso, l’Amministrazione Comunale ha convocato tutte le Associazioni di Monte Marenzo per comunicare la partecipazione al bando regionale “Ogni giorno in Lombardia” che promuove lo sviluppo dell’attrattività locale. L’idea dell’Amministrazione era di coordinare e finanziare attraverso il bando le iniziative della Mostra del Fungo. Alla riunione era presente Cristina Melazzi che, a nome di UPper, ha illustrato la proposta di massima di valorizzare l’aspetto naturalistico dell’appuntamento dell’8 ottobre, inserendolo in un percorso a più tappe centrato sui temi dell’ambiente e della sua salvaguardia, dal paese al pianeta.

Con il Direttivo è maturata l’idea di valorizzare il lavoro fatto lo scorso anno dai bambini della seconda primaria di Monte Marenzo. Abbiamo contattato le insegnanti Elena Morandi, Nadia Ravasio e il botanico Maurizio Giannoni con l’intento di coinvolgere i visitatori in una camminata alla scoperta delle piante e dei tesori del bosco.

Nei mesi successivi Cristina ha curato il rapporto con la Cooperativa Sociale “L’Airone” che si è occupata dell’organizzazione generale e dei rapporti con la Regione Lombardia che ha finanziato parte del progetto e ieri per Airone era presente Matteo Pagani, entusiasta del lavoro che abbiamo realizzato.

Stefano Micheli ha invece coinvolto l’artista Alice Galli, nata tra le montagne di Lecco nel 1998. Finite le scuole superiori vive un anno in Australia, dove si occupa di agricoltura. Tornata in Italia, si sposta a Bologna dove si diploma nel 2022 all’Accademia di Belle Arti, indirizzo Decorazione Arte e Ambiente. Attualmente a Venezia, frequenta il corso di laurea magistrale in Studi Performativi e di Genere a Iuav. Alice lavora sul concetto di tessitura in ambito tessile ma anche poetico, lavora con telai, suoni e poesia. Il medium tessile è sempre presente nella sua ricerca artistica, lasciandosi ibridare con nuove modalità espressive che intrecciano e ricamano altri tipi di materiali, come parole o suoni; lavora molto con e su lo spazio naturale, da cui trae ispirazione e insegnamento.

Venerdì e sabato Stefano ha aiutato Alice ad allestire la splendida installazione artistica che abbiamo potuto ammirare ieri.

Abbiamo concordato con la Parrocchia l’apertura della chiesetta (grazie don Angelo) e fatto inserire le due iniziative nel programma generale della Mostra del fungo. Graziano Morganti ha realizzato la locandina personalizzata UPper per l’evento e Sergio ha curato la pubblicità con i media locali.

E la merenda?

Il Sindaco di Monte Marenzo, Paola Colombo, ha giustamente pensato di ristorare bambini e visitatori dopo la passeggiata. Grazie a lei e all’Amministrazione Comunale.

Esploratori di piante

Alle 14 in punto di ieri, un bel gruppo di bambini della scuola Primaria, alcuni genitori e alcuni visitatori, che hanno saputo dell’iniziativa da facebook o dai giornali on line, erano già pronti per la partenza davanti al Municipio. Li abbiamo guidati fino a Pòrtola, fermandoci ad ammirare il paesaggio in via Donizetti: il lago di Garlate, il monte San Martino, il Monte Barro e le case di Monte Marenzo. Abbiamo mostrato una foto tratta dal libro “Monte Marenzo tra storia, ambiente, immagini e memoria”: un’immagine del 1920 con una panoramica da casa Butti su coltivi, frutteti, vigneti e gelsi. Come è cambiato il paesaggio in cento anni!

Poi, presso l’abitato di Pòrtola, guardiamo gli ulivi piantati una trentina di anni fa e che ora producono olio. Qui una volta c’erano solo prati e boschi.

Maurizio si ferma sotto un ippocastano. Fa notare la malattia che ne ha colpito le sue foglie e la ricrescita di quelle nuove “fuori stagione” dovuta all’anormale caldo autunnale. Uno stress per molte piante e sintomo evidente dei cambiamenti climatici. Ci sono alcune castagne a terra, i bambini raccolgono alcune “castagne matte” cadute  e il botanico spiega la differenza con quelle “buone” degli altri castagni e la leggenda secondo cui i frutti non edibili tengano però lontano i malanni autunnali, come il raffreddore e la tosse…

Poi il primo cartello, i bambini si alternano nella lettura, “guidandoci” attraverso il lavoro che hanno fatto lo scorso anno. Maurizio si sofferma con altre curiosità e mostra altri aspetti interessanti come l’evidenza di interventi animali sulle piante e sui loro frutti.

Siamo perfettamente d’accordo col messaggio che ci viene dato da questo progetto didattico: conoscere il bosco nella sua varietà e bellezza è il primo passo per amarlo e rispettarlo… Passaparola!

Dopo la galleria fotografica trovate la presentazione che ci è stata consegnata ieri dai bambini e dalle Insegnanti.

Margherita nel bosco

Sulla sommità del Monte di Santa Margherita arriviamo alla chiesa, il nostro “gioiello tra i boschi”. Qui troviamo Alice Galli che spiega ai bambini ed ai visitatori cosa vedranno.

Ci illustra una parola strana: ecotono. Un ecotono è una zona di transizione tra due ecosistemi, gli ecotoni sono ambienti come: estuari, zone liminali in cui due sistemi complessi si incontrano e si lasciano sfumare. Il lavoro per la chiesetta di Santa Margherita vuole giocare sull’idea di ecotono, sfumare i confini di ciò che è considerato legittimo appartenere al dentro e ciò che, invece, sta fuori ed è selvatico.

All’interno della chiesa troviamo un tappeto realizzato a mano che riproduce la mappa geografica con la posizione della chiesa rispetto a Monte Marenzo e Torre de Busi. Sulla stoffa sono riportati i sentieri che vi convergono. Si vuole portare all’interno dell’edificio l’immagine e l’idea del camminare, riflettendo all’interno il percorso esterno, ibridare così l’esperienza della visita alla chiesetta con la camminata che ha preceduto la visita.

Cosa succede se attiviamo stati percettivi differenti? Se spostiamo la nostra percezione e la nostra modalità di agire quotidiano? Quello che avviene oggi vuole essere come un incantesimo.

Il tappeto è, a tratti, ricoperto, con pezzi sottili di creta in cui sono stati fatti seccare semi. L’invito è quello a portare via qualcuna  delle tessere come traccia del nostro passaggio e piantarle nel bosco o in un altro luogo da raggiungere a piedi. Al soffitto sono sospesi elementi vegetali raccolti nel bosco.

Lentamente il dentro e il fuori si fondono in un’unica parola: dentrofuori.

Il suggerimento è quello di camminare all’interno della chiesetta e nel bosco con un’attenzione diversa ai suoni, al proprio corpo e a ciò che lo circonda. Alice ci consegna un libretto dove riscrive la storia di santa Margherita ponendo delle domande a chi legge, de-costruendo la biografia della santa, cercando, attraverso la riscrittura fictional della vicenda, di dare a Margherita più autonomia e autodeterminazione in quanto figura storica femminile.

Ancora backstage

Al termine della giornata tanti visitatori si fermano per un brindisi e poi per aiutare Alice e noi a smontare tutta l’installazione artistica, riportare tutti gli oggetti che sono normalmente nella chiesetta e richiudere.

Scendiamo al tramonto del sole. Anche questo è un incantesimo di una giornata “top”.

(La galleria fotografica con immagini di Elena Morandi, Cristina Melazzi e Sergio Vaccaro)

Ecco qui la presentazione che ci è stata consegnata ieri dai bambini e dalle Insegnanti.

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All’inizio di quest’anno scolastico abbiamo deciso che ci saremmo impegnati nell’esplorare la natura, attraverso varie attività. Perciò oltre a osservare e curare gli animali, siamo andati alla scoperta degli alberi del nostro territorio.

Abbiamo così organizzato un’uscita al monte di Santa Margherita e, con la guida preziosa del botanico Maurizio, abbiamo scoperto lungo la strada numerosi alberi e arbusti.

Li abbiamo osservati attentamente nei minimi particolari, grazie anche a una lente d’ingrandimento che ci è stata regalata. Durante il percorso, Maurizio ci ha rivelato il nome di ogni pianta e ci ha fornito alcune informazioni molto interessanti: per noi è stata una piacevole sorpresa!

Successivamente, a scuola abbiamo ricevuto un messaggio da Maurizio che ci suggeriva di raccogliere informazioni sulle piante osservate e di preparare dei cartelli da esporre vicino ad ogni albero o arbusto.

Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta e ci siamo messi al lavoro.

Fra tutte le specie osservate, abbiamo scelto di approfondire la conoscenza delle seguenti piante:

ACERO DI MONTE, AGRIFOGLIO, BETULLA, CASTAGNO, CILIEGIO, NOCCIOLO, QUERCIA e ROBINIA.

Ci siamo allora organizzati in gruppi e leggendo diversi libri abbiamo cercato di completare per ogni pianta uno schema in cui venivano raccolte informazioni su vari aspetti: NOME SCIENTIFICO, ALTEZZA, ETÀ, FUSTO, FOGLIE, FIORI, FRUTTI. Inoltre abbiamo individuato le particolarità di ogni pianta inserendole nella voce CURIOSITÀ.

Abbiamo anche formulato un indovinello da proporre a chi ci avrebbe letto, per testare la sua attenzione nella lettura.

In tutte queste attività abbiamo utilizzato le nostre conoscenze di scienze e le nostre competenze linguistiche, ma è stato interessante anche confrontarci nel gruppo, per accordarci sulle informazioni da scrivere, scegliendo quello più adeguate.

Abbiamo poi arricchito i cartelli con i nostri disegni: la struttura dell’albero e dell’arbusto, un rametto di foglie con frutti o fiori.  Questa attività ha richiesto precisione nel disegno e nel colore.

Al termine del lavoro, gli otto cartelli informativi sono stati collocati lungo la strada sterrata per Santa Margherita; in questo fascicolo sono stati proprio riprodotti, in dimensioni minori, i cartelli esposti.

Siamo certamente orgogliosi e soddisfatti del nostro lavoro che ha richiesto tempo, impegno e precisione. Durante questo percorso abbiamo imparato ad osservare con attenzione le piante, ci siamo posti numerose domande a cui abbiamo cercato di rispondere con la ricerca di informazioni, abbiamo imparato che ogni elemento della natura deve essere rispettato e infine abbiamo deciso di condividere le nostre conoscenze con tutti coloro che leggeranno i cartelli, lungo la strada.

Ringraziamo chi ci ha sostenuto e aiutato in questo lavoro: innanzitutto la guida Maurizio, poi l’amministrazione comunale e infine i genitori che hanno collaborato nella costruzione dei cartelli.

A conclusione, possiamo esclamare: conoscere il bosco nella sua varietà e bellezza è il primo passo per amarlo e rispettarlo… Passaparola!

Gli alunni e gli insegnanti della classe seconda della Scuola Primaria di Monte Marenzo.

4 pensieri su “L’incantesimo di Margherita nel bosco…”

  1. Buongiorno a tutti.
    L’iniziativa di Santa Margherita nel bosco è stata un’esperienza meravigliosa per noi bambini di terza perché nel bosco abbiamo visto tante meraviglie che non conoscevamo -come le “castagne matte”- e alcuni particolari degli alberi. Abbiamo apprezzato le spiegazioni di Maurizio e siamo stati sorpresi dalle decorazioni della chiesetta…oltre che dall’opera di Alice! Infine è stata bellissima la sorpresa di una merenda squisita che ci è stata offerta!
    Grazie per averci invitato a questa bella proposta!

    Alunni classe III, Scuola Primaria di Monte Marenzo

  2. Meritava davvero, la giornata di sabato 7, il bel resoconto dettagliato di Sergio!
    A margine, avrei voluto aggiungere, come nota veloce, una luce in più proprio sui protagonisti e sul valore della loro presenza in quel contesto: che l’opera (preziosa) di un anonimo frescante di secoli fa, nascosta tra i boschi di un piccolo paese, ancora riesca a richiamare e far sentire le voci di giovani impegnati nell’arte e di bambini impegnati a scoprire il luogo dove vivono, non è affatto qualcosa di scontato e -anzi – ci dà vera speranza.

    Di contro, ci sono piombate addosso le notizie di questi giorni sulle terribili azioni terroristiche che – al di là delle motivazioni storico politiche – sono andate a colpire, sull’altra sponda del Mediterraneo, soprattutto giovani e bambini, civili senza colpa: e con loro, le speranze di tutti.

  3. Sabato 7 ottobre, noi insegnanti con i bambini e i genitori, abbiamo vissuto a Santa Margherita un’esperienza molto coinvolgente.
    Abbiamo attivato tutti i sensi e … sicuramente tanto cuore!
    Nadia e Elena

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