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1. Sulle tracce delle civiltà precolombiane. Diario esclusivo degli inviati di Upper

Daniel e Chiara, due amici di Upper, hanno fatto il viaggio di nozze in Perù. Pur con la discrezione che l’evento richiedeva, abbiamo chiesto loro di tenere un diario per i naviganti di Upper e raccontare impressioni e riflessioni di un paese dalla storia affascinante.

La lunghezza del resoconto ci ha suggerito una pubblicazione a puntate, corredata dalle foto scattate dai nostri viaggiatori.  Anche se sull’argomento esiste una letteratura sconfinata, le persone e i paesaggi visti con gli occhi di Daniel e Chiara sono unici e inediti.

Avevamo un sogno da anni: visitare il Perù e, in particolare, raggiungere quel luogo straordinariamente affascinante e misterioso chiamato Machu Pichu.

Il matrimonio: quale miglior occasione per coronare questo sogno?

Non volevamo però un classico viaggio organizzato, noi siamo viaggiatori “fai da te” e in più, visitando luoghi caratterizzati dalla povertà, desideravamo lasciare un’impronta anche in questo senso. Dopo un’attenta ricerca, siamo riusciti a trovare ciò che faceva per noi: http://www.peruresponsabile.it/.

Perciò ecco qua, una piccola cronaca di un viaggio fantastico.

8 giugno, partenza: volo Milano-Lima via Madrid. 11, abbondanti, comode ore di viaggio che ci portano nella capitale peruviana nel tardo pomeriggio ora locale (il fuso orario prevede 7 ore in meno rispetto all’Italia). Dopo una doccia e un incontro di coordinamento con il referente locale dell’organizzazione, di corsa a letto per un meritato riposo!

Riserva Nazionale di Paracas

Al mattino presto comincia il viaggio al Sud del Perù. Un trasferimento in autobus di 3.5 ore ci porta da Lima a Paracas, dove visitiamo la Riserva Nazionale, creata nel 1975 con lo scopo di preservare una porzione di mare e di deserto in cui si trova una biosfera ricchissima, favorita dalla presenza della corrente di Humboldt, che permette al plancton di crescere in abbondanza.

 

 

 

 

 

La mattina successiva un motoscafo veloce ci conduce alle Isole Ballestas,

Isole Ballestes

chiamate le Galapagos del Perù, dove lo spettacolo è veramente incredibile! Migliaia di uccelli sorvolano le nostre teste, pinguini, cormorani e leoni marini ci guardano dalle scogliere battute dalle onde! Siamo “costretti” ad indossare dei cappelli per evitare sgradevoli ricordini che piovono a grappoli…ricordini molto importanti per l’economia peruviana dato che, nei periodi di migrazione degli uccelli, centinaia di persone raccolgono questa sostanza chiamata Guano che viene esportata in tutto il mondo, essendo essa un componente essenziale per l’industria della cosmesi.

A seguire ci spostiamo a Ica, dove visitiamo un bel museo con importanti reperti archeologici della civiltà pre-incaica “Paracas”, una “bodega” dove ci illustrano il processo di produzione del liquore nazionale, il Pisco (molto simile alla nostra grappa), e la bella oasi di Huacacchina, dove ci divertiamo affrontando enormi dune di sabbia a bordo dei dune buggy.

 

 

 

Nazca

2.5 ore di autobus ci portano poi a Nazca, dove visitiamo la città perduta di Cahuachi, i cui templi costituiscono una delle eredità architettoniche più importanti della cultura pre-incaica “Nazca” e i cui reperti, scoperti da gruppi di ricerca italiani, sono visitabili al Museo Antonini (dove pernottiamo, che emozione dormire in un museo!) e le famose linee: gli antichi popoli della cultura Nazca tracciarono sulla superficie di questa pianura enormi disegni che rappresentano figure geometriche, animali, volatili, piante e linee rette che solcano il deserto in differenti direzioni per molti chilometri. La dimensione di queste immagini è tale che l’unico modo per apprezzarne le innumerevoli caratteristiche è di osservarle dal cielo attraverso un volo privato.

E’ possibile apprezzare il fascino delle linee anche dalla torre di osservazione voluta da Marie Reiche, studiosa tedesca che ha dedicato tutta la vita al loro studio.

Le Linee di Nazca si sono trasformate in un vero e proprio enigma nel momento stesso in cui furono scoperte: enigma ancora oggi irrisolto, nonostante varie teorie tentino di spiegarlo.

Un nuovo trasferimento in autobus di 9 ore ci porta ad Arequipa, primo vero giorno in altura visto che la città è situata a 2.400 m. Posta alle falde della Cordigliera Occidentale delle Ande e ai piedi del vulcano Misti, Arequipa è una bella città, con case colorate costruite con un materiale proveniente dalla lava vulcanica pietrificata. Visitiamo la cattedrale, il convento di Santa Catalina e il Museo della mummia Juanita, che contiene il corpo congelato di una ragazza inca che visse per circa 12-14 anni, morendo all’incirca tra il 1440 ed il 1450. Fu scoperta sul Monte Ampato nel 1995.

Nota anche come “Signora di Ampato” e “Ragazza congelata”, Juanita è rimasta ottimamente conservata dopo 500 anni, il che la rende una delle più importanti scoperte recenti. La perfetta conservazione permise ricerche biologiche sui tessuti di polmoni, fegato e muscoli, le quali offrirono nuove informazioni sulla salute e la nutrizione degli Inca.

 

Daniel e Chiara

2 pensieri su “1. Sulle tracce delle civiltà precolombiane. Diario esclusivo degli inviati di Upper”

  1. Che splendida idea quella del diario, bravissimi!
    E complimenti per la scelta dell’itinerario, fate venire voglia di partire a tutti quanti.

    Chissà se anziché spendere un sacco di € per creme antirughe si ottiene lo stesso risultato schiaffandosi il guano in faccia. Chi si offre per la sperimentazione? 🙂

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