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Rose e biglietti per la bellezza

barcaccia1L’amica Ilaria della pagina Facebook di UPper era a Roma ieri. Ha scattato due foto della Barcaccia del Bernini. Le abbiamo chiesto se poteva inviarci un suo pensiero su quanto accaduto. Ieri sera Ilaria lo ha fatto e la ringraziamo. E condividiamo ogni parola…

 

Due giorni dopo lo scempio, tutt’intorno alla Barcaccia ci sono oggi rose e biglietti. Sono offerte di riparazione deposte da mani gentili di tante nazionalità, parole in lingue diverse che esprimono tutte un comune senso di dispiacere e di scusa.

Ammiro il gesto, l’impari lotta tra la fragile nobiltà da Don Chisciotte del bello e l’ubriachezza più violenta e stupida.

Ma queste rose già un po’ appassite mi richiamano subito l’immagine di fiori deposti su una tomba. E così vivo oggi la mia presenza in piazza di Spagna … con un senso di lutto, come dopo una perdita che non si può spiegare e tantomeno accettare.

La battaglia di ieri ha fatto una vittima, che non è la fontana.  Piuttosto è stata ferita qui  l’anima gentile dell’uomo, quella che sa riconoscere il bello ovunque lo veda, che lo ama perché ne ricava sollievo e consolazione, quella che rispetta la storia perché nel passato legge fatiche, speranze, ideali che sono anche i suoi…

Mi chiedo con che cosa possa mai essere stata barattata quest’anima, e purtroppo non trovo nessun  senso, nessun vantaggio nello scambio.

Piove adesso su Roma. Tutto viene lavato via. Ma la pietra resta, bianca e pura, ferita ma nonostante tutto bella. Impossibile non amarla, anzi, esattamente come per una persona cara, ogni sua cicatrice ce la rende ancora più preziosa, ricordandoci le sue lotte e ricordandoci che abbiamo rischiato di perderla…

E così vengo via dalla piazza, grata per la grande bellezza che ho ammirato, grata per la bellezza umile della mia vita di ogni giorno, grata per il tocco gentile di quelle rose sulla mia anima.

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2 pensieri su “Rose e biglietti per la bellezza”

  1. Non conosco Ilaria e non so quanti anni ha nè quale sia la sua formazione ideale e culturale, ma un racconto così bello ed intenso me la fa pensare come una persona sensibile ed intelligente. Ho apprezzato il suo totale coinvolgimento e lo sdegno ( che è di tutti noi ), per un atto classificabile come ” barbaro “. Grazie. Giorgio

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