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Il “Fantasma di Casarola” e la Chiesa di Santa Margherita in una APP interattiva

C’è una leggenda che si raccontava un tempo in Valle San Martino per mettere paura ai bambini e a chi sentiva le storie narrate nelle stalle dagli anziani che così ingannavano il tempo nelle fredde sere d’inverno.

E’ il “Fantasma di Casarola”, uno strano personaggio che si aggirava nell’antica casa della frazione di Torre de’ Busi, costruita, secondo la leggenda, con le monete d’oro che una famiglia aveva trafugato dalla chiesetta di Santa Margherita.

Il capofamiglia aveva carpito il segreto di un viandante che veniva da Venezia, facendogli bere tanto vino, e aveva così sottratto il tesoro. Tempo dopo però, una notte il capofamiglia, divenuto arrogante e prepotente per la fortuna rinvenuta, venne trovato impiccato…

Carlo Arrigoni ha evocato questa leggenda sabato 14 ottobre, interpretando il “fantasma” al Monastero del Lavello, nella sala conferenze trasformata in un ambiente suggestivo dalla scenografia predisposta per la serata. C’è persino il cappio appeso che evoca quella brutta fine…

Bravissimo Carlo, che ha così introdotto la conferenza “Andar per chiese e castelli” a cura della Dott.ssa Alice dell’Oro, ovvero alcuni itinerari turistici sul territorio della Valle san Martino che saranno disponibili in una apposita APP interattiva alla quale si sta lavorando con il supporto tecnico di Silvio Combi.

La APP, come ha spiegato il Presidente della Fondazione Nevio Lo Martire, fa parte del Progetto “Monastero di Santa Maria del Lavello Meraviglia e Incanto, c’è posto anche per te” e vuole promuovere due istituzioni cardine della nostra storia, le chiese e i castelli.

La Dott.ssa Dell’Oro ha presentato brevemente due itinerari e si è soffermata più a lungo su un terzo, quello che parte dalla “nostra” Chiesa di Santa Margherita per arrivare a Casarola. Itinerario che abbiamo percorso con Alice Dell’Oro e Silvio Combi questa estate, nel lavoro di rilevamento con il GPS e per fotografare gli affreschi della Chiesetta.

Chi scaricherà la APP (si prevede di completare il lavoro nei primi mesi del 2018), potrà godere appieno delle meraviglie e della storia del nostro territorio leggendo le informazioni che appariranno sullo smartphone. Siamo quindi curiosi di vedere al più presto i risultati di questo progetto.

(foto di Giorgio Toneatto che ringraziamo)

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