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25 anni dopo

Munch_ nucleareIl 26 aprile 1986 all’1.53 esplodeva il reattore della centrale nucleare di Cernobyl.

130.000 persone evacuate dalle aree circostanti.

50.000 i cittadini di Pripjat, tutti allontanati dalle proprie case in cui non hanno potuto far più ritorno.

150.000 chilometri quadrati di territorio ancora contaminato.

Più di 3 milioni di persone che vivono ancora oggi in aree con livelli di contaminazioni elevate, molti di queste, soprattutto abitanti nelle zone rurali non riescono ad avere accesso a cibo non contaminato.

270.000 secondo uno studio di GreenPeace i casi di cancro dovuti a Cernobyl.

L’impatto della nube radioattiva ha riguardato e riguarda oltre l’Ucraina, la Bielorussia e la Russia molti Paesi Europei tra cui l’Italia, interessati da più della metà del CESIO 137 rilasciato in atmosfera durante le esplosioni.

 

Nel 1986 io avevo 12 anni e ho molti ricordi di quei giorni, mi ricordo i telegiornali, ipomeriggi di sole in cui si doveva stare in casa, la pioggia temuta, le preoccupazioni per il cibo contaminato, latte, verdura… tutto concentrato in quei giorni. Per poi scoprire, diventando adulta che, un quarto di secolo dopo, gli effetti delle radiazioni sono ancora devastanti, non solo in Ucraina e Bielorussia ma anche in Italia, con un incremento di alcuni tumori e disfunzioni soprattutto della tiroide. Mia cugina che nel 1986 non era neanche nata, avendo adesso 17 anni, però le hanno recentemente riscontrato una di queste disfunzioni

dovute alle radiazioni di Cernobyl.

 

La mia è proprio una GENERAZIONE CERNOBYL, dopo quel disastro la visione di tanti film a casa e a scuola: The day afther, Sindrome cinese.

Poi il referendum con cui gli Italiani nel 1987 hanno detto no al nucleare in Italia, anche mio zio, il papà della cugina sopracitata, che all’epoca era un ragazzo e aveva attaccato sulla porta della sua camera l’adesivo con il sole arancione e la scritta” nucleare no grazie”.

Penso che buona parte della mia coscienza ambientalista venga da lì.

Ma non si dice No al nucleare solo sulla scia emotiva dovuta ai disastri o agli incidenti; si dice No alle scorie che ci sopravviveranno e saranno più longeve dei materiali che le racchiudono, lasciando in eredità alle generazioni future un problema senza soluzione; si dice No ai costi elevatissimi e a gli interessi economici in gioco; ed in Italia dove si fatica a gestire la spazzatura, si dice No al rischio di infiltrazioni mafiose nella gestione delle centrali e delle scorie.

Forse non basta…

Cinzia Mauri

Per saperne di più, per vedere alcune immagini e alcuni video, eccovi il link a alcuni siti:

http://www.greenpeace.it/stopnucleare/

http://www.greenpeace.org/italy/it/

http://www.generazionecernobyl.org/public/

5 pensieri su “25 anni dopo”

  1. Me lo ricordo e mi piacerebbe rivederlo.
    Sarebbe veramente bello proiettarlo di nuovo, per rinfrescare la memoria di chi allora c’era, per tutti quelli che non lo hanno visto e sopratutto per quelli più giovani che di Cernobyl ne hanno sentito solo parlare.

  2. Upper potrebbe forse organizzare una serata per proiettare il video?Credo sarebbe una buona “campagna referendaria”!

  3. Dagli archivi della Sezione del PCI di Monte Marenzo:
    dal 14 al 23 agosto 1987 Festa dell’Unità tematica “FESTAMBIENTE”.
    (Nella sede PD ci son le foto del Console russo e di una sala civica gremita, … noi giovanissimi con i capelli neri…)
    La nostra attenzione ai temi ambientali viene da lontano.
    Ricordo perfettamente il video procurato da Graziano (impressionante il rumore di fondo lasciato dalle particelle radioattive sulla pellicola…).
    Ricordo, come Cinzia, le preoccupazione per i nostri figli piccoli con il latte e le verdure al bando.
    La deposizione di contaminanti radioattivi sul territorio italiano fu influenzata dalle piogge che si presentarono a tratti abbondanti sul settentrione in quel periodo (Lecco e provincia in particolare!)
    Quindii la cosa ci riguardò direttamente!
    Giustamente la maggioranza degli italiani votò contro il nucleare.
    Ora il Governo inventa un’escamotage per non fare i referendum sapendo che potrebbe perdere.
    Ricordo che il nucleare NON serve, è dispendioso, è pericoloso.
    Basterebbe incentivare le fonti alternative (ma il Governo PDL Lega va in direzione contraria pensando a spartire i soldi di noi italiani).

  4. Per la Generazione Cernobyl (che allora erano piccoli:

    Abbiamo qui a Monte ancora il filmato girato all’interno del reattore di Cernobyl dal regista Sevscenko – morto dopo meno di un anno dall’averlo girato – che documenta quel che fecero, a prezzo delle loro vite, i volontari che accorsero a gettare cemento sul nocciolo scoperto del reattore. Lavoravano a turni di 10 minuti, esposti, senza protezione, alle radiazioni dirette del cuore incandescente e fuso. Ne sono morti tanti nei sei mesi successivi e già a Luglio 1986 a Mosca c’era un reparto del cimitero dedicato agli eroi di Cernobyl.
    Potremmo forse proiettare una sera quel filmato, che solo noi abbiamo, che ci é stato dato dal Consolato URSS di Milano il cui console venne nell’estate 1987 a Monte Marenzo, appunto per la presentazione del video.

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